Il misterioso pugnale di Tutankhamon, realizzato con il ferro di un meteorite, potrebbe essere un cimelio di famiglia ereditato dal nonno Amenofi III, a cui sarebbe stato donato da un re straniero: e’ quanto emerge dall’analisi chimica e fisica ai raggi X della lama e dell’impugnatura dell’arma. Lo studio e’ pubblicato sulla rivista Meteoritics & Planetary Science da un team di ricercatori egiziani e giapponesi guidati da Tokomo Arai del Chiba Institute of Technology.
L’origine meteoritica del pugnale era gia’ stata accertata nel 2016 grazie alla tecnica della fluorescenza ai raggi X, ma finora nessuno era riuscito a chiarire esattamente la tipologia di meteorite utilizzata per la lama e la sua manifattura. Le nuove analisi in alta definizione ai raggi X, condotte al Museo egizio del Cairo, dimostrano che la lama e’ stata prodotta lavorando a basse temperature (sotto i 950 gradi) una ottaedrite, ovvero la tipologia piu’ comune di meteorite ferrosa: la prova e’ nei particolari segni lasciati dai suoi cristalli sulla lama, ritrovati anche in altri reperti come un’antica spada giapponese. Le decorazioni sull’impugnatura d’oro del pugnale, invece, sono state attaccate usando intonaco di calce, un materiale che all’epoca di Tutankhamon non veniva ancora impiegato in Egitto: questo indizio lascia presupporre che l’oggetto sia stato realizzato altrove.
Secondo i ricercatori, il pugnale potrebbe essere lo stesso che viene citato nelle antiche lettere di Amarna, documenti della diplomazia egizia redatti in cuneiforme su tavolette di argilla circa 3.400 anni fa (ovvero un secolo prima della morte del faraone). In queste lettere si parla di un pugnale di ferro con l’impugnatura d’oro che sarebbe stato donato al nonno di Tutankhamon, Amenofi III, dal re di Mitanni, un antico stato della Mesopotamia.