Nel 2021 TikTok è balzata in cima alla classifica dei domini più popolari superando persino Google. Dietro il successo c’è anche il quotidiano lavoro dei moderatori che hanno il compito di filtrare i contenuti, rimuovendo quelli che non possono essere ammessi perché contrari alle norme che ne disciplinano la pubblicazione nel social. Ed è un lavoro per nulla semplice, stando alle dichiarazioni di un ex moderatore della piattaforma che ha deciso di fare causa a TikTok e ByteDance (la società madre di TikToK): l’accusa è che non fanno abbastanza per tutelare i dipendenti esposti quotidianamente a video dal contenuto raccapricciante.
Candie Frazier – questo il nome dell’ex-moderatore che ha proposto contestualmente di avviare una class action a tutela dell’intera community di oltre 10.000 moderatori – sottolinea che nel corso della sua attività lavorativa in TikTok ha visto video che mostravano atti di cannibalismo, teste schiacciate, sparatorie a scuola, suicidi e anche una caduta mortale da un edificio, comprensiva di audio. Secondo Frazier chi accetta di lavorare come moderatore di TikTok non ha scelta: l’azienda richiede di visionare per 12 ore centinaia di video con una sola ora libera per il pranzo e due pause di 15 minuti.
Nell’atto di citazione si legge:
A causa dell’enorme volume di contenuti, ai moderatori non sono consentiti più di 25 secondi a video, e vedono simultaneamente dai tre ai dieci video
Un vero e proprio bombardamento che come effetti negativi produce effetti negativi sulla psiche: Frazier sottolinea che a causa dell’attività di moderazione dei filmati di TikTok soffre di stress post traumatico; ha problemi a prendere sonno e quando dorme fa terribili incubi, si legge nell’atto. Frazier chiede un risarcimento per il danno psicologico e che il tribunale disponga la creazione di un fondo per le spese mediche dei moderatori della piattaforma.
TikTok ha scelto di non commentare il caso specifico visto che c’è un processo in corso, ma più in generale fa sapere che è impegnata a promuovere un ambiente di lavoro che si prende cura dei propri dipendenti, dal punto di vista mentale ed emotivamente, grazie ad una serie di servizi appositamente creati ed in continua espansione.