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20.08.2025 In android, Google, Tecnologia

Abbiamo provato Google Pixel 10, Pro e XL: stesso design ma tanti cambiamenti | Video

Con circa un mese di anticipo rispetto all’ufficializzazione, ho avuto modo di mettere le mani sui Google Pixel 10, i nuovissimi smartphone di Google che cercano di rinnovarsi senza però stravolgere nulla, soprattutto il design. I cambiamenti sono minimi all’esterno, ma decisamente intriganti all’interno. Ci troviamo di fronte ai primi Google Tensor prodotti da TSMC, e non più da Samsung.

Molti stavano aspettando proprio questo momento, ipotizzando che oggi fosse il primo giorno utile per i pre-ordini, poiché il passaggio da Samsung a TSMC fa ben sperare per le prestazioni, i consumi energetici e la ricezione.

Beh, ad oggi non ho molto da dirvi. Abbiamo potuto saggiare i nuovi Pixel 10 soltanto da bloccati, senza quindi poterli testare a fondo… per quello dovrete attendere le prime impressioni e le recensioni ufficiali! Per ora una conferma però da Google, ufficialmente, l’abbiamo ottenuta: il modem è quello di precendente generazione, Samsung, ma con alcune migliorie e affinamenti software.

La lineup non cambia nella sua struttura: Pixel 10 base, Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL. Le uniche differenze tra il Pro e il Pro XL sono le dimensioni del display OLED (6.3″ contro 6.8″) e la capacità della batteria (4870mAh contro 5200mAh).

Il vero stravolgimento riguarda il Pixel 10 base, che per la prima volta guadagna un teleobiettivo 5X, proprio come i modelli Pro, sebbene con un sensore più piccolo e con meno risoluzione. Per integrare questa terza fotocamera, però, si è scesi a un compromesso sulla principale: non è più identica a quella dei fratelli maggiori, ma è la stessa del Google Pixel 9a (a sua volta inferiore a quella del Pixel 8a).

Nell’uso quotidiano questo sarà probabilmente un passo avanti complessivo, ma analizzando le singole specifiche, è evidente che ci sono dei compromessi mirati.

Seppur molti di voi, “smanettoni tech”, possiate essere indispettiti da qualche compromesso, la mia ipotesi è che, nel complesso, il Pixel 10 guadagnerà in notorietà, e non di poco. Sarà uno smartphone molto meno costoso dei modelli Pro, ma agli occhi di un pubblico generalista sembrerà pressoché lo stesso telefono.

A differenza di Apple, dove la distinzione tra i modelli standard e Pro è marcatissima (design diverso, SoC meno potente, fotocamere in meno), Google sembra voler rendere l’intera lineup più omogenea, facendo apparire ogni smartphone come un modello “Pro”. Questa strategia, tra l’altro, darebbe molto più senso anche al futuro Google Pixel 10a, che si posizionerebbe così in modo ancora più chiaro come l’alternativa economica.

GOOGLE PIXEL 10 PRO E 10 PRO XL

I Google Pixel 10 Pro e 10 Pro XL non vengono stravolti: l’estetica è praticamente la stessa, ma vengono proposte delle colorazioni meno pastello e più “seriose”, in stile iPhone Pro. La batteria è leggermente aumentata, il display è un po’ più luminoso e vengono aggiunte nuove funzioni di Intelligenza Artificiale grazie al nuovo Google Tensor G5.

Già, perché il cambiamento più grande è proprio il processore, ora prodotto da TSMC. Questo nuovo chip punta moltissimo su un nuovo ISP chiamato “Pixel ISP”, progettato per migliorare i risultati fotografici in maniera netta. L’hardware delle fotocamere, infatti, è lo stesso, ma ora potremmo finalmente dire addio al bilanciamento del bianco che vira al blu e a quel bruttissimo rumore video nelle zone d’ombra. Google promette anche uno zoom digitale più spinto senza perdita di qualità.

Chiaramente, ad oggi non abbiamo potuto testare nulla con mano. Queste, per ora, rimangono soltanto parole che potremo confermare, o smentire, tra qualche giorno.

Le nuove colorazioni ci piacciono, ma non cambia la scelta di design per le finiture: i modelli Pro hanno un retro in vetro opaco e un frame lucido (molto suscettibile ai graffi), mentre il Pixel 10 base segue il percorso opposto, con una back cover in vetro lucido e un frame opaco.

