Al teatro Petruzzelli di Bari protagonista la Regione che ha scommesso su tecnologia e digitale. Il governatore Emiliano: “Chi non innova è in difficoltà, noi abbiamo tutti gli strumenti per finanziare le migliori idee”
Innovazione tecnologica e potenza del digitale, ma soprattutto voglia di fare e sperimentare. Protagonista la Puglia che si è messa in scena al teatro Petruzzelli di Bari, per la terza edizione del Wired Digital Day. “Le nostre imprese investono in ricerca sviluppo e innovazione quasi il 40% delle risorse messe a disposizione con i nostri strumenti di agevolazione, più del doppio di cinque anni fa”, ha rivendicato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “In quattro anni – ha detto – abbiamo avuto un incremento di più di quattro punti del Pil, abbiamo le esportazioni che sono salite del nove per cento e l’occupazione è aumentata di 130mila unità in quattro anni e mezzo”.
La scommessa sul futuro paga: la Puglia è diventata uno dei centri mondiali per l’aerospazio, con un distretto capace di controllare l’intera catena del valore industriale; è all’avanguardia su telemedicina e sanità digitale; punta sulle startup capaci di cambiare le rispettive industrie di riferimento.
“Tutti quelli che non innovano sono in difficolta”, ha aggiunto il governatore, “Noi abbiamo i mezzi per finanziare tutto quello che si vuole fare, fino a 35mila euro con i Pin (Pugliesi innovativi) per arrivare al titolo secondo che mette a disposizione decine di milioni di euro: l’importante è avere un’idea e la pazienza di progettarla con noi”.
“L’azione che Puglia Sviluppo ha posto in essere in questo ciclo di programmazione“, ha sottolineato Antonio De Vito, direttore generale di Puglia Sviluppo, “si è concretizzata nella predisposizione di una strumentazione inclusiva, integrata e strutturale, in grado di sostenere il processo di sviluppo e di crescita del sistema produttivo regionale, favorendo al contempo anche la sperimentazione di nuovi modelli di sostegno per le startup tecnologiche“.
A spronare i più e meno giovani a mettersi in gioco ci ha pensato l’ex astronauta Paolo Nespoli, che dal palco del Petruzzelli ha mostrato alcune delle migliaia di fotografie scattate durante gli oltre 313 giorni di viaggi spaziali: “Prendete il controllo del vostro futuro e sognate cose impossibili: sono quelle che cambiano voi e il vostro futuro. Quando vi svegliate datevi da fare per realizzarle”, ha sottolineato Nespoli.
Sostenibilità unico futuro possibile
Tra i temi centrali della giornata la sostenibilità, vista da Michele Emiliano come “la chiave dell’unico futuro possibile”. L’economista padre della Blu Economy, Gunter Pauli, in collegamento dal Giappone, ha ricordato alla platea del Petruzzelli proprio come lo sviluppo sostenibile non sia una utopia, ma una necessità a portata di mano grazie all’incessante cavalcata della tecnologia: “Dobbiamo trasformare educazione e formazione nelle università per ispirare meglio i giovani perché ci sono centinaia di esempi per far crescere l’economia utilizzando quello che già abbiamo” a partire dalle “risorse del mar Mediterraneo“, ha spiegato Pauli.
Una visione condivisa dall’amministrazione regionale, come ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Puglia, Cosimo Borraccino: “Abbiamo reso sostenibili i nostri stessi strumenti di agevolazione, facendone un caso europeo di buone pratiche”. L’aver puntato su settori innovativi non solo “ha spinto le imprese locali ad innovare”, ma ha permesso “alla Puglia di diventare molto attrattiva: qui stanno investendo con le nostre misure 23 gruppi esteri. I loro progetti valgono più di 664 milioni di euro”.
La sostenibilità, ha aggiunto l’assessore, è parte integrante della politica industriale della regione insieme alle politiche a favore della ricerca e alle agevolazioni per l’accesso al credito. E sostenibilità, ha chiosato Borraccino, “vuol dire anche mantenere un dialogo costante con le imprese e il territorio per adattare le misure regionali ai cambiamenti in atto”.
Dati per creare servizi migliori
Evgeny Morozov, sociologo ed esperto di nuovi media, ha raccontato di come la tecnologia può aiutare a sviluppare servizi per i cittadini, senza dover necessariamente affidare ai big della rete la gestione dei dati portando l’esperienza del comune di Barcellona che ha messo in piedi un piano strategico per l’innovazione digitale della città che ripensa la tecnologia al servizio di una società più giusta e democratica.
“I cittadini”, ha detto Morozov, “devono avere il controllo dei dati perché questo migliora la democrazia. Non devono più essere in mano a grandi player, ma gestiti da noi. Bisogna fare in modo che i cittadini possano mettere insieme i dati che generano e metterli sotto un unico ombrello e i Comuni devono raccoglierli per creare servizi migliori” per la collettività.
Dati e informazioni che bisogna proteggere per tutelare la privacy delle persone. Marco Curci, direttore It di InnovaPuglia, ha spiegato come la stessa Regione stia scommettendo sulla sicurezza dei sistemi informatici: “È necessario lavorare perché anche i servizi digitali siano intrinsecamente sicuri. InnovaPuglia – ha detto – garantisce tutto questo ai sistemi informativi della regione, compresi quelli sanitari che macinano un mucchio di dati sensibili”.
Tecnologia al servizio della cultura
Il co-fondatore dei Subsonica, Max Casacci, ha portato invece al Petruzzelli la sua esperienza di innovatore nel campo culturale. “Se la tecnologia viene usata come linguaggio caratteristico si sperimentano nuove forme di espressione e questo può far bene alla musica”, ha spiegato Casacci. Il digitale, ha aggiunto, “accorcia le distanze e può aiutare a sprovincializzare. Però penso che la presenza fisica, il trovarsi insieme e lo scambiarsi le impressioni davanti a un errore siano elementi fondamentali sia nell’attività creativa sia nel far crescere un progetto musicale”.
Fare cultura, ha detto, “significa non limitarsi a produrre un evento. È importante chiedersi quanto di quello che si vede sul palcoscenico viene messo in circolazione e stimola la creatività. La fantasia, l’inventiva sono le risposte ad un mondo in continua trasformazione. L’abbiamo visto in Puglia dove sono accadute cose straordinarie negli ultimi 10 anni”.
Sul palco del Wired Digital Day di Bari si sono poi alternate tre startup pugliesi – Cinemagica, Roboze e Predict Healtcare – oltre al sindacalista Marco Bentivogli, agli economisti Stefano da Empoli e Nicolò Andreula, agli imprenditori dell’innovazione come Fabrizio Sammarco e Luigi Capello.
Leggi anche