Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) ha pubblicato il suo ultimo rapporto sugli avvistamenti di UAP (Unidentified Aerial Phenomena), il nuovo termine utilizzato per indicare gli UFO. La documentazione, che copre il periodo dal 1° maggio 2023 al 1° giugno 2024, rivela un aumento significativo delle segnalazioni, con 757 nuovi casi registrati.
L’All-Domain Anomaly Resolution Office (AARO), l’ufficio governativo istituito per raccogliere e analizzare le segnalazioni di UAP, ha catalogato un totale di 1.652 casi dall’inizio della sua attività. La maggior parte degli avvistamenti riguarda luci nel cielo (65%), seguite da sfere e oggetti rotondi (22%). La classica forma a disco rappresenta solo l’1% dei casi. Nonostante l’aumento delle segnalazioni, il rapporto afferma ancora una volta che “l’AARO non ha scoperto alcuna prova di esseri, attività o tecnologie extraterrestri”.
Dei nuovi casi, 49 sono stati chiusi dopo ulteriori indagini, che hanno attribuito il 70% degli avvistamenti a palloni aerostatici. Droni, uccelli, satelliti e aerei rappresentano le altre cause, con la costellazione Starlink di SpaceX che contribuisce a un numero crescente di casi di “identità errata”. Altri 243 casi sono in attesa di revisione prima della chiusura, mentre 444 casi sono stati archiviati per mancanza di dati sufficienti. Questi casi verranno riaperti se saranno disponibili nuove informazioni e saranno confrontati con i nuovi casi per individuare eventuali schemi o tendenze.
I restanti 21 casi, circa l’1,3% del totale, presentano “caratteristiche e/o comportamenti anomali” che richiedono un’analisi più approfondita. Questi casi potrebbero indicare tecnologie aerospaziali avanzate operate da gruppi umani stranieri, secondo il rapporto. Il DoD indicherà questi casi con l’aiuto di partner nel campo dell’intelligence, della scienza e della tecnologia.
Tra i casi più significativi, spicca la segnalazione dell’equipaggio di un volo commerciale che ha rischiato una collisione con un oggetto cilindrico al largo della costa di New York. L’AARO sta ancora indagando sulla natura di questo oggetto.
Il rapporto evidenzia anche 18 casi di droni che hanno sorvolato aree protette, tra cui un drone che si è aggirato per quasi due ore sopra un impianto nucleare in Virginia. In un altro caso, un drone è precipitato ed è stato recuperato dalle forze dell’ordine, che stanno ancora indagando sulla sua provenienza.
Per far fronte alla mancanza di dati, l’AARO sta testando un nuovo sistema di sensori chiamato GREMLIN, che utilizza una combinazione di radar 2D e 3D, GPS, radio, infrarossi elettro-ottici e tracciamento dei voli ADS-B. Questo sistema dovrebbe consentire di rilevare, tracciare e identificare gli UAP con maggiore precisione e rapidità. Chi volesse leggersi l’intero report, può trovarlo linkato in FONTE.