Anche il display, visto di getto, non sembra essere cambiato, dato che cornici e foro della fotocamera sono rimasti pressoché invariati. Durante l’evento di presentazione avevo con me i miei Pixel 9 e 9 Pro, e tutti continuavano a pensare che avessi già tra le mani i nuovi Pixel 10.

Per voi questo è un pro o un contro? Io inizio a pensare che sia un PRO. Come mai? Perché chi un anno fa ha speso 1000 e più euro per un Pixel, oggi non si sentirà con in mano qualcosa di vecchio. Gli smartphone vengono migliorati ma non stravolti, diventando parte di un ciclo evolutivo, un po’ come le “Model Year” delle automobili.

SE NON SAI FOTOGRAFARE TI AIUTA IL GOOGLE PIXEL CON CAMERA COACH

Vi ricordate cosa avevo detto nel video dedicato all’editing? Spesso il problema non è la qualità degli scatti, ma l’incapacità delle persone comuni di comporre una buona foto. Google, ad oggi, è l’unica azienda che sta cercando di porre rimedio a questa situazione e lo fa con una nuova funzione basata sull’IA di Gemini.

La fotocamera si arricchisce di due novità, ma la più importante è il “Camera Coach”: un assistente virtuale vocale che ci guida passo passo nella composizione dello scatto. Ci chiede di raddrizzare lo smartphone, di spostarci, di zoomare, di cambiare la nostra posizione e ci dà indicazioni su dove posizionare il soggetto all’interno della griglia.

Questa funzione è una vera e propria “game changer”, perché permette anche a chi non ha conoscenze fotografiche di capire come si compone un’immagine. Al momento, durante questa breve prova, l’assistente vocale è sembrato ancora un po’ “imballato”, con indicazioni lente che potrebbero allungare i tempi di scatto. Chiaramente, anche in questo caso, servirà una prova approfondita per dare un giudizio definitivo.

L’altra novità che riguarda l’IA e la fotocamera è la funzione “Auto Best Take”. Si tratta di una nuova versione del già noto “Scatto migliore” (visto sui Pixel 8), che però poche persone hanno realmente capito e utilizzato. In effetti, dover scattare una raffica di foto per poi andare a modificare manualmente i volti di chi aveva gli occhi chiusi non era un processo molto pratico.

Questa nuova funzione, come suggerisce il prefisso “Auto”, ora fa tutto da sola: analizza le foto di gruppo e, se rileva qualcuno con gli occhi chiusi o con un’espressione non ottimale, lo sostituisce in automatico con la migliore versione di sé presente negli scatti.

Chiaramente, per chi volesse il pieno controllo, vengono salvate anche le altre opzioni per i volti, ma nella galleria viene mostrata di default solo la foto già perfetta. Un’altra piccola, grande comodità.

IL TENSOR G5 PRODOTTO DA TSMC (MA CON PARTI ANCORA SAMSUNG)

Se pensavate che il cambio di SoC avrebbe totalmente stravolto i nuovi Google Pixel 10, vi sbagliavate… ma non di molto. Chiaramente, il passaggio da Samsung a TSMC è un grande passo in avanti, considerando che il suo nodo N3Equest’anno è pressoché perfetto e ha permesso di sfornare chip del calibro dell’Apple A18, dello Snapdragon 8 Elite e del fantastico MediaTek Dimensity 9400.

Un SoC, però, non è solo CPU. E, paradossalmente, Samsung ha appena dimostrato con il suo nuovo Exynos 2500 (montato sul Galaxy Z Flip 7) di saperli fare molto bene i chipset. Negli anni passati, infatti, i gravi problemi di drain della batteria e le temperature elevate dei chip “Made by Samsung” si verificavano quasi sempre sotto rete dati. Il vero colpevole, quindi, era un modem non all’altezza, poco ottimizzato e non al passo coi tempi.

Grande novità per la variante XL che ora parte da 256GB di Storage, mentre la versione Pro base da 128GB.

I precedenti Google Pixel 9, però, avevano finalmente sistemato la questione con il modem Exynos 5400, un chip più che ottimo e quasi al livello dei competitor, seppur non ancora ai vertici di Mediatek o del nuovo modem Apple.

Ecco, Google passa a TSMC proprio nell’anno in cui Samsung sembrava aver trovato la quadra. Questo è un po’ ilare, anche perché molti componenti del Tensor G5 rimangono comunque di Samsung, come probabilmente alcune memorie e lo stesso modem Exynos 5400. L’ironia è che, nei nuovi chip Samsung, proprio la CPU era l’aspetto più riuscito, mentre il resto faticava a tenere il passo.

