Ho passato l’ultima settimana in compagnia di Motorola Edge 60 Fusion, uno smartphone che prende quasi tutto ciò che di buono c’era a bordo di Edge 50 Fusion ed Edge 50 Neo e fonde quei due smartphone per ottenerne un terzo validissimo, già consigliabile al day one e che potrebbe far felici molti utenti con un budget relativamente basso.
Edge 60 Fusion riprende le dimensioni e fotocamere del 50 Fusion ma migliora il SOC con quello del 50 Neo. Anche il display diventa più luminoso, la batteria sale a 5200mAh, il supporto software diventa più longevo della precedente generazione e l’estetica ed il design migliorano con dei nuovi trattamenti dei materiali.
Confronto: Motorola Edge 50 Neo vs 60 Fusion
C’è solo un dubbio che mi perplime ad oggi, 14 Aprile, nel mentre che scrivo questa recensione: Motorola Edge 60 Fusion esce a 379€ di listino in Italia nella variante 8/256GB, mentre il altri mercati a questi prezzi c’è la 12/512GB. Su Amazon, sempre ad oggi, troviamo il precedente Edge 50 Fusion 8/256GB a 230€ che ha un po’ meno batteria ed un SOC peggiore, mentre il 50 Neo in variante 12/512GB costa soltanto 275€ in offerta (come la 8/256GB).
Con l’Edge 50 Neo a praticamente 100€ in meno di Edge 60 Fusion non c’è un reale motivo per consigliarvi questo ultimo modello dal momento che i due smartphone hanno pro e contro, come riportato dal grafico qui in basso. Edge 50 Neo ad esempio mantiene in esclusiva la ricarica wireless, il display LTPO, una fotocamera zoom 3X ottica in più ed 1 major update in più. Ah, sì, nel grafico manca ma c’è anche un vantaggio di connettività grazie al Wi-Fi 6E e tri-band.
Motorola Edge 60 Fusion come vantaggio ha una batteria più capiente ed una resistenza migliore grazie alla nuova lavorazione dei materiali: non solo i 5200mAh sono decisamente di più dei 4310mAh di 50 Neo ma abbiamo anche una certificazione IP69 rispetto a quella IP68 di precedente generazione.
Confronto Prezzi Motorola Edge
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Fonte: Prezzi aggiornati al 14/04/2025
Tra l’altro, giusto a titolo informativo, se acquistate questo Edge 60 Fusion in India, o tramite un rivenditore indiano, scoprirete come ne esista una variante con batteria da 5400mAh e con a bordo il nuovo Dimensity 7400 anziché il 7300 che troviamo qui in Europa. Probabilmente queste scelte sono nell’ottica di penetrare in un mercato come quello indiano tostissimo e super competitivo in quella fascia di prezzo dove troviamo il 60 Fusion.
Poco male per il SoC ma credo in molti avrebbero apprezzato quei 200mAh in più anche in Europa! Arriva comunque anche la nuova Moto AI, che proviamo per la prima volta in via ufficiale su un medio gamma ed è giusto dedicargli un piccolo approfondimento poiché l’idea non è assolutamente male! Non perdiamoci in chiacchiere ed iniziamo subito la recensione di questo Motorola Edge 60 Fusion.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
Motorola Edge 60 Fusion è uno smartphone sì in plastica, tendenzialmente, ma egregiamente lavorata. Il retro, come già osservato su Motorola G85, è in un simil tela come trattamento gradevolissimo e che rende lo smartphone “più costoso” al tocco di quanto poi sia realmente. Il peso di 175 grammi lo rende poi estremamente piacevole da usare anche con lunghe sessioni di utilizzo.
Le dimensioni sono sovrapponibili a quelle di precedente generazione, più generose del più compatto 50 Neo: 161.9 x 73.1 x 7.9 mm. La nostra colorazione in prova, PANTONE Amazonite, è poi unica e molto giovanile. Lo smartphone è decisamente riconoscibile e durante una escursione per Lecco abbiamo potuto notare come la maggioranza dei passanti, durante una sessione fotografica di test, erano catturati dal design e colorazione di questo 60 Fusion.
Motorola poi sapientemente nasconde quei brutti loghi e marchi come “CE” ed il “Made In” sul frame, anziché la back cover, restituendoci quindi un design pulitissimo. Il frame è sempre in plastica, opaca classica a questo giro e superiormente fa capolino la scritta “Dolby Atmos” che ci prefigura alla presenza di questo tuning, assente sulla precedente generazione.
