Elon Musk da una tregua a Twitter, si ferma con i licenziamenti, ha un piano in mente. Cambiano gli obbiettivi dell’azieda, nuovi sedi e si punta sul mercato orientale.
Dopo le polemiche per gli improvvisi licenzimenti dei dipendenti di Twitter, Elon Musk si ferma con le liquidazioni. Pare che l’incontro avvenuto il 21 novembre al quartiere generale di San Francisco ha fatto cambiare le idee, ma le vere motivazioni sono altre.
Dicono che nell’ultimo periodo Musk non ne combini una buona, in realtà dietro c’è un piano preciso del tutto suo. L’obbiettivo è puntare al di fuori dalle porte del paese a stelle a strisce, si sta guardando di più verso la direzione della terra del Sole nascente. A seguito dei licenziamenti si punta a costruire un team decentralizzato dalla California con ingeneri e addetti alle vendite provenienti dal Giappone, India, Indonesia e Brasile.
Anche la sede centrale del social con l’uccellino blu verrà spostata, non più sulle belle spiagge della California, il nido si sposterà negli arridi territori del Texas. Il motivo di tale scelta è puramente economica, perché nello stato dei cowboy le tasse molto più basse rispetto al “The Golden State”.
Doppi sedi verso oriente
L’incontro avvenuto questo lunedì è durato più di mezz’ora, Musk ha risposto alle domande dei dipendenti, affermando anche che “non ci sono piani” per spostare il quartier generale di Twitter in Texas, ma che potrebbe avere senso avere “doppia sede“, sia in California sia in Texas.
“Se spostassimo la sede in Texas, penso che girerebbe l’idea che Twitter sia passato dall’essere di sinistra all’essere di destra, il che non è il caso. Questa non è un’acquisizione di Twitter da parte della destra. È un’acquisizione da parte dell’ala moderata di Twitter…la piazza della città digitale. Dobbiamo rappresentare persone con una vasta gamma di punti di vista, anche se non siamo d’accordo con questi punti di vista“, ha dichiarato Musk ai suoi dipendenti.
Musk ha anche riconosciuto che la riorganizzazione dell’azienda sta comportando molti errori ma si stabilizzerà nel tempo. In risposta a una domanda di un dipendente, ha affermato che “porzioni significative del team tecnologico devono essere ricostruite da zero“.
Durante l’incontro Musk ha chirarito i suoi intenti per il futuro dell’azienda, suggerendo che sarebbe una buona idea decentralizzare in qualche modo le cose, creando team di ingegneri in Giappone, India, Indonesia e Brasile. Infatti Twitter va molto forte nel Paese del Sol Levante, è stata specificamente definita da Musk come ciò a cui la società dovrebbe aspirare.
“Ci sono all’incirca lo stesso numero di utenti attivi giornalieri in Giappone e negli Stati Uniti, nonostante il Giappone abbia un terzo della popolazione degli Stati Uniti“, sottolinea Elon Musk.
Retribuzioni e perdite
In risposta a una domanda sulla retribuzione dei dipendenti, Musk ha detto che ai dipendenti verranno assegnate stock option della società che potranno essere incassate regolarmente, come già avviene a SpaceX, altra società posseduta dall’imprenditore nato in Sudafrica.
“In SpaceX ogni sei mesi c’è un evento in cui la società riacquista proprie azioni e dove invitiamo anche nuovi investitori ad acquistare azioni…Saremo in grado di gestire Twitter allo stesso modo“, ha affermato Musk.
Intanto, Musk ha pubblicato nella notte fra lunedì 21 e martedì 22, ora italiana, un grafico sullo stesso social: Twitter ha aggiunto 1,6 milioni di utenti attivi al giorno la scorsa settimana, un altro massimo storico.
Nonostante questa crescita, sulla carta ci sono grandi perdite, 100 miliardi di dollari nel 2022. Pur restando l’uomo più ricco del mondo con una fortuna di 169,8 miliardi di dollari, Musk ha visto andare in fumo 100,5 miliardi nel 2022 a causa del calo delle azioni di Tesla, scese lunedì 21 novembre ai minimi degli ultimi due anni costando in un solo giorno 8,6 miliardi a Musk. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, sottolineando che i titoli Tesla hanno perso il 52% nel 2022.