La “Scienza, un diritto umano” è il tema scelto dall’Unesco per l’edizione 2018 della Giornata mondiale della scienza al servizio della pace e dello sviluppo, che si celebra il 10 novembre. Assicurare l’uso sostenibile degli oceani, proteggere la biodiversità, affrontare i cambiamenti climatici e le catastrofi naturali, sono alcuni dei temi su cui sensibilizzare cittadini e istituzioni in questa giornata, nel 70/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948.
Indetta dall’Unesco nel 2001, la giornata nasce “per promuovere l’utilizzo responsabile della scienza e per sottolineare il suo contributo fondamentale alla società” Per la Direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, “la scienza rappresenta una forza di trasformazione positiva e un moltiplicatore di sviluppo. Questa giornata 2018 – ha osservato – invita ciascuno di noi a esercitare il proprio diritto umano a partecipare e beneficiare della scienza”.
La giornata è stata istituita per informare l’opinione pubblica sui progressi raggiunti in ambito scientifico, per imparare a conoscere meglio il nostro pianeta e per rendere le società più sostenibili. Portando ad esempio l’energia solare nelle aree rurali dell’Africa, uno dei progetti promossi dall’Onu. “La diplomazia scientifica è uno strumento efficace come base di una cultura della cooperazione”, ha aggiunto Azoulay. Per raggiungerlo, ha concluso, “occorre però investire nell’educazione scientifica, garantendo uguale accesso alle scienze per tutti, a partire dalla giovane età e con particolare attenzione alle donne”.