Insomma, per avere un Tensor veramente stravolto dovremo probabilmente attendere il Tensor G6. Quello che abbiamo oggi è un ibrido.

Questo ibrido significa comunque, con ogni probabilità:

  • Consumi energetici ridotti.

  • Un boost prestazionale di circa il 34% (non poco, considerando che il Tensor G4 faticava soprattutto lato GPU).

  • Un notevole incremento della potenza della TPU di circa il 60% per le funzioni di Intelligenza Artificiale.

SCHEDA TECNICA

  • DISPLAY:
    • ​Super Actua display (LTPO) OLED da 6,3 pollici/6.8 pollici
    • Smooth Display (1-120Hz)
    • Proporzioni 20:9
    • Fino a 2200 nits (HDR) e 3300 nits (luminosità di picco)
    • Contrasto >2,000,000:1
    • Supporto HDR, 24-bit per 16 milioni di colori
    • Vetro di copertura Corning® Gorilla® Glass Victus® 2
  • PROCESSORE:
    • ​Google Tensor G5, Coprocessore di sicurezza Titan M2
  • MEMORIA:
    • 16 GB di RAM, 128 GB/256 GB/512 GB/1 TB di spazio di archiviazione con Zoned UFS
  • SISTEMA OPERATIVO:
    • Lanciato con Android 16
    • 7 anni di aggiornamenti del sistema operativo, di sicurezza e Pixel Drop
  • AUTENTICAZIONE:
    • Sblocco con impronta digitale,
    • Sblocco facciale
    • Sequenza, PIN, password
  • RESISTENZA E MATERIALI:
    • Vetro di copertura in Corning® Gorilla® Glass Victus® 2
    • Parte posteriore in Corning® Gorilla® Glass Victus® 2 setoso opaco con finitura lucida
    • Telaio in alluminio di grado aerospaziale
    • Resistenza a polvere e acqua IP68
    • Realizzato con almeno il 30% di materiali riciclati
  • SIM:
    • Dual SIM (Single Nano SIM e eSIM)
  • CONNETTIVITÀ:
    • Wi-Fi 7 (802.11be) con 2.4GHz, 5GHz, 6GHz, 2×2 MIMO
    • Bluetooth® v6
    • Chip Ultra-Wideband
    • NFC, Google Cast
    • Dual Band GNSS GPS, GLONASS, Galileo
    • Tecnologia di rete Thread
    • 5G mmWave + Sub 6GHz
  • AUDIO:
    • Altoparlanti stereo
    • 3 microfoni
    • Soppressione del rumore
    • Spatial Audio
  • FOTOCAMERA FRONTALE:
    • 42 MP Dual PD con autofocus
    • Apertura f/2.2
    • Campo visivo ultrawide di 103∘
  • FOTOCAMERE POSTERIORI:
    • Sistema a tripla fotocamera posteriore Pro
    • Fotocamera Wide: 50 MP Octa PD, apertura f/1.68, campo visivo 82∘, sensore da 1/1.3″
    • Fotocamera Ultrawide: 48 MP Quad PD con autofocus, apertura f/1.7, campo visivo 123∘, sensore da 1/2.55″
    • Fotocamera Teleobiettivo: 48 MP Quad PD con stabilizzazione ottica dell’immagine, apertura f/2.8, campo visivo 22∘, zoom ottico 5x, sensore da 1/2.55″
    • Pro Res Zoom fino a 100x
    • Qualità ottica a 0.5x, 1x, 2x, 5x, 10x
    • Sensore di autofocus a rilevamento laser multizona (LDAF), sensore spettrale e anti-sfarfallio
    • Stabilizzazione ottica + elettronica dell’immagine su wide e teleobiettivo
  • FUNZIONI FOTOCAMERA:
    • Pro Res Zoom fino a 100x, controlli Pro, High-Res (fino a 50 MP), Camera Coach, Add Me, Macro Focus, Night Sight, Astrofotografia, High-Res Portrait Mode (fino a 50 MP), Face Unblur, Auto Unblur, Lunga esposizione, Action Pan, Real Tone, Panorama, Auto Best Take, Frequent Faces, Top Shot.
  • EDITING FOTO
    • Edit with Ask Photos, Pixel Studio, Auto frame, Reimagine, Sky styles, Resize and move objects, Portrait blur, Gomma Magica, Best Take, Photo Unblur, Zoom Enhance, Portrait Light.
  • VIDEO FRONTALE:
    • Registrazione video 4K a 30/60 fps
  • VIDEO POSTERIORE:
    • Registrazione video 8K a 24/30 fps (con Video Boost)
    • Registrazione video 4K a 24/30/60 fps
    • Registrazione video 1080p a 24/30/60 fps
    • Doppia esposizione su fotocamera wide
    • Super Res Zoom Video fino a 20x
  • FUNZIONI VIDEO:
    • Video Boost, Night Sight Video, Audio Magic Eraser, Macro Focus Video, Video HDR a 10 bit, Cinematic Blur/Pan, Supporto video Slo-mo fino a 240 fps, Timelapse 4K con stabilizzazione, Timelapse astrofotografico, Timelapse Night Sight, Stabilizzazione ottica dell’immagine per i video, Stabilizzazione video Fused/Cinematic Pan/Locked/Active.
  • AUDIO VIDEO:
    • Registrazione stereo, miglioramento del parlato, riduzione del rumore del vento, audio zoom.
  • BATTERIA:
    • Capacità tipica di 4870 mAh
    • Oltre 30 ore di autonomia
    • Fino a 100 ore di autonomia con Extreme Battery Saver
  • RICARICA:
    • Ricarica rapida fino al 55% in circa 30 minuti con caricabatterie USB-C® PPS da 30 W o superiore
    • Ricarica wireless Pixelsnap (certificata Qi2) fino a 15W
  • DIMENSIONI E PESO:
    • 152,8 mm (altezza) x 72,0 mm (larghezza) x 8,6 mm (profondità)
    • 207 g
  • COLORI:
    • Moonstone, Jade, Porcelain, Obsidian

