
E’ di magnitudo 4.0 il terremoto avvertito distintamente a Napoli alle 9.14. Lo rende noto, interpellata dall’Ansa, Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Ingv. L’epicentro nell’area di Bagnoli, in piena caldera flegrea. Dopo la scossa delle 9.14 ne sono seguite due di intensità più bassa, pari a 1,5. Il 30 giugno scorso la magnitudo fu del 4.6, il massimo della storia della crisi dei Campi Flegrei, alla pari con quella del 13 marzo precedente.
Contemporaneamente al terremoto di magnitudo 4,0 registrato alle 9.14 di oggi nella zona di Bagnoli è iniziato uno sciame sismico che finora ha fatto registrate oltre dieci scosse di lieve magnitudo, delle quali solo due superano 1,5. Lo ha detto all’ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Il terremoto è in linea con l’attività bradisismica: come tutti i terremoti che avvengono ai Campi Flegrei, anche questo è legato a processi di natura vulcanica”, ha aggiunto Bianco. Terremoti della stessa natura sono avvenuti in questa zona nel settembre 2023 (magnitudo 4,2) e nel marzo 2025 (magnitudo 4,6). Questo, ha rilevato Bianco, si deve alla struttura tipica di questa zona, che “tende a riattivarsi grazie al motore del bradisismo, ossia il processo che causa il sollevamento del suolo” e del quale “da oltre un anno si osserva un’intensificazione”.
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