L’attore ventitreenne sarebbe stato fondamentale nel far riprendere le trattative fra le due case cinematografiche, facendosi portavoce dello scontento dei fan
È di pochi giorni fa la notizia che si era risolto lo screzio fra Sony e Disney, nato quest’estate per quanto riguardava i ricavi dei film legati a Spider-Man. Le due case cinematografiche hanno finalmente raggiunto un accordo, permettendo così di produrre film con protagonista l’Uomo Ragno con la consulenza dei Marvel Studios e allo stesso tempo mantenendo il personaggio all’interno del Marvel Cinematic Universe. Ovviamente le trattative di questi mesi sono state alacri, portate avanti da produttori, esperti di finanza e soprattutto avvocati, ma un ruolo fondamentale nell’evitare un disastroso divorzio sarebbe stato proprio Tom Holland.
Il giovane attore ha iniziato a interpretare il nuovo Peter Parker a partire dal 2016 in Captain America: Civil War, tornando poi a ricoprire il ruolo nei film solisti Homecoming e Far From Home oltre che in Avengers: Infinity War ed Endgame. Se le due società non avessero trovato l’accordo, avrebbe continuato a recitare solo nei film targati Sony, con grande scorno dei fan, ma anche dei grandi progetti che lo vedevano come uno dei leader del nuovo team degli Avengers. Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, l’attore avrebbe però insistito con i dirigenti degli studios affinché riprendessero le trattative con Disney.
Secondo la ricostruzione dei retroscena, Holland avrebbe utilizzato la sua influenza soprattutto in relazione al suo ruolo in Uncharted, prossimo e fondamentale film di Sony. Dopo la sua partecipazione alla convention D23, avrebbe fatto sua la frustrazione dei fan di Spider-Man e non solo facendo presente quando fosse pericoloso scontentare una base di appassionati così solida come quella dei supereroi Marvel. E l’attore ventitreenne sarebbe risultato più che convincente visto che lo scorso 27 settembre è stata annunciata la pace fra le due compagnie cinematografiche.
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