Il fisico e inventore italiano ha raccontato in un’autobiografia pubblicata da Mondadori la sua straordinaria vita in Silicon Valley. E tutto quello che lo ha portato a ideare il microprocessore e il touchscreen
Federico Faggin sul palco (foto: Zoe Vincenti/Ernesto Ruscio)
Studio, lavoro e notti insonni si nascondono dietro le grandi rivoluzioni tecnologiche della Silicon Valley. Federico Faggin, un assoluto genio italiano, ha voluto raccontare la sua vita da instancabile innovatore in Silicio (Mondadori, 2019): dal bambino che costruiva aerei in miniatura in Veneto all’adulto premiato con la Medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione dal presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. Nel mezzo un lavoro alla Olivetti, tre figli negli Usa e due invenzioni che hanno cambiato per sempre la storia dell’umanità: il microprocessore, che ha reso possibile la nascita dei personal computer, e il touchscreen, che ha cambiato totalmente il nostro modo di essere.
L’autobiografia di Faggin è una lettura consigliata in vista della Milano Digital Week che animerà il capoluogo lombardo dell’11 al 15 marzo 2020. Oltre ad intrecciare la sua vita personale con gli avvenimenti e i personaggi più importanti della Silicon Valley, Faggin spiega come tecnicamente sono nate le sue invenzioni. Un modo utile per capire come siamo arrivati fin qui.
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La terza edizione della Milano Digital Week, di cui Wired è media partner, si terrà tra 11 e 15 marzo 2020. Per maggiori informazioni su ospiti e programma potete consultare il sito ufficiale.
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