
Gli utenti che ancora hanno a disposizione un account G Suite “legacy”, ai tempi in cui Google li distribuiva gratuitamente in determinate circostanze, riceveranno un piccolo ma importante cambiamento: al posto di essere individuale, lo spazio di cloud storage sarà condiviso tra tutti gli account dell’organizzazione. La novità diventerà effettiva a partire dal primo di maggio.
Le due filosofie di conteggio dello spazio hanno i propri pro e i propri contro: quando lo spazio è condiviso lo si ottimizza meglio (esempio: un account usa solo 1 GB su 15 e un altro account ne ha bisogno di 30), mentre quando lo spazio è individuale si ha la sicurezza che nessun account prevarica l’altro. Naturalmente Google lo inquadra come un upgrade: “i clienti di Google Workspace hanno beneficiato dell’archiviazione condivisa per anni e ora la stiamo distribuendo agli account legacy”, hanno detto i portavoce della società ai colleghi di The Verge.
G Suite è il vecchio nome di Workspace, l’insieme di servizi e prodotti software pensati per la produttività e basati per lo più sul Web. Una sorta di concorrente di Microsoft Office, che oggi è (anche) accessibile via internet ma all’epoca esisteva solo sotto forma di applicazioni native per vari sistemi operativi. Ai tempi Google offriva account gratuiti a diverse tipologie di utenti, per esempio agenzie e organizzazioni no-profit, ma qualche mese dopo il cambio di nome, che è avvenuto nel 2020, l’iniziativa è stata sospesa.
Se Google non ha più offerto nuovi account gratuiti, ha confermato che chi ne aveva già ottenuto uno in precedenza avrebbe potuto continuare a usarlo regolarmente, più o meno alle stesse condizioni. La nuova logica di conteggio dello storage non richiede alcun tipo di azione da parte degli amministratori, e lo storage complessivo non sarà ridotto, Se fosse necessario acquistare ulteriore storage sono previsti sconti e incentivi.