Dopo il lancio fallito a maggio, Virgin Orbit aveva indicato dicembre come possibile periodo ideale per il secondo test orbitale di Launcher One. Ciò traspariva dalle parole pronunciate ad ottobre dal CEO dell’azienda, Dan Hart, durante un’intervista con la CNBC. Arriva quindi l’annuncio ufficiale di Launch Demo 2, il cui lancio era inizialmente previsto il 19-20 dicembre, per poi essere rinviato a gennaio 2021 per alcuni presunti casi di COVID-19 che hanno reso necessarie delle quarantene precauzionali all’interno del team.
L’apertura della finestra di lancio è stata inizialmente rimandata al 10 gennaio e ora una comunicazione ufficiale su Twitter indica il prossimo 13 gennaio come giorno di avvio della missione.
Update: our team is wrapping up final tasks, coordinating with our customers, and preparing for our Launch Readiness Review on Friday morning. We are now targeting a launch on Wednesday, Jan 13, with additional windows throughout January if needed. pic.twitter.com/jW2oPDiRUw
— Virgin Orbit (@Virgin_Orbit) January 7, 2021
Questa volta Virgin Orbit trasporterà 10 CubeSat per la consegna in orbita. Cosmic Girl partirà dalla base di Virgin Orbit nel deserto del Mojave.
Per coloro che non sapessero come funziona il sistema di lancio orbitale ideato da Virgin Orbit, ricordiamo che l’obiettivo è rendere il meno dispendioso possibile, in termini energetici, il raggiungimento dell’orbita terrestre. Ci si affida ad un Boeing 747 modificato per portare il Launcher One fino a circa 14.000 metri d’altezza, a quel punto il razzo viene sganciato, si accendono i motori e la salita in orbita comincia. E’ chiaro che affrontare l’atmosfera terrestre a quell’altitudine e con una poderosa spinta iniziale rende molto più efficiente l’intera operazione, motivo per cui Virgin spera di abbattere i costi per piccoli servizi di lancio satellitare.
Come ricordavamo poco sopra, il tentativo di maggio fu fallimentare ma per fortuna non si verificarono problemi insormontabili e l’equipaggio ritornò a terra illeso. In quell’occasione tutto filò liscio fino all’accensione dei motori di Launcher One, che per un guasto entrarono in arresto di sicurezza. Il razzo riuscì a ricadere sulla Terra in modo controllato ma andò irrimediabilmente perso.
Incidenti simili vengono ovviamente preventivati e capitano spesso durante operazioni di questa portata, e più che rappresentare un problema permettono di isolare e risolvere criticità che altrimenti non emergerebbero o, ancor peggio, lo farebbero nel momento meno indicato. Possiamo definirli incidenti costruttivi e Virgin Orbit lo conferma, sono infatti numerosi i dati raccolti dalla precedenza esperienza. Nuovi aggiornamenti nei prossimi giorni.
Virgin non ha ancora specificato se terrà un evento live in occasione del nuovo lancio e dunque ne riparleremo prossimamente.
Nota: aggiornato al 11/01 con data ufficiale