Lo smartphone ha due microfoni, uno superiormente ed uno inferiormente e c’è il carrellino per le SIM ma per chi preferisce l’utilizzo delle eSIM è da menzione anche questo supporto.
IL DISPLAY AMOLED CURVO E LO SBLOCCO
Rispetto ad Edge 50 Neo su questo nuovo Motorola tornano i bordi curvi con un design “quasi” quad curved. I bordi laterali, sui lati lunghi, sono molto curvati mentre sui lati corti, sopra e sotto, la curvatura è giusto poco accentuata sul vetro. Così facendo lo smartphone non risulta troppo grande e scomodo, è vero, ma dobbiamo anche far presente di come un vetro e display completamente piatto alla “50 Neo” fosse più comodo e facile da proteggere con vetri temperati.
Il display passa da 6.7″ a 6.67″, rispetto alla precedente generazione, e parliamo sempre di un pOLED non LTPO con refresh rate massimo di 120Hz. La scalettatura è tipica 120//60/30Hz senza dinamicità, un peccato poiché tale feature era a bordo di 50 Neo. Parliamo comunque di un display OLED di buona qualità, anzi, ottima qualità. I colori sono abbastanza fedeli e la luminosità è elevata grazie ai 1400 Nit di picco misurati nel quotidiano. Motorola dichiara 4500 Nit al picco, come luminosità, ma questo valore è verificato solo in contenuti HDR su schermate bianche ed in minuscoli spot pari all’1-5% del display totale.
Su applicazioni come Netflix, tra l’altro, è ancora assente la certificazione HDR10+ e HEVC, un problema che spesso affligge gli smartphone Motorola. Un peccato anche perché come vedremo dopo il lato multimediale audio è di eccellente livello grazie a due fantastici speaker.
Per sbloccare lo smartphone utilizziamo l’ottimo sensore di impronte posto sotto al display, di tipo ottico, o eventualmente lo sblocco con il riconoscimento del volto 2D ottenuto grazie alla selfie camera frontale.
IL COMPARTO FOTOGRAFICO E’ MIGLIORATO?
No è esattamente quello di precedente generazione.. che non è assolutamente un male. La fotocamera principale è un basata su un sensore Sony LYT-700C da 1/55″ e con apertura focale f/1.88, OIS e 50 megapixel complessivi. L‘ultrawide invece è da 13MP ed è sempre basata sul sensore GC13A2 di GalaxyCore da 1/3.0″ con apertura focale f/2.2 e autofocus. La selfie camera da 32 megapixel è un GalaxyCore GC32E1 da 1/3.1″ con apertura focale f/2.2 e senza autofocus.
Manca quindi il sensore tele 3X Isocell S5K3K1 che avevamo osservato a bordo di Edge 50 Neo, lo stesso sensore che si trova anche sui Galaxy S25 per capirci, una aggiunta non da poco! Capiamoci questo Edge 60 Fusion costerà circa 200-300€ quindi un teleobiettivo non è sicuramente obbligatorio su questa fascia di prezzo ma è curioso che sul 50 Neo, che ad oggi costa di meno, ci sia!
I risultati ottenuti, al netto dell’assenza del teleobiettivo, sono esattamente gli stessi di Motorola Edge 50 Neo, le differenze sono così ardue da valutare che potremmo considerarle nulle. La fotocamera ultrawide, con un sensore leggermente differente, ha delle sfumatore di colori diverse, ma parliamo di virgolette difficili da valutare. Ciò che resta tra le mani è uno smartphone con uno scatto rapido ed una possibilità di sfruttare due differenti stili di “produzione”.
Possiamo scegliere infatti se avere una foto più naturale, come quelle scattate e pubblicate in questa recensione, o uno scatto “automatico” dove viene spinta al massimo la saturazione, i contrasti, le scene di HDR e simili. Non sono un vero amante di questo tipo di fotografia, troppo artificiale, ma sappiate che c’è questa eventualità.
Rispetto a praticamente tutti i suoi competitor qui non solo avete una ultrawide decente, usabile, seppur la qualità rispetto alla principale sia decisamente inferiore, ma avete a supporto anche un autofocus che male non fa. Difatti con la ultragrandangolare potrete simulare anche delle foto macro, seppur il risultato spesso sia più scadente di uno zoom digitale 2X o 3X con la principale.
