Il 2020 è stato un anno certamente particolare, la pandemia, i lockdown, le nuove regole per la convivenza e le varie restrizioni hanno costretti molti di noi a rivedere il proprio stile di vita, il lavoro e anche le passioni. Anche il mondo dello sport si è dovuto fermare e con esso buona parte delle discipline motoristiche, specialmente nella prima parte dell’anno. Per sopperire almeno in parte a questa assenza dalle piste molti appassionati si sono buttati sul SIM Racing che ha avuto un successo inaspettato.
Tantissimi sono stati gli eventi organizzati da grossi brand e sponsor, tra cui anche una 24H di Le Mans che è stata addirittura trasmessa in diretta sui canali di Sky. Il coinvolgimento di piloti professionisti come Charles Leclerc, che ha addirittura aperto un canale Twitch, è stato poi fondamentale per amplificare in maniera esponenziale la portata di questo fenomeno. Si è quindi scatenata una vera e propria corsa alla realizzazione della propria postazione di guida, tanto che periferiche e componenti hanno iniziato ad andare a ruba al punto che per diversi mesi è stato praticamente impossibile reperirli.
In tutto ciò anche noi ci siamo lasciati prendere dalla situazione e abbiamo deciso di allestire un setup da SIM Racing. Ci sono voluti diversi mesi ma alla fine siamo arrivati ad un risultato soddisfacente e in questo contenuto vogliamo quindi raccontarvi che componenti abbiamo scelto e perchè.
STRUTTURA SRC PRO V2 E SEDILE SPARCO REV
Il primo elemento a cui pensare nel momento in cui si decide di realizzare una postazione di guida è senza dubbio la struttura che dovrà reggere tutti i componenti del setup. Le caratteristiche di questo elemento dovranno essere calibrate sui prodotti che andremo poi ad installare al suo interno. Dimensioni del sedile, peso e potenza del motore dello sterzo, tipologia di monitor, resistenza dei pedali, sono tutti elementi importantissimi nella selezione della struttura che fa al caso vostro.
Dopo una serie di valutazioni noi abbiamo quindi optato per il modello SRC PRO V2 in colorazione silver. Si tratta del modello top di gamma tra quelli proposti dall’azienda italiana Sim Racing Components, anche nota come SRC, per l’appunto. Il fatto che si tratti di una azienda italiana è sicuramente un fattore da tenere in considerazione perchè in caso di problemi avrete un’assistenza localizzata certamente più efficiente.
Le nostre considerazioni sulla struttura sono poi comunque molto positive. La sensazione di solidità è massima in ogni componente e per quanto l’assemblaggio non sia semplicissimo (vi consigliamo di essere almeno in due) resterete sicuramente soddisfatti dalla qualità e dalla cura dei dettagli. I tappi per non lasciare scoperte le estremità dei tralicci, gli svasi per la testa delle viti e i loghi fresati o incisi su diversi elementi della struttura sono sicuramente elementi che evidenziano la grande cura posta nella realizzazione di questa postazione.
Una volta completato l’assemblaggio avrete a disposizione una miriade di regolazioni per trovare la posizione di guida più adatta alle vostre esigenze. Sul sito dell’azienda potete poi ordinare un gran numero di accessori che vi permetteranno di personalizzare al massimo la vostra struttura e renderla il più ergonomica possibile in relazione alle vostre esigenze. Noi, ad esempio, abbiamo acquistato un attacco specifico per il tipo di motore che abbiamo deciso di installare e un supporto per monitor con attacco standard VESA.
Ovviamente una postazione di guida non è completa senza un sedile. Nel nostro caso si tratta di uno Sparco modello REV: sedile molto compatto, monoscocca in fibra di vetro con cuscino sdoppiato e fissaggio ad attacchi laterali. Fate ben attenzione alla taglia. Deve essere contenitivo senza però impedirvi i movimenti corretti. Ci sono ovviamente alternative più economiche ma attenzione a non sacrificare robustezza e comfort, e in questo Sparco è una garanzia! Considerate sempre che ci starete seduti per ore e se non volete farvi venire un bel mal di schiena cercate bene il modello più adatto.
MONITOR SAMSUNG C49HG90
Passiamo al monitor che, almeno per il momento, è singolo. Già, la tentazione di creare una configurazione con triplo monitor sin da subito è stata enorme ma alla fine, un po’ per motivi di spazio e un po’ perchè ancora non sapevamo che PC avremmo abbinato al simulatore, abbiamo optato per un singolo display. Parliamo nello specifico di un monitor Samsung molto gettonato nella realizzazione di questo tipo di postazioni, ovvero il C49HG90.
Si tratta di un modello da 49 pollici di diagonale con un rapporto d’aspetto di 32:9. Parliamo quindi di un monitor ultra-wide che ci assicura una discreta visione periferica. La risoluzione è di 5120×1440 pixel mentre abbiamo un tempo di risposta di 4ms e un raggio di curvatura 1800R. Il pannello I/O può poi contare sulla presenza di 1 porta HDMI, 2 Display Port e 4 porte USB.
PEDALIERA HEUSINKVELD SPRINT
Ed eccoci al primo dei componenti chiave della configurazione: la pedaliera! Ci siamo affidati ai preziosi consigli di chi le utilizza da tempo e dopo ore di ricerche sul caro vecchio Google abbiamo deciso di acquistare il modello SPRINT di Heusinkveld, azienda olandese tra le più note del settore.
