Snapdragon Satellite non si farà: Qualcomm e Iridium hanno annunciato la chiusura dell’iniziativa presentata all’inizio di quest’anno durante il CES di Las Vegas. La tecnologia era pronta ed era stata dimostrata ai produttori, ma questi ultimi hanno in ultimo deciso di non adottarla. Questo dice il comunicato stampa di Iridium, che però non si addentra nelle motivazioni dei produttori; fatto sta che la situazione ha spinto il chipmaker californiano a staccare la proverbiale spina.
Snapdragon Satellite nasceva nell’ambito del crescente interesse dell’intero settore nella comunicazione satellitare a due vie, dopo che Apple aveva spianato la strada con l’uscita degli iPhone 14 lo scorso autunno. Si tratta di un sistema di emergenza, troppo lento per essere un sostituto plausibile di WhatsApp o iMessage, ma che ha il grosso vantaggio di riuscire a funzionare anche dove non arriva connettività cellulare, basta che si abbia una vista quanto più pulita e diretta possibile del cielo.
Già gli Snapdragon 8 Gen 2, presentati lo scorso dicembre, erano compatibili con questa tecnologia, a patto che i produttori implementassero le antenne necessarie. Il debutto del sistema di comunicazione, che si basava sulla banda di frequenze L della costellazione di satelliti Iridium, sarebbe dovuto avvenire in questo periodo – l’indicazione generica era per la seconda metà del 2023.
Questo non significa che la comunicazione satellitare a due vie non continuerà a farsi strada nel mondo smartphone – il processo è già cominciato, del resto. Semplicemente, si adotteranno approcci diversi, basati su standard di settore affermati, come spiega la stessa Qualcomm nel suo comunicato stampa ufficiale.