
Gli Stati Uniti hanno annunciato un cambiamento significativo nelle regole per ottenere l’autorizzazione ESTA, il sistema elettronico che consente ai cittadini di Paesi aderenti al Visa Waiver Program di viaggiare senza visto per soggiorni fino a 90 giorni. Dal 2026 sarà obbligatorio dichiarare i profili social utilizzati negli ultimi cinque anni, una misura che si aggiunge ai dati già richiesti come informazioni anagrafiche, dettagli sul passaporto e dichiarazioni di sicurezza.
La proposta è stata pubblicata nel Federal Register dal Department of Homeland Security e dalla U.S. Customs and Border Protection. L’obiettivo dichiarato è ampliare il quadro informativo disponibile nella fase preliminare di valutazione dei viaggiatori, integrando elementi digitali con le procedure già operative. La misura si inserisce in un contesto di rafforzamento dei controlli alle frontiere, che include anche l’introduzione di un’app dedicata per la raccolta di un selfie ad alta definizione.
Dal 2016 esisteva già una sezione facoltativa nei moduli ESTA per inserire i profili social, ma pochi viaggiatori la compilavano. Con la nuova normativa, la dichiarazione diventa obbligatoria e riguarda tutte le piattaforme utilizzate negli ultimi cinque anni. Questo requisito si applicherà anche ai cittadini italiani, che rientrano tra i Paesi aderenti al Visa Waiver Program.
Il cambiamento è stato motivato da esigenze di sicurezza e dalla volontà di prevenire minacce terroristiche e attività criminali. Le autorità statunitensi ritengono che l’analisi dei profili social possa fornire informazioni aggiuntive utili per valutare i rischi legati ai viaggiatori. La misura è stata collegata a un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump a inizio del suo secondo mandato, lo scorso gennaio, che ha rafforzato i controlli digitali ai confini.
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Come già accennavamo, la nuova procedura ESTA prevede anche l’uso di un’app mobile per scattare un selfie in alta definizione, che sarà utilizzato per verifiche biometriche; la stessa app utilizzerà la geolocalizzazione per confermare la fine del soggiorno con l’uscita del titolare dei dati dagli USA. Questo passaggio sostituirà parte delle vecchie procedure via web; le autorità hanno spiegato che la combinazione di dati biometrici e digitali consentirà un controllo più accurato.
Il costo dell’ESTA è già aumentato nel 2025, passando da 21 a 40 dollari per ogni domanda. Con l’introduzione dei nuovi requisiti, il processo diventa più oneroso sia dal punto di vista economico sia burocratico. Le associazioni per i diritti digitali hanno sollevato dubbi sulla tutela della privacy e sull’impatto che la misura potrebbe avere sui flussi turistici.
La proposta è attualmente in fase di consultazione pubblica, ma l’entrata in vigore dal 2026 appare probabile. Se confermata, i viaggiatori dovranno prepararsi a fornire un quadro dettagliato della propria identità digitale, oltre ai dati biometrici richiesti. La misura rappresenta un ulteriore passo verso un sistema di pre-screening digitale ai confini, destinato a trasformare profondamente le modalità di ingresso negli Stati Uniti.
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