La selfie camera non si comporta affatto male, anche con la modalità ritratto. Attenzione soltanto all’esposizione in queste occasioni poiché l’HDR non sempre è efficace al 100%, ad esempio nella foto che trovate sotto dove, posti sotto un portico, lo smartphone non ha ben capito quali ombre alzare e quali luci abbassare.
I video non sono assolutamente male: 4K/30fps con tutte e tre le fotocamere, specificatamente 2160P/30fps. Quelli ottenuti tramite la fotocamera grandangolare principale poi hanno il vantaggio dell’OIS che rende tutto più stabile, anche durante una camminata o qualche transizione e difatti il mio consiglio è registrare quasi sempre e soltanto con questa fotocamera. La ultragrandangolare, senza il post processing fotografico, fatica molto nei video con poca luce.
SCHEDA TECNICA
- Display: 6,67″ P-OLED quad-curvo, 1220×2712 px, 10 bit, 4.500 nit, HDR10+, DCI-P3 100%, Gorilla Glass 7i, Pantone Validated
- SoC: MediaTek Dimensity 7300
- Memoria: 8/12 GB RAM, 256/512 GB storage
- OS: Android 15 con Moto AI (trascrizione, riassunto audio, Magic Canvas)
- Fotocamere: posteriore 50 MP Sony Lytia 700C (OIS) + 13 MP ultra-grandangolo/macro, frontale 32 MP (4K)
- Batteria: 5.200, ricarica 68W TurboPower
- Audio: stereo Dolby Atmos, Hi-Res
- Connettività: 5G (SIM+SIM / SIM+eSIM), Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4, NFC, USB-C (USB 2.0)
- Certificazioni: IP68/IP69, MIL-STD-810H
- Colori: Amazonite (effetto tela), Slipstream Blue, Zephyr Pink (eco-pelle)
PRESTAZIONI, BATTERIA E RICARICA
Motorola Edge 60 Fusion arriva in commercio, qui in Italia, con il Dimensity 7300 che già avevamo testato ed apprezzato su Edge 50 Neo. Sì, parliamo di un SOC poco potente e poco energivoro, adatto a chi fa un uso dello smartphone poco più che essenziale: messaggistica, fruizione dei social, visualizzazione di contenuti multimediali in streaming, chiamate, qualche giochino 2D leggero, consultazione di documenti ed utilizzi affini.
Se iniziamo ad esempio a videogiocare a titoli pesanti, registrare tanti video 4K, fare montaggi video, esportare molte foto da RAW a JPG con Lightroom Mobile, fare lunghe videochiamate con Google Meet o simili questo SOC inizia a mostrarci il fianco con sporadici microrallentamenti e una gommosità generale più elevata del solito.
Problematiche che su una fascia di prezzo di 300€ non sono vere e proprie problematiche, considerando il rapporto qualità/prezzo, ma è anche vero che ci sono smartphone allo stesso prezzo con un focus maggiore sulle prestazioni (e meno su tutto il resto). La RAM è LPDDR4X mentre lo storage UFS 2.2 con velocità medie attorno ai 994MB/s in lettura e 854MB/s in scrittura.
Ci sono smartphone, come l’Honor 400 Lite, con velocità in lettura e scrittura quasi il doppio allo stesso prezzo. Anche l’AI Speed non è elevatissima: 184MB/s.
BATTERIA E RICARICA
Motorola Edge 60 Fusion perde, rispetto al 50 Neo, la ricarica wireless, ma guadagna anche circa 900mAh di capacità. La batteria, ora da 5200mAh, permette di chiudere sempre la giornata senza la necessità di ulteriori ricariche, che comunque sarebbero molto rapide grazie ai 68W supportati via cavo. Ok, il 50 Neo ha un display più piccolo ed LTPO quindi meno energivoro, ma a conti fatti questo 60 Fusion permette di ottenere quei 30 minuti di display attivo in più, anche 1h in alcuni scenari di utilizzo.
Le temperature raggiunte dallo smartphone sono sotto controllo, nella media e sicuramente la scocca più grande del 50 Neo permette di avere una dissipazione più coerente e bilanciata. Onestamente non reputo l’assenza della ricarica wireless un contro, su questa fascia di prezzo e questo prodotto, non essendo necessaria durante il giorno, ma sono sicuro che alcuni utenti l’avrebbero apprezzata.