IL GOOGLE PIXEL 10 DIVENTA SEMPRE PIU’ PRO

Un aspetto chiave del Google Pixel 10, come dicevamo, è il suo essere sempre più simile a un modello Pro. Con molta probabilità, pochissime persone noteranno il leggero passo indietro sulla fotocamera principale, mentre molte potranno beneficiare di un nuovo teleobiettivo con zoom ottico 5X.

Questa terza fotocamera è la stessa già vista sul Pixel 9 Pro Fold dell’anno scorso, basata sul sensore Isocell 3J1 da 10.8MP. È un sensore piuttosto piccolo (1/3.2″) e con lenti dall’apertura f/3.1, ma è stabilizzato otticamente. Ci aspettiamo quindi ottime performance di giorno, mentre in notturna potrebbe faticare non poco.

La fotocamera principale, ereditata dal Pixel 9a, dovrebbe comunque garantire prestazioni diurne molto vicine a quelle dei modelli Pro, grazie alla magia del software Google. La grandangolare e la selfie camera, invece, sembrano avere le stesse prestazioni dell’anno precedente.

Risulta però inspiegabile il passo indietro fatto sulla connettività. Si passa dal Pixel 8 e Pixel 9, che supportavano il Wi-Fi 7, al nuovo Pixel 10 che si ferma al Wi-Fi 6E. Il Bluetooth, invece, migliora come sui modelli Pro, arrivando a supportare il nuovo standard 6.0.

E sebbene il Wi-Fi 7 sia ancora poco diffuso, e su questo siamo tutti d’accordo, è comunque un colpo basso vedere una feature limitata volutamente via software, soltanto per differenziare questo prodotto dai modelli Pro; una pratica che, tra l’altro, non era stata adottata negli anni precedenti.

Parliamo di connettività, un aspetto fondamentale: nessuno acquisterebbe un Pixel Pro più costoso solo per avere uno standard Wi-Fi più recente. Proprio per questo, e non costando nulla in più a livello hardware, la rimozione del Wi-Fi 7 è davvero uno sgambetto, soprattutto in chiave futura, considerando che questi telefoni vengono venduti con 7 anni di supporto software.

ARRIVANO LE NUOVE FUNZIONI AI ANCHE SUL MODELLO BASE

Anche sul Google Pixel 10 arrivano le nuove funzioni IA che abbiamo descritto: “Camera Coach” e “Auto Best Take”. Questo è un bene, ma va considerato che qui la RAM si ferma a 12GB, rispetto ai 16GB dei modelli Pro.

La RAM può sembrarvi un aspetto da poco, ma dobbiamo ricordarvi che questi smartphone si aggiorneranno per 7 anni. Avere più RAM significa, in futuro, poter supportare funzioni IA in locale più potenti ed elaborate, garantendo una maggiore longevità al dispositivo.

