Per rafforzarsi nella corsa globale ai supercomputer l’Europa sceglie un’azienda del Vecchio Continente, la Atos, come fornitore di Leonardo, il sistema di supercalcolo che nel 2021 sarà installato al Tecnopolo di Bologna e gestito dal consorzio interuniversitario Cineca.
Il supercomputer, che ambisce a diventare uno dei primi cinque al mondo e il più potente per l’intelligenza artificiale, potrà eseguire 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo, facendo dell’Italia un punto di riferimento per le esigenze di calcolo della ricerca e dell’industria europea. Lo annunciano Cineca, ministero dell’Università e della Ricerca e consorzio europeo EuroHPC.
Concepito e gestito dal Cineca in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa), il supercomputer Leonardo avrà una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte e migliaia di processori che lavoreranno in parallelo grazie alla tecnologia di Nvidia. Sarà il primo dei precursori europei del calcolo ad alte prestazioni, insieme ad altri due supercomputer che saranno installati in Spagna e Finlandia.
Con l’annuncio dei fornitori di Leonardo “è stata posta la prima pietra di un edificio ambizioso che saprà mettere l’Italia e l’Europa in grado di competere con Cina, Stati Uniti e Giappone: si tratta di un impegno straordinario della Commissione europea e dei 32 Stati partecipanti”, sottolinea David Vannozzi, direttore generale di Cineca.
“Questo giorno è doppiamente importante, perché i capi di Stato europei deciso di destinare il 20% delle risorse del Recovery Plan al digitale e anche l’Italia ha risposto entusiasticamente: ora abbiamo risorse per fare ragionamenti importanti per le generazioni future”, sottolinea Roberto Viola, direttore generale di Dg Connect presso la Commissione Europea.
“L’Italia crede fortemente nella strategia europea per il calcolo ad alte prestazioni – afferma il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi – ed è stata tra i partner fondatori dell’iniziativa europea” Joint Undertaking EuroHPC, l’Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni. “Ci troviamo in un momento importante di definizione della strategia futura per la ricerca italiana e l’investimento in infrastrutture di ricerca rappresenta un asset fondamentale”.