ARRIVA LA MOTO AI E DEL BLOATWARE
Motorola Edge 60 Fusion supporterà 3 aggiornamenti Android e 4 anni di patch di sicurezza. Gli anni di aggiornamento totali sono quindi ormai sovrapponibili a quelli residui di 50 Neo che però paradossalmente avrà 1 major update in più garantito. Su questo Edge 60 Fusion però abbiamo potuto toccare con mano la nuova “Moto AI”, l’intelligenza artificiale presentata da Motorola lo scorso anno, verso Giugno, a pochissimi invitati stampa come noi ma che fino ad oggi non era altro che una chiacchiera.
Motorola si è rimboccata le maniche e in questi 10 mesi si è messa a lavorare sodo per portare qualcosa in più del solito Gemini come assistente virtuale e le solite funzioni come la gomma magica e la sbobinatura delle note vocali.
Attenzione: Moto AI è basata su Vertex AI, quindi a conti fatti sempre su Gemini. Precisare ciò è essenziale poiché Vertex AI è una “piattaforma” modulare dove per l’appunto aziende come Motorola possono affinare i loro strumenti e renderli disponibili per varie funzioni: la scrittura di testi, la creazione di immagini, la traduzione in tempo reale e via dicendo.
Moto AI è una sorta di adattamento di Gemini in chiave Motorola insomma, ottimizzata per le richieste del brand e con una grafica coerente con il resto del sistema, ma non è nulla di rivoluzionario, non c’è un vero LLM creato ed addestrato da Motorola e spesso non c’è un vero e proprio motivo per preferire Moto AI a Gemini.
Apprezzo tantissimo l’idea di Motorola ed alcune funzioni che ora vi elencherò ma è anche vero che per un anno di attesa ci saremmo aspettati qualcosa in più come un mini LLM “proprietario” che funzionasse offline, una IA per la galleria dedicata o qualcosa di simile. Ad oggi invece abbiamo soltanto qualche funzione in più di un Google Pixel come può essere “Aggiornami”, che riepiloga le notifiche, “Ricordati” che salva schermate, foto e note di testo in una app “Diario” e “Magic Canvas” che permette di generare immagini da un prompt testuale.
Per il resto Moto AI, come assistente virtuale e vocale, è un po’ un doppione di Gemini. Moto AI la richiamiamo con un doppio click del pulsante di accensione, Gemini con un click prolungato.
Il fatto che Moto AI non rimpiazzi Gemini è forse la cosa più confusionaria per l’utente finale: una persona totalmente ignorante sul tema dell’AI perché dovrebbe usare Moto AI e perché Gemini? Quale è meglio usare una e quando l’altra? Perché non eliminare Gemini come assistente se c’è già Moto AI e rendere il tutto più semplice?
Anche a Moto AI possiamo richiedere informazioni, come “posso usare l’uovo per dorare il polpettone” e la risposta sarà molto simile a quella di Gemini, dal momento che hanno lo stesso “motore”, ma Moto AI è molto più riassuntiva ed essenziale dove Gemini si allunga spesso in spiegoni da 1-2 minuti di lettura o ascolto.
Tutte le altre funzioni accessorie come “Scatta un Selfie”, “Registra un Video”, “Scansiona questo Documento”, “Registra lo Schermo” o “Gioca” sono poco pratiche nel quotidiano e di IA hanno davvero poco, sono doppioni di funzioni già esistenti. Vi costa davvero così tanto fare un tap su un toggle rapido con una di queste funzioni? Secondo me no e arricchire così tanto Moto IA di funzioni superflue rischia di confondere l’utente con probabilità che abbandoni questa nuova funzione, etichettandola come inutile e “un doppione” di qualcosa che già si faceva prima e semplicemente.
L’intelligenza artificiale su uno smartphone ad oggi non è obbligatoria, non è necessaria ed essenziale. Se c’è e con funzioni pratiche può essere un buon accessorio ma se è così tanto al centro dell’esperienza, viene spinta commercialmente tantissimo, è bene farlo con poche funzioni ma tutte ottimali e ben ottimizzate. Fare un mischione di tante funzioni ma quasi tutte superflue non porta a nulla.
