Da un paio di settimane la mia casa ha felicemente accolto un nuovo ospite particolarmente efficiente: è il Roborock Saros 10R, uno dei top di gamma presentato giusto un paio di mesi fa al CES 2025 di Las Vegas che arriva proprio ora sul mercato italiano.
Roborock prosegue sulla strada intrapresa con altri modelli – come Qrevo Curv e S8 MaxV Ultra, che abbiamo provato – con questo robot aspirapolvere di fascia molto alta. Un dispositivo di prim’ordine, dall’aspetto elegantissimo e quasi solo pregi, ma dal prezzo di listino decisamente elevato: 1499 euro per le pulizie di casa sono una spesa davvero rilevante, anche se la promo lancio attiva da oggi lo porta a 1.349 euro.
Per chi se lo può e vuole permettere, Roborock ha inserito le sue ultime e migliori tecnologie, dal mocio allungabile per pulire vicino ai bordi fino all’assistente vocale in italiano, passando per le telecamere con cui sorvegliare ciò che accade a casa e riconoscere gli animali e gli oggetti, un telaio e un sistema di navigazione che lo rendono inarrestabile e molto altro. Ve le racconto in questa recensione.
COM’È FATTO: ADDIO TORRETTA!
Uno dei vantaggi che salta subito all’occhio – e su cui Roborock ha evidentemente lavorato con grande impegno – è lo spessore ridotto del robot, di soli 7,98 cm, che gli permette di arrivare a compiere il suo lavoro anche sotto mobili molto bassi che per altri colleghi risultano inaccessibili. Tutto questo è possibile grazie all’avanzato sistema di navigazione che è riuscito a fare a meno della classica torretta che di solito troviamo posizionata sopra i robot aspirapolvere.
Grazie a un insieme di telecamere RGB e luci posizionate nella parte anteriore – che vediamo accendersi quando entra in una stanza buia o poco illuminata – il Saros 10R riesce a navigare senza indecisioni in modo preciso e rapido, offrendo anche una mappa 3D dell’ambiente, rilevando gli ostacoli e addirittura riconoscendo il tipo di mobili presenti nella stanza. La videocamera permette anche di curiosare in casa, ma di questo vi parlerò nel capitolo dedicato alle funzioni dell’app.
Prendendolo tra le mani per posizionarlo sulla base, la sensazione è quella di un robot molto robusto, anche abbastanza pesante, realizzato con materiali di qualità. Utile che sia di colore nero, in modo da non evidenziare polvere e capelli che dovessero posarglisi sopra, e bella la finitura lucida nella parte superiore, anche se lo porta a collezionare qualche ditata; ma è anche vero che è così autonomo che non dovrete toccarlo spesso.
Nella parte rivolta verso terra troviamo due moci magnetici, molto utili perché possono essere “lasciati” nella base quando non servono, una spazzola laterale estensibile con le setole disposte ad hoc per evitare di incontrare problemi coi capelli lunghi e una spazzola centrale anti-tangle divisa in due parti.
Una trovata molto intelligente questa della spazzola divisa in due, perché crea una specie di “via obbligatoria” per peli e capelli convogliandoli verso il centro impedendogli di incastrarsi. Avendo dovuto sostituire per questo motivo la spazzola centrale del robot che usavo in precedenza, parlo per esperienza diretta.
UNA STAZIONE COMPLETA ED ELEGANTE
Il Roborock Saros 10R arriva in due versioni, una più compatta che si collega all’acqua corrente e agli scarichi di casa levandoci così l’incombenza di doverlo riempire e svuotare, e una con i classici serbatoi. Io ho provato la seconda, trovandola ben fatta. Comprende: serbatoio dell’acqua pulita, serbatoio dell’acqua sporca, sacchetto per ciò che è stato aspirato e anche un dosatore per liquido detergente.
L’impatto estetico è molto positivo, elegante, con una superficie anteriore a finitura specchiata e la sensazione di avere un piccolo fuoriclasse delle pulizie in casa. La stazione rimuove automaticamente i panni se selezionate la modalità “solo aspirazione” o prima di affrontare i tappeti a pelo lungo, ricarica il robot lontano dagli orari di punta in poco più di due ore e mezzo, lava i panni e anche sé stessa con acqua calda a 80°C e rileva quanto sono sporchi per valutare se rilavarli; poi li asciuga con aria calda a 55°C, oltre a svuotare automaticamente la polvere dal robot.
L’uso dei serbatoi è intuitivo; per il “secco” c’è un sacchetto che si riempie probabilmente dopo diverse settimane se non mesi – io non sono ancora arrivata a questo punto – ottimo per chi soffre di allergie e non vuole entrare in contatto con la polvere, però considerate la spesa di dover comprare i ricambi (nella confezione ne trovate due). C’è anche un piccolo serbatoio dedicato al detersivo, che però non è compreso in confezione; a questo prezzo me lo sarei aspettata.
INSTALLAZIONE E APP
L’installazione è decisamente intuitiva, così come l’uso dell’app. La prima mappatura avviene in modo preciso e rapido – pure in 3D – e poi, una volta personalizzati, se si vuole, i nomi delle stanze e il tipo di pavimento e di mobili si può iniziare a pulire. Il robot ha una modalità automatica SmartPlan che identifica l’ambiente in cui si trova (e quanto è sporco) per ottimizzare le strategie di pulizia, per esempio insistendo di più nelle stanze che non venivano pulite da molto tempo o lavando i panni subito dopo aver pulito cucine e bagni.
