Il 25 gennaio di 15 anni fa il rover Opportunity della Nasa inviava il suo primo bip dalla superficie di Marte. Progettato per percorrere poco più di un chilometro e lavorare sul pianeta rosso per 90 giorni marziani, ha stupito tutti perché ha continuato a funzionare ben oltre il periodo previsto, percorrendo dal 2004 oltre 45 chilometri in 5.000 giorni marziani.
Ma l’anniversario è un po’ ‘dolceamaro’ perché Opportunity non può festeggiarlo: il rover, che nel giugno 2018 era rimasto senza energia a causa di una tempesta di polvere, è attualmente ‘addormentato’ e la Nasa sta tentando di recuperarlo.
“Quindici anni sulla superficie di Marte sono una testimonianza non solo di una magnifica macchina di esplorazione, ma del gruppo che si è dedicato al rover e che ci ha permesso di espandere le nostre scoperte sul pianeta rosso”, ha osservato John Callas, project manager della missione al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
Tuttavia, ha aggiunto, questo anniversario è anche un po’ amaro “perché al momento non conosciamo lo stato del rover. Stiamo facendo tutto il possibile per comunicare con Opportunity, ma col passare del tempo – ha detto Callas – la probabilità di un contatto con il rover diminuisce”.
L’ultima comunicazione di Opportunity con la Terra risale infatti al 10 giugno 2018, quando il rover si era trovato nel mezzo di una violenta tempesta di polvere che aveva investito tutto il pianeta rosso, oscurando il Sole. Di conseguenza il rover, che funziona a energia solare, non aveva potuto ricaricare le batterie.