Nell’ultimo anno è cresciuto esponenzialmente l’interesse dei colossi del tech nei confronti delle categorie di prodotto rivolte all’internet del futuro, considerate la chiave d’accesso al nuovo, sterminato “mondo” parallelo del metaverso (e non solo). Sebbene i primi esperimenti siano stati poco fortunati (senza fare nomi: Google Lens), non manca un po’ di sana ostinazione da parte dei big del settore nel voler perfezionare la tecnologia e aggredire anche questa fetta di mercato (l’ultima indiscrezione su Mountain View lo dimostra).
Anche Apple ha più volte dimostrato di volersi addentrare nei nuovi orizzonti tecnologici dipinti dalla realtà aumentata e virtuale. La Mela morsicata avrebbe ben due progetti in cantiere che ammiccano in questa direzione: oltre agli Apple Glasses, occhiali per la realtà aumentata che sembrerebbero ancora in fase embrionale, a incuriosire analisti e utenti è soprattutto il Visore AR/VR di Cupertino, su cui si fantastica ormai da tempo. Fonti vicine all’azienda insinuano sia in progettazione da più di sette anni, eppure è soltanto negli ultimi mesi che le sue specifiche e le sue prospettive temporali hanno iniziato ad assumere contorni più definiti.
In questo articolo raccogliamo i dieci rumor più significativi circolati negli ultimi tempi sul Visore di Apple, che ci aiutano a tracciare un primo, ma ancora del tutto ipotetico, identikit del dispositivo. Vediamo quali sono.
#1 UN VISORE DI REALTÀ MISTA
Un rumor che circola insistentemente da qualche tempo, validato da fonti autorevoli come l’analista di Bloomberg Mark Gurman, riporta che quello di Apple sarà un visore di realtà mista, ovvero un’ibridazione tra la realtà aumentata e quella virtuale. Questo significa che il dispositivo supporterà entrambe le funzionalità e combinerà contenuti del mondo reale con quelli del mondo virtuale, in uno spazio cui gli oggetti fisici e digitali saranno visualizzati congiuntamente e con cui sarà possibile interagire all’unisono. Dal punto di vista delle funzionalità, quello che ne deriva, almeno secondo l’immaginazione di molti, è una sorta di sintesi in stile Apple dei quasi scomparsi Google Glass, indossabili di realtà aumentata, e del visore di realtà virtuale Oculus.
#2 LONTANO DAL METAVERSO
Il visore della Mela non farà il verso – anzi, il metaverso – al progetto di Mark Zuckerberg e non inseguirà, quindi, gli altri big nella corsa ai nuovi confini del cyberspazio esplosa negli ultimi mesi.
Il dispositivo sarà al contrario deputato alla multimedialità in senso lato: le sue funzionalità saranno incentrate sul gaming, sulla fruizione dei contenuti e sulla comunicazione, il tutto condito da un approccio inedito rispetto a quanto proposto finora dalla Mela. Niente avatar, ologrammi ed escursioni nella realtà virtuale alla Second Life, quindi: il device potrebbe più verosimilmente essere utilizzato per attività che si svolgono quotidianamente con PC e smartphone, ma in modo ancora più immersivo, completo e interattivo.
E la destinazione d’uso? Non è ancora chiaro il target cui si rivolge il progetto; c’è chi ipotizza sia destinato ai professionisti, c’è chi lo immagina un prodotto per il consumo di massa.
#3 IL DESIGN
Sono moltissimi i rendering in circolazione sul web che mostrano le prime fattezze del visore di Apple, rivelando una certa somiglianza con altri visori di realtà virtuale e aumentata presenti sul mercato (uno fra tutti, Oculus Quest di Facebook), sebbene il marchio di fabbrica della Mela spicchi vivido e distinguibile.
Da quel che emerge, l’indossabile di Apple sembrerebbe a colpo d’occhio una sorta di maschera da sci hi-tech: la visiera curva, che si adagia al viso tramite un’imbottitura rivestita da un materiale a rete, si salda al capo dell’utente grazie a fascette intercambiabili che ricordano il cinturino di Apple Watch.
Tra i suoi punti di forza ci sarebbero anche la compattezza e la leggerezza: i primi prototipi dovrebbero pesare intorno ai 200/300 grammi, ma l’obiettivo di Cupertino è portare il prodotto finale al peso di 100/200 grammi, che gli consegnerebbe lo scettro di visore più leggero del comparto.
#4 LE SPECIFICHE HARDWARE
C’è grande attesa attorno alle specifiche hardware del visore: le ultime indiscrezioni suggeriscono che si tratterà di un dispositivo davvero performante. Si parla, innanzitutto, di due processori: un chipset da 5 nm e uno da 4 nm, entrambi a marchio TSMC. Quello di fascia alta potrebbe addirittura essere il chip Apple Silicon M1 Pro, già presente su MacBook Pro del 2021, oppure un suo analogo sviluppato ad hoc. Il processore di fascia bassa dovrebbe, invece, gestire i numerosi sensori.