Soprattutto, lo fa in modo molto più silenzioso di quanto mi aspettassi, e anche del mio robot precedente. L’aspirazione è potente – si parla di 19.000 Pa – eppure non fastidiosa dal punto di vista del rumore, e riesce ad arrivare agevolmente anche negli angoli grazie al braccio e al mocio estensibili.
Se avete animali domestici li riconosce, ferma la spazzola principale e si sposta di lato in anticipo per evitare di spaventarli, aumentando anche l’aspirazione in prossimità dei loro oggetti come ad esempio la ciotola. L’app infatti ha anche la funzionalità videocamera, che permette di navigare per la casa da remoto – in modo molto rapido e responsivo – e anche di cercare gli animali per scattargli delle foto. Potete anche attivare il microfono per parlargli. Compatibile con Alexa, Siri e Google Home, a breve dovrebbe arrivare anche un aggiornamento OTA per la compatibilità con Matter, utile a integrare il Saros 10R nella smart home.
L’app permette anche di creare dei flussi di lavoro personalizzati, scegliendo ad esempio il percorso o il momento in cui far partire il robot – come fargli pulire la cucina dopo i pasti. Una delle cose che ho trovato più utili è l’assistente vocale, perché permette a chiunque ne abbia bisogno di far partire il robot anche senza l’app. Basta dire “Hello Rocky” e poi chiedere di avviare la pulizia, anche in stanze specifiche: molto comodo, e funziona anche senza internet.
COME ASPIRA
L’aspirazione è efficiente e silenziosa, al punto che ho potuto anche fare delle videochiamate di lavoro col robot in sottofondo senza che ciò disturbasse gli interlocutori dall’altra parte. Ottimo il sistema di navigazione – è lo stesso StarSight 2.0 presente sul top Saros Z70, quello col braccio meccanico per raccogliere oggetti – che usa una tecnologia 3D a doppia luce e telecamere RGB potenziate dall’AI. Crea una mappa molto precisa e permette al Saros 10R di funzionare anche al buio e muoversi senza problemi in ambienti complessi, evitando con destrezza i cavi che solitamente finivano per intrappolare il precedente aspirapolvere.
La spazzola anteriore estensibile arriva bene fino ai bordi, dirottando ciò che raccoglie verso la spazzola centrale e soprattutto, grazie al design asimmetrico, finora è sopravvissuta ai capelli lunghi che di solito si attorcigliano intorno a questo elemento dei robot aspirapolvere, così come è sopravvissuta la spazzola centrale; addirittura la ruota omnidirezionale frontale ha anche una spazzola che la pulisce mentre va. Ottimo per chi ha animali domestici, e se le cose stanno così la manutenzione è minima.
I singoli elementi poi si possono sollevare a seconda delle necessità: il telaio per esempio riesce a sollevarsi e a superare le soglie, ma anche il panno, la spazzola principale e quella laterale si possono sollevare singolarmente. Tutto grazie alla struttura a tre ruote che si regola in modo indipendente a seconda dell’ambiente. Nessun problema con la piccola soglia che nel mio caso separa la camera da letto dal corridoio.
COME LAVA
Anche il lavaggio è stato fonte di soddisfazioni, perché l’acqua calda ha permesso di pulire con facilità delle macchie – anche non troppo recenti – che altri robot privi di questa tecnologia non sarebbero riusciti a sconfiggere. Personalmente, dopo aver testato le varie modalità disponibili ho trovato più pratico affidarmi al sistema che rileva automaticamente il livello di sporco e quindi di pulizia richiesto.
In caso di moquette o tappeti a pelo corto i panni rotanti vengono sollevati (o lasciati alla base per i tappeti a pelo lungo) ed è un’ottima soluzione per evitare di inumidire inutilmente le superfici. Il mocio destro, come anticipato, può estendersi per arrivare a pulire dove altrimenti non sarebbe arrivato, dagli zoccolini alle gambe delle sedie (che potete quindi evitare di sollevare prima di farlo partire).
Ci sono tre livelli di lavaggio in base a quanto i moci vengono impregnati d’acqua, per cui vi consiglio, se avete stanze con il parquet, di selezionare l’utilizzo dei moci poco bagnati in queste aree per preservare al meglio il vostro pavimento.
PREZZO E CONCLUSIONI
Il nuovo Roborock Saros 10R è preordinabile da oggi, 20 marzo, sia online che sullo store ufficiale Roborock a un prezzo promo di 1.349 euro, che abbassa del 10% il prezzo di listino di 1.499 euro.
Come anticipato in apertura, non è certo poco e sicuramente ci sono robot che fanno il loro dovere mantenendo un buon livello di pulizia della casa a prezzi più contenuti. Se però cercate le tecnologie più avanzate in un robot particolarmente sottile, efficiente, smart, dalla vista incredibilmente acuta e in grado di non fermarsi davanti agli ostacoli, anche nelle case con ambienti complessi o animali domestici e capelli lunghi che fanno dannare i robot di fascia media, il Saros 10R è sicuramente un’ottima scelta.


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