In una giornata che entrerà negli annali dell’ingegneria aerospaziale, SpaceX ha compiuto un passo da gigante verso il futuro dei viaggi interplanetari. Il 13 ottobre 2024, alle 14:25 ora italiana, l’immenso stack composto dalla navicella Starship si è alzato in volo dalla base di Starbase in Texas, realizzando una serie di obiettivi che fino a oggi sembravano fantascienza.
Il momento clou della missione, denominata “Flight 5”, è stato il ritorno del primo stadio Super Heavy. Per la prima volta nella storia dell’astronautica, un razzo di queste dimensioni è stato catturato direttamente sulla piattaforma di lancio.
Quando il razzo ha iniziato la sequenza di rientro, in molti sono rimasti con il fiato sospeso per la grande rapidità con cui i km di distanza dalla superficie diminuivano, fino a quando ne mancava solo 1. Super Heavy ha scatenato tutta la potenza dei suoi booster, che sono stati in grado di contrastando la gravità e frenare una struttura alta 70 metri, fino a quando si è avvicinata al suo obiettivo. A quel punto le enormi braccia metalliche della torre di lancio “Mechazilla”, soprannominate “chopstick”, hanno afferrato il booster tra le fiamme, il tutto con una precisione millimetrica e sotto gli occhi increduli dei presenti, realizzando una manovra che in molti ritenevano impossibile.
Ecco l’incredibile video visto dai fortunati che hanno seguito la diretta, e che SpaceX ha ricondiviso sui suoi social.
Ma le sorprese non sono finite qui, poiché anche la seconda parte della missione si è rivelata un successo completo. Il secondo stadio di Starship, alto 50 metri, ha continuato il suo viaggio nello spazio come pianificato da SpaceX, completando con successo un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano circa 65 minuti dopo il decollo.
L’operazione ha simulato un atterraggio vero e proprio. Prima di inabissarsi, il veicolo ha eseguito con successo una manovra di volo stazionario utilizzando tre dei suoi sei motori e offrendo uno spettacolo mozzafiato, per poi inclinarsi ed esplodere come previsto. Anche in questo caso vale la pena rivedere la sequenza.
Questo volo rappresenta un balzo in avanti nella tecnologia dei razzi riutilizzabili e il raggiungimento di un obiettivo che fino a poche ore fa sembrava realmente assurdo. La capacità di catturare e riutilizzare rapidamente il primo stadio di un razzo del genere promette di ridurre drasticamente i costi dei lanci spaziali, ma soprattutto apre a nuove possibilità di esplorazione dello spazio profondo.
Ricordiamo che con i suoi 122 metri di altezza, Starship è uno dei razzi più grandi e potenti mai costruiti dall’uomo. Questo successo non solo consolida la posizione di SpaceX come leader nell’innovazione aerospaziale, ma avvicina anche l’umanità al sogno di Elon Musk di rendere l’uomo una specie multiplanetaria. Per chi volesse rivedere l’intera missione, riproponiamo la sequenza video a seguire.