Non c’è solo Microsoft a scommettere tutto quello che ha sul successo degli AI PC: in occasione del Mobile World Congress di questi giorni, Dell ha confermato che la strada ormai è tracciata.
Parlando con The Register Meghana Patwardhan, vicepresidente di Dell per la divisione Commercial PCs and Software, ha innanzitutto sottolineato come l’immediato futuro ci presenti uno scenario misto, composto da PC dotati di hardware dedicato alla IA e PC che ne sono privi.
Ciò sarà però soltanto temporaneo: «Ogni PC sarà un AI PC, nel lungo periodo», che se ne abbia la necessità o meno.
Per convincere gli utenti della bontà di tutto ciò, Microsoft ha iniziato a dotare Windows 11 di funzionalità di intelligenza artificiale tramite Copilot, strumento attraverso cui si possono gestire parti del sistema operativo; ma, al di là dell’interesse iniziale, gli utenti non si sono mostrati particolarmente impressionati.
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Certamente la mancanza di un vero successo per Copilot si deve proprio alla mancanza di hardware adeguato sui PC, motivo per cui ogni elaborazione deve avvenire sui server di Microsoft. Se però per scattare uno screenshot devo impartire un comando e aspettare che questo faccia il giro di Internet per essere interpretato, sicuramente impiego meno tempo a usare mouse e tastiera.
Gli AI PC risolveranno questo problema, almeno dal punto di vista dell’hardware. Dal punto di vista dell’utilità, ci saranno da risolvere quei problemi legati alle IA generative che stanno emergendo sempre più chiari prima che gli utenti possano trovare un vero beneficio.
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In ogni caso, la precisione di Meghana Patwardhan facilmente si avvererà: i PC di domani saranno tutti dotati dell’hardware necessario alla IA; quel che resta da vedere è se le sue applicazioni saranno davvero utili (e ciò potrebbe anche accadere) o se invece tutto il vociare intorno alle intelligenze artificiali non sia semplicemente rumore che non porta da nessuna parte, come in tempi più o meno recenti hanno fatto gli schermi 3D, la realtà virtuale e il metaverso.