Chiamare a sé l’auto dal telefonino con la funzione Smart Summon ha già causato confusione nei passanti e qualche tamponamento.
Dopo l’aggiornamento di settimana scorsa, il software che governa le Tesla è stato portato alla versione 10 e gli utenti che hanno acquistato il servizio Full Self-Driving ora possono fare qualcosa che fino a pochi anni fa pareva fantascienza: chiamare a sé l’auto dal telefono grazie alla funzione Smart Summon.
Con un semplice comando impartito dall’app è possibile far sì che la Tesla esca da sola dal parcheggio e raggiunga la posizione del suo proprietario, posto che i due si trovino al massimo a 60 metri di distanza tra loro.
Funziona questo sistema? In linea di massima sì. Però, come dimostrano i video che vanno apparendo nel web, Tesla sembra comportarsi un po’ come Microsoft: ha tutta l’aria di stare trattando gli utenti come beta tester di una tecnologia non proprio matura. E quando una tecnologia non proprio matura fa muovere le auto, ecco che accadono gli incidenti.
Si tratta di piccoli tamponamenti ed eventi di lieve entità, ma che certamente sono comunque seccanti, specialmente per quanti non possiedono una Tesla ma vengono coinvolti loro malgrado nel “beta test”.
Su Twitter si può facilmente trovare la testimonianza del padrone di una Tesla Model 3 che ha urtato il muro del garage; in un altro caso, sempre una Model 3 è stata urtata da un’auto che usciva da un parcheggio; ancora, in un altro video si vede una Tesla che quasi si scontra con un SUV.
Su YouTube è possibile inoltre trovare il video di una Tesla che esce da un parcheggio causando una certa confusione nei pedoni. L’articolo continua dopo il video.
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La pubblicazione di questo materiale nel web ha immediatamente acceso il dibattito: da un lato ci sono quanti accusano Tesla di giocare con la vita delle persone, mettendo nelle mani dei suoi clienti una tecnologia pericolosa e non pronta, e chi invece assegna tutta la responsabilità agli utenti stessi, rei di aver usato Smart Summon in condizioni di non assoluta sicurezza.
A tutte queste situazioni Tesla ha risposto che Smart Summon ha dei limiti: l’auto, anche se ne è dotata, non è completamente in grado di guidarsi da sola.
«Siete sempre responsabili della vostra vettura, dovete sorvergliare sia l’auto sia ciò che vi sta intorno e mantenerla all’interno del vostro campo visivo perché potrebbe non rilevare tutti gli ostacoli» si può leggere sul sito dell’azienda. «State particolarmente attenti quando ci sono persone che si muovono con rapidità, biciclette e auto».
Al di là della situazione specifica, però, il quadro che si va delineando può essere considerato una sorta di prova generale del futuro prossimo.
Non appena le auto con funzioni di guida autonoma – seppure limitata come Smart Summon – saranno più comuni, e ciò avverrà perché praticamente tutte le case automobilistiche stanno lavorando su tecnologie di questo tipo, rischieremo di veder aumentare drasticamente il caos generata dalla coesistenza di auto “intelligenti” e auto normali nei parcheggi e sulle strade, soprattutto se i veicoli smart non lo saranno poi così tanto.
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