Non è stato necessario attendere molto per accertare la fondatezza delle indiscrezioni diffuse ieri sull’uscita di scena di Jack Dorsey dal ruolo di CEO di Twitter. La notizia fatta trapelare da CNBC si è rivelata corretta ed è stata confermata dall’annuncio ufficiale arrivato a stretto giro. Dorsey, co-fondatore del popolare social network, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica.
Il nuovo CEO di Twitter è Parag Agrwal, attuale CTO della società. Agrawal prenderà il posto di Dorsey nel consiglio di amministrazione con effetto immediato, mentre Bret Taylor sarà il nuovo presidente del consiglio. Non è la prima volta che Dorsey lascia la guida della società – era già avvenuto nel 2008 – ma questa volta sembra essere quella definitiva, stando alle sue dichiarazioni:
Ho deciso di lasciare Twitter perché credo che l’azienda sia pronta ad andare oltre i suoi fondatori. La mia fiducia in Parag come CEO di Twitter è profonda. Il suo lavoro negli ultimi 10 anni è stato sorprendente. Gli sono profondamente grato per le sue abilità, il suo cuore e il suo spirito. È venuto per lui il momento di prendere il comando.
Dorsey ha anche chiarito perché la sua uscita di scena è completa: non resterà nemmeno nella dirigenza:
Perché non restare o diventare presidente? Credo che sia davvero importante dare a Parag lo spazio di cui ha bisogno per prendere la guida […] credo sia fondamentale che un’azienda possa reggersi da sola, libera dall’influenza o dalla direzione del suo fondatore.
L’ex numero uno di Twitter chiarisce poi in una lettera ai dipendenti che si è trattata di una sua decisione: è stata dura per me, ovviamente. Amo questo servizio e questa azienda… e tutti voi così tanto. C’è da dire, per contestualizzare, che un passo indietro era stato chiesto a Dorsey dagli stessi azionisti. Ora il co-fondatore di Twitter si potrà dedicare a tempo pieno a Square, l’altra azienda in cui riveste la carica di CEO.
Parag Agrawal lavora per Twitter dal 2011: ha iniziato come ads engineer e dal 2018 ha assunto la carica di CTO . Si è occupato di sviluppare soluzioni basate sull’apprendimento automatico e sull’intelligenza artificiale applicate per l’identificazione proattiva dei tweet potenzialmente dannosi – ovvero quelli che hanno la priorità nel processo di moderazione.
Agrawal si è dimostrato interessato anche al web3 ed ha assunto un ruolo di primo piano nel progetto Bluesky finanziato da Twitter che aveva come obiettivo la creazione di uno standard aperto e decentralizzato per i social network.
In una lettera ai dipendenti il nuovo CEO sottolinea:
Sono entrato in questa azienda 10 anni fa quando c’erano meno di 1.000 dipendenti. Anche se è stato un decennio fa quei giorni mi sembrano ieri. Sono stato nei tuoi panni, ho visto gli stessi alti e bassi, le sfide e gli ostacoli, le vittorie e gli errori. Ma allora e soprattutto ora vedo l’incredibile impatto di Twitter, i nostri continui progressi e le entusiasmanti opportunità che ci aspettano.