C’è chiaramente poi il Cerchia e Cerchia, il Magic Editor tramite Google Foto, il Diario dove Moto AI può anche attingere retroattivamente informazioni per conoscerci meglio e tutte le vecchie funzioni smart di Motorola.
La UI Motorola è come sempre ben fatta graficamente: ricorda tantissimo una UI stock anche se ormai aggiornamento dopo aggiornamento è sempre più ricca di funzioni. Quando apriamo il cassetto delle app ora c’è un “Feed Notizie” e il famoso “Diario”. Il Feed Notizie è molto simile a Google News che si raggiunge con degli swipe verso sinistra nella home. Anche qui, come per Moto AI, perché non disattivare la funzione di Google? Perché tenere due doppioni che appesantiscono l’interfaccia?
Pian piano è poi arrivato anche un po’ di bloatware: un po’ è preinstallato ma tutto removibile ed un po’ ci viene propinato ad ogni nuovo aggiornamento. Chiaro, possiamo negare l’installazione, ma avere questa richiesta ad ogni nuovo aggiornamento è decisamente noioso. Non solo, perché se diamo tutti i permessi ogni mese verranno installate tre app casuali. Ma chi mai vorrebbe una cosa simile?
RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVITÀ
Motorola Edge 60 Fusion è uno dei migliori smartphone che possiate acquistare, per la sua fascia di prezzo, per quanto riguarda la ricezione e la qualità delle chiamate. I microfoni è vero che sono “soltanto” due ma funzionano molto bene. Lato connettività abbiamo il Wi-Fi 6 ma non 6E come il 50 Neo ed è dual-band, non tri-band. Il bluetooth invece resta 5.3.
Anche qui non parliamo di un vero e proprio downgrade ma se pensiamo che ad oggi il 50 Neo ci costa di più è una situazione paradossale e che crea tantissima concorrenza interna (e un po’ di confusione).
CONCLUSIONI E PREZZO
Insomma questo Motorola Edge 60 Fusion è un buon acquisto ed un ottimo telefono, un po’ come detto mesi fa per Edge 50 Neo. D’altronde con PRO e CONTRO a favore di uno e dell’altro non poteva che essere altrimenti. Se invece paragoniamo Edge 50 Fusion ad Edge 60 Fusion il passo avanti è più evidente, ma anche lo scalino di prezzo ci racconta di oltre 140€ di differenza nel mentre che concludo questo articolo.. troppo!
Motorola Edge 60 Fusion è uno smartphone che al listino attuale non ha molto senso. Sia il vecchio Fusion che il vecchio Neo si fanno preferire, rapportati ad un prezzo nettamente più basso. Tra uno, due o tre mesi chiaramente quanto detto non avrà più valore poiché ipotizzo un drastico calo di prezzo con street price attorno ai 250-280€.
Bene il tentativo della Moto AI ma è da rivedere il parallelismo con Google e la sua IA: non ha senso avere due macchine con lo stesso motore in garage e lo stesso vale per queste due funzioni. Non ha senso anche tenere il “Feed Notizie” e “Google News” attive allo stesso tempo, portando un ulteriore doppione. Infine il bloatware: apprezzabile che ci venga chiesto cosa installare o meno, ma installare tre app casuali ogni mese a chi porterebbe vantaggi?
Bene il lato grafico dell’IA Motorola, molto curata da quel punto di vista e molto bene anche l’autonomia di questo smartphone, sicuramente il suo punto forte. Anche le foto non male, al netto dell’assenza del teleobiettivo presente sul 50 Neo, ad oggi più economico.
VOTO: 7.6
SPIEGAZIONE DEL VOTO: Motorola Edge 60 Fusion prende lo stesso voto di Google Pixel 9A, uscito qualche giorno fa, poiché segue lo stesso schema logico. Parliamo di un modello che migliora sensibilmente quello di precedente generazione, è vero ma, confrontando il listino del nuovo e le offerte sul “vecchio”, non ha mai senso acquistare il modello nuovo. Su questi due smartphone ciò è ancora più evidente poiché esistono modelli migliori, come Edge 50 Neo e Pixel 9, che al listino erano quasi il doppio più costosi dei “nuovi” modelli, mentre allo stato attuale costano lo stesso se non meno. Il voto è quindi figlio di un rapporto qualità/prezzo, rispetto in primis alla concorrenza interna, non competitivo.
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(aggiornamento del 17 aprile 2025, ore 17:07)