Wikipedia scritta con l’intelligenza artificiale? Il fondatore Jimmy Wales potrebbe valutare questa possibilità anche se è conscio dei problemi collegati. Lo ha detto in una intervista al sito Evening Standard. “Dalle discussioni nella comunità Wikipedia alle quali ho assistito finora emerge che le persone sono caute, nel senso che sappiamo dell’esistenza di modelli non abbastanza validi, ma l’idea è intrigante e offrirebbe un sacco di possibilità”, ha sottolineato Wales ricordando che una tecnologia come ChatGpt ha delle “allucinazioni”, in altre parole la tendenza a inventare cose dal nulla, “elemento molto pericoloso per Wikipedia”.
Secondo Wales, una futura integrazione dell’AI nei processi di scrittura e revisione delle voci richiederebbe agli algoritmi di raggiungere uno stadio di perfezionamento maggiore che potrebbe palesarsi già quest’anno, con il lancio di Gpt-5, il nuovo modello di ChatGpt che promette di avvicinarsi ancora di più al linguaggio umano. Wales afferma che per quanto ChatGpt abbia catturato l’interesse un po’ di tutti nelle ultime settimane, i suoi test mostrano che ci sono ancora molti difetti. “Uno dei problemi con l’attuale ChatGpt è quello che nel settore chiamano ‘allucinazioni”, ribadisce. Il co-fondatore dell’enciclopedia non è l’unico ad aver notato questi limiti. Il mese scorso, David Smerdon, un economista dell’Università del Queensland, in Australia, ha chiesto a ChatGpt: “Qual è il documento economico più citato di tutti i tempi?”; in pochi secondi il chatbot ha trovato una risposta. “L’articolo economico più citato di tutti i tempi è ‘A Theory of Economic History’ di Douglass North e Robert Thomas, che è stato pubblicato su The Journal of Economic History nel 1969”. Un documento inesistente, di cui non vi è traccia né online né nelle biblioteche.