I pedali sono davvero di ottima fattura, offrono un design accattivante, molto sportivo, e sono realizzati in acciaio con taglio laser CNC. I profili metallici che li supportano sono invece verniciati a polvere per limitare l’usura e per offrire un contrasto, dal punto di vista estetico, molto gradevole. Per le nostre frenate più impegnative possiamo così contare su una cella di carico da 120kg con la possibilità di imprimere fino a 65kg di forza effettiva sul pedale del freno; possono sembrare pochi ma vi assicuriamo che non lo sono affatto. Tutti e 3 i pedali sono regolabili in altezza e inclinazione per permetterci di raggiungere il massimo feeling desiderato.
Ma non finisce qui, anzi, grazie all’importante elettronica integrata e tramite l’ausilio del software Heusinkveld Smart Control avremo la possibilità di utilizzare diverse mappature pre-impostate o addirittura di crearne di nuove. Anche qui le regolazioni sono tantissime: possiamo infatti andare a modificare le zone morte o regolare il carico richiesto per raggiungere il 100% di forza frenante, insomma, c’è davvero da perderci la testa!
FANATEC PODIUM DD1
E siamo al volante che in realtà è composto da due elementi: la base con il motore e il volante vero e proprio. Per questo componente ci siamo affidati a Fanatec e in particolare al PODIUM DD1. L’azienda tedesca ha progettato questo motore utilizzando l’ultima tecnologia disponibile nel settore sim racing ossia il sistema a trasmissione diretta anche nota con il nome direct drive, da cui deriva la sigla DD1.
Cosa significa e cosa li distingue dalle “vecchie” tecnologie? La sostanziale differenza consiste nell’avere un collegamento diretto tra motore e volante senza ricorrere all’ausilio di cinghie o ingranaggi ottenendo di conseguenza diversi vantaggi.
Anzitutto una maggiore affidabilità. Meno parti meccaniche in movimento, meno possibilità di incappare in problemi vari e quindi un motore che è meno soggetto all’usura. Ma non solo, questa base può raggiungere fino a 20 nm di potenza per quanto riguarda la resistenza offerta dal Force Feedback, garantendo così maggiore precisione e controllo nella guida grazie ad un ritorno più realistico. Pensate che lo stiamo utilizzando al 50% della sua potenza e a tratti ci sembra ancora fin troppo duro, specialmente quando dobbiamo controsterzare repentinamente per tenere in pista la macchina.
Il tutto con una silenziosità molto superiore rispetto ai motori a cinghia, che non è sicuramente una caratteristica da sottovalutare. A questo va poi aggiunto che anche l’occhio vuole la sua parte e per quanto si tratti di un giudizio soggettivo è difficile negare come questo Podium sia davvero sobrio e ben realizzato. Il punto debole? A causa della sofisticata elettronica di cui sono dotati questi motori il prezzo è abbastanza alto e potrebbe non essere alla portata di tutti.
FANATEC CLUB SPORT FORMULA V2 CON ADVANCED PADDLE
Ed eccoci a parlare del volante vero e proprio. In questo caso abbiamo optato per un Fanatec Club Sport Formula V2. Come si può dedurre già dal nome che Fanatec ha deciso di dare alla periferica, questo volante è pensato per imitare quello delle auto formula ed è la seconda versione commercializzata del prodotto, con conseguenti aggiornamenti e migliorie rispetto alla modello precedente.
Il corpo del volante è in fibra di carbonio e metallo, le manopole invece sono in Alcantara, orgogliosamente Made in Italy. Per quanto riguarda le altre caratteristiche troviamo poi un display Oled centrale che mostra i dati della telemetria come velocità, marcia inserita ecc, e una barra led multicolore che mostra il regime dei giri del motore.
Alle estremità (sia a destra che sinistra) abbiamo poi a disposizione altri 3 led multicolore per lato che hanno il compito di segnalare alcune condizioni particolari come lo slittamento degli pneumatici o il livello basso di carburante. Un volante che sembra un po il cockpit di un aereo con ben 11 tasti, un joystick analogico, due interruttori a bilanciere, due interruttori multiposizione a 12 vie e due encoder a pollice.
Per rendere più autentica e, perché no, “goduriosa” l’esperienza di guida abbiamo poi deciso di sostituire il modulo del cambio standard con questo il modulo Advanced Paddle di Fanatec: un cambio dotato di comandi magnetici e sensori HAL costruito in alluminio lavorato a CNC e accoppiato a delle palette in fibra di carbonio che rendono il tutto ancora più “racing”.
E ORA CHE PC CI ATTACCHIAMO?
Allora, che ne dite? Abbiamo fatto un buon lavoro? Per quanto può valere vi posso dire che, a parte qualche piccolo contrattempo nella configurazione e nell’aggiornamento del volante e del suo motore, siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo messo in piedi e delle sensazioni che si hanno quando si “monta in sella” al nostro simulatore. Certo non è come salire su una vera auto da pista ma siamo comunque giunti ad un livello di simulazione che ci permette davvero di divertirci in maniera estremamente coinvolgente. Insomma, se non dovessimo lavorare non ci scenderemmo mai!
Ovviamente però tutto questo non avrebbe alcun senso, e soprattutto non potrebbe funzionare, se alle spalle non ci fosse un PC in grado di supportare al meglio tutte le periferiche e i giochi. Abbiamo quindi deciso che una postazione simile ha bisogno di un PC dedicato e all’altezza della situazione, un desktop che abbiamo realizzato da zero e del quale vi racconteremo componenti e assemblaggio nei prossimi giorni. Stay Tuned!
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