TikTok catalizza nuove polemiche.
L’applicazione cinese molto popolare tra i giovanissimi, accusata più volte di censurare contenuti politici, avrebbe limitato la visibilità dei video di utenti disabili. La notizia, che arriva in concomitanza con la giornata internazionale dei disabili, emerge da un articolo del sito tedesco Netzpolitik, che cita documenti e fonti interne. TikTok ha confermato la notizia, spiegando però che si tratta di una pratica temporanea, usata in passato e ora superata, per prevenire il cyberbullismo in attesa di dotarsi di strumenti ad hoc.
Nel frattempo, dalla California sta partendo una causa legale che punta a ottenere lo status di class action, e che vede TikTok imputata di aver raccolto in modo illecito e nascosto un’ampia quantità di dati degli utenti, poi inviati in Cina. La causa, depositata venerdì scorso, bolla come “ambigue” le regole sulla privacy dell’azienda.
Secondo quanto scrive Netzpolitik, TikTok avrebbe istruito i suoi moderatori a identificare gli utenti con disabilità, autismo o sindrome di Down, ad esempio, e a ridurre la visibilità dei loro post. Ad essere coinvolti sarebbero stati anche gli utenti obesi e Queer. La norma prende il nome di “Immagini raffiguranti un soggetto altamente vulnerabile al cyberbullismo”, ed è dichiaratamente volta a proteggere le persone che potrebbero diventare vittime dei bulli a causa delle loro “condizioni fisiche o mentali”.
TikTok ha spiegato che questa prassi è stata usata “solo agli inizi” per contrastare il cyberbullismo. “Questo approccio non è mai stato inteso come una soluzione a lungo termine e, sebbene avessimo buone intenzioni, ci siamo resi conto che non era l’approccio giusto”.