Alcuni analisti fidati, come Ross Young di DSCC, ipotizzano che il visore avrà addirittura tre display: due micro OLED 4K ad alta risoluzione e un terzo AMOLED dallo scopo ancora ignoto. Quindici i (presunti) sensori ottici, tra cui fotocamere per tracciare il movimento degli occhi e delle mani e videocamere per la mappatura dell’ambiente e la proiezione di esperienze visive. Gli audiofili esulteranno, perché al visore non mancherà una tecnologia audio particolarmente avanzata (si parla di audio spaziale come Airpods Pro). L’alimentatore, invece, potrebbe essere l’USB-C da 96 W che viene incluso con il MacBook Pro da 14 pollici.
#5 APP STORE E OS DEDICATI
Un altro rumor rimbalzato da una testata all’altra, sapientemente riportato dagli analisti più fidati, riguarda il presunto sviluppo di un sistema operativo e di un App Store dedicati. Il primo dovrebbe chiamarsi rOS, che sta per Reality Operating System, mentre il secondo potrebbe essere stato ideato per giochi, lo streaming video e le videoconferenze.
#6 PROBLEMI LEGATI ALL’HARDWARE E AL SOFTWARE
Che il parto del nuovo, attesissimo pargolo della Mela non possa prescindere da un lungo travaglio è ormai risaputo (si parla addirittura di conflitti nati all’interno dell’azienda). A complicare ulteriormente i fatti sarebbero alcuni imprevisti legati al suo sviluppo, in particolare complicazioni relative all’hardware, al software e alle fotocamere, che ne starebbero provocando il rallentamento.
Le grane riguarderebbero anzitutto lo smaltimento del calore, perché a quanto pare il visore sarebbe soggetto a surriscaldamento (la colpa andrebbe attribuita proprio al chip M1 Pro). Anche lo sviluppo di iOS 16, il software con nome in codice “Sydney” che dovrebbe supportare il visore, starebbe dando del filo da torcere agli oltre 2000 dipendenti impegnati sul progetto.
Come se non bastasse, un altro tassello problematico di questo nuovo, avveniristico puzzle della Mela sarebbero anche le numerose fotocamere che andranno a corredarlo, la cui produzione – in capo a LG Innotek – dovrebbe tuttavia essere avviata già in questi mesi.
#7 IL NOME
Il nome in codice del progetto che si bisbiglia per i corridoi di Cupertino è N301, ma quale sarà il vero nome del visore? Secondo Mark Gurman, il dispositivo potrebbe potrebbe chiamarsi Apple Vision, Apple Reality, Apple Sight o direttamente iSigh, Apple Lens o Apple Googgles.
#8 IL PREZZO
Il prezzo del visore AR/VR della Mela è uno dei punti su cui si è concentrato gran parte del chiacchiericcio, mosso dal timore che un dispositivo di tale portata potesse sfiorare cifre stellare. Inizialmente si parlava di 3000 dollari, ma nelle ultime settimane si vocifera che il costo definitivo sia di poco superiore ai 2000 dollari, una cifra tutto sommato accettabile (ma pur sempre non indifferente) considerando il posizionamento commerciale del brand, i costi di sviluppo e il valore della componentistica del device.
Le ambizioni di vendita della Mela, secondo Gurman, sarebbero tuttavia modeste: fonti interne all’azienda avrebbero ipotizzato la vendita di un dispositivo al giorno per singolo Apple Store. Considerando che nel mondo ci sono circa 500 punti vendita della Mela, si tratterebbe di un totale di 150.000 unità vendute all’anno.
#9 LA DATA DI USCITA
Anche sulla data di rilascio si è dibattuto a lungo: le voci in principio avevano eletto il 2022 come l’anno del lancio ufficiale del visore AR/VR della Mela, annunciato dal palco del WWDC di giugno. Tuttavia, i problemi tecnici riscontrati in fase di sviluppo ne avrebbero rallentato il corso, portando a un inevitabile slittamento al prossimo anno. Salvo ulteriori imprevisti, il visore potrebbe quindi verosimilmente debuttare nel 2023.
#10 VISIONE FUTURA
Anche se la maggioranza – primo fra tutti l’analista Min-Chi Kuo – sottolinea che il visore debutterà sul mercato come dispositivo standalone, alcuni sostengono che il suo destino, almeno per quanto riguarda le primissime generazioni, sia ancora strettamente legato a quello di iPhone. Eppure, l’intento finale di Cupertino sarebbe non solo quello di farlo funzionare in totale autonomia rispetto a qualsiasi altro dispositivo, ma di consacrarlo a presunto, futuro sostituto dello stesso iPhone.
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