Correva l’anno 2008, lo stesso anno in cui HDblog andò online per la prima volta. Un periodo che ricordiamo con particolare trasporto sia perchè iniziò la nostra avventura, sia perchè furono proprio quegli anni a dare il via al cambiamento tecnologico grazie all’introduzione degli smartphone come li conosciamo oggi.
Nel 2007 infatti venne svelato il primo iPhone e nel 2008 arrivò l’App Store in tutto il mondo cambiando radicalmente le nostre abitudini. Fu questa la vera rivoluzione Apple e non l’hardware con schermo touch, capacitivo e tasto home centrale. Un concetto nuovo o comunque mai visto in una forma cosi semplice ed immediata con applicazioni facilmente scaricabili, aggiornabili e con un concetto di Ui estremamente semplice ma cosi tanto funzionale da non essere mai cambiata in 12 anni di sviluppo tecnologico.
Moltissimi dei nostri lettori si sono avvicinati a questo mondo solo in “epoca moderna” e non non hanno mai visto o utilizzato i dispositivi che prima di Android e iOS regalavano gioie, soddisfazioni e malditesta infiniti.
Oggi vogliamo quindi rispolverare due cimeli del passato, due smartphone che hanno fatto la storia di un brand ormai quasi scomparso, HTC, e che rappresentano l’impegno massimo di quegli anni nella realizzazione di un’interfaccia capace di rendere “usabile” un sistema operativo estremamente complesso e non touch friendly: Windows Mobile.
HTC Touch HD e HTC Touch Pro 2 non sono i primi della loro stirpe e non sono probabilmente i prodotti più iconici del brand (HD 2 e Diamond su tutti) ma sono quelli che abbiamo scelto di mostrarvi visto che non possiamo tornare in un ufficio a recuperare altri esemplari rari che teniamo nel cassetto.
Una costante però c’è in tutti questi device che ho citato e si chiama HTC Sense (nota prima come TouchFLO 3D), l’interfaccia probabilmente più nota a livello storico e che, nascendo su Windows Mobile, ha visto uno sviluppo molto importante anche sui primi dispositivi Android del produttore. Una seconda pelle che non solo dimostrò quanto HTC fosse anni avanti rispetto a tutti i competitor,. ma che riuscì a portare una qualità di animazioni, una bellezza estetica e una piacevolezza di utilizzo che ad oggi non è mai stata superata.
Il paragone con i device moderni potrebbe sembrare eccessivo è vero, lo sviluppo tecnologico ha spinto non tanto su incredibili effetti 3D, quanto su immediatezza, velocità e pulizia delle interfacce grafiche. Ma è pur vero che nel 2008 vedere l’HTC Sense/TouchFLO 3D in funzione era qualcosa di appagante e ci permetteva di fantasticare su futuri smartphone con interfacce 3D incredibili.
Home che in realtà si muovevano già da anni con incredibili realizzazioni grafiche grazie ad applicazioni esterne, una sorta di precursori dei launcher moderni che permettevano di inserire elementi 3D graficamente eccellenti e con funzionalità uniche – indimenticabile la SPB Mobile Shell.
Era l’epoca dei file .cab, estensioni che dovevano essere scaricate online e che permettevano di installare i vari programmi all’interno dei dispositivi Windows Mobile. Una procedura che veniva fatta collegando lo smartphone al PC e che oggi sembra impossibile anche solo da immaginare.
Modding era la parola d’ordine grazie a Forum, siti e community dove ci si scambiavano .cab modificati per far funzionare l’interfaccia Sense anche su altri smartphone dell’epoca: Omnia i900 un esempio. Un periodo storico completamente diverso da quello attuale, ricordi di un passato che tanto lontano negli anni non è ma che in realtà è tecnologicamente un era geologica fa’.
Parlare di RAM in megabyte, di display capacitivi, di pennini, di memorie interne da mezzo GB e di processori da 500mHz oggi è impossibile anche su smartphone di fascia ultra bassa, eppure nel 2008 si utilizzavano e si gestivano le attività senza particolare ansie da prestazioni, lag e aggiornamenti.
E’ però cambiato tutto e se per molte cose ci rendiamo conto di come le nuove tecnologie abbiano chiaramente portato miglioramenti, per altre la percezione è molto diversa. Non è infatti facile pensare che dal 2008 a oggi siano cambiati i siti web, la programmazione, la pesantezza di ogni singola pagina che vediamo e quindi, la potenza necessaria anche solo per renderizzare in pochi istanti la Home page di HDblog. Di come l’app di Facebook sia passata da pochi MB a oltre mezzo GB una volta installata e di come i software, pur cercando di avere interfacce pulite e minimali, pensino centinaia di MB sulle memorie dei nostri smartphone.
Non tutti percepiscono la differenza enorme di una connessione 4G rispetto ad una 3G e di quanto sia “impossibile” oggi pensare di utilizzare uno smartphone 3G con schermo da circa 4 pollici in giro, magari sotto al sole, per consultare siti, avere una navigazione satellitare decente o altro. Impossibile perchè siamo ormai abituati troppo bene, perchè se un’app non si apre in mezzo secondo ci sembra lenta e perchè se un animazione scatta si gonfia la vena e si inveisce contro il brand di turno che ha non ha ancora rilasciato Android 10 con patch di maggio.
Un mondo che è cambiato, che si aggiorna ad una velocità incredibile e che non ci permette spesso di apprezzare cambiamenti macroscopici che impattano fortemente sulla nostra quotidianità. 1500mAh su Toch Pro 2 ci permettevano di arrivare a sera nel 2008, 5000mAh su Zenfone 6 ci danno la garanzia di una giornata di uso intenso oggi. Sembra non cambiare nulla in termini di utilizzo, ma è cambiato tutto nel modo in cui comunichiamo e utilizziamo i nostri dispositivi mobili, oggi naturali estensioni della nostra mano.
E voi avete mai avuto il piacere di utilizzare un Windows Mobile?
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