Come l’anno scorso, inoltre, mancano le funzioni video più spinte come Night Sight per i video e Video Boost, che rimangono un’esclusiva dei modelli Pro.

SCHEDA TECNICA

  • display: Actua display OLED 6,3″ 1080×2424, 422ppi, 20:9, Smooth Display 60-120Hz, fino 2.000nit HDR e 3.000nit picco, contrasto superiore a 2.000.000:1, HDR, profondità colore 24-bit, Corning Gorilla Glass Victus 2
  • processore: Google Tensor G5 con co-processore di sicurezza Titan M2
  • memoria:
    • 12GB di RAM
    • 128/256GB interna
  • OS: Android 16, 7 anni di major update e patch/Pixel Drop
  • autenticazione: sblocco con sensore impronte digitali integrato nel display, Face Unlock, sequenza, PIN, password
  • resistenza e materiali: cover Corning Gorilla Glass Victus 2, frame in alluminio, IP68, almeno 32% di materiale riciclato
  • dual SIM: nano SIM + eSIM
  • connettività: 5G, WiFi 6E, Bluetooth 6, NFC, Google Cast, GPS
  • audio: speaker stereo, 3 microfoni, soppressione del rumore, Spatial Audio
  • fotocamere:
    • anteriore: 10,5MP Dual PD, AF, f/2,2, FOV 95°
    • posteriori:
      • 48MP principale Quad PD con Macro Focus, f/1,7, FOV 82°, sensore 1/2″, OIS+EIS
      • 13MP ultra grandangolare Quad PD, f/2,2, FOV 120°, sensore 1/3,1″
      • 10,8MP tele Dual PD con zoom ottico 5x, OIS+EIS, f/3,1, FOV 23°, sensore 1/3,2″
      • Super Res Zoom fino 20x, qualità ottica a 0,6x, 1x, 5x e 10x, sensore LDAF multi-zona, sensore spettrale e anti sfarfallio
      • Camera Coach, Add Me, Macro Focus, Night Sight, Astrofotografia, modalità ritratto, Face Unblur, Auto Unblur, Lunga Esposizione, Action Pan, Real Tone, Panorama, Auto Best Take, Frequent Faces, Top Shot
      • Edit con Ask Photos, Pixel Studio, Auto frame, Reimagine, Sky styles, Resize&move, Portrait blur, Gomma Magica, Best Take, Photo Unblur, Zoom Enhance, Portrait Light
      • video fotocamera frontale: 4K a 30/60fps
      • video fotocamera posteriore: 4K a 24/30/60fps, 1080p a 24/30/60fps, doppia esposizione sulla fotocamera wide, video zoom digitale fino a 20x
      • funzioni video: Audio Magic Eraser, Macro Focus Video, 10-bit HDR video, Cinematic Blur, Cinematic Pan, Slo-mo fino 240fps, 4K timelapse con stabilizzazione, timelapse astrophotography, timelapse Night Sight, OIS, stabilizzazione video Fused, stabilizzazione video Cinematic Pan (4K, 1080p), stabilizzazione video Locked (4K, 1080p), stabilizzazione video Active (1080p)
      • audio: registrazione stereo, miglioramento del parlato, riduzione rumore del vento, audio zoom
  • batteria: 4.970mAh
    • autonomia: oltre 30 ore, fino a 100 ore con Extreme Battery Saver
    • ricarica: 0-55% in 30 minuti con caricatore 30W USB-C PPS, ricarica wireless Pixelsnap Qi2 fino a 15W
  • dimensioni e peso: 152,8x72x8,6mm per 204g
  • colori: Indigo, Frost, Lemongrass, Obsidian

IL MAGSAFE DI GOOGLE, PREZZI E MEMORIE

Sui nuovi Google Pixel 10 arriva finalmente una funzione simile al MagSafe di Apple. Troviamo infatti lo standard Qi2 pienamente supportato, che Google ha battezzato “Pixelsnap”, accompagnandola al lancio con accessori ufficiali come uno stand di ricarica.

Abbiamo provato questa tecnologia senza alcuna cover specifica e possiamo confermare che funziona perfettamente: alcuni leak suggerivano che fosse necessario usare una cover compatibile, ma fortunatamente così non è.

Ovviamente, come per i prodotti Apple, anche le cover ufficiali di Google integrano i magneti per garantire una presa ancora più salda e la piena compatibilità con l’ecosistema di accessori Pixelsnap.

Pixel 10 e Pixel 10 Pro partono da 128GB di storage con UFS 3.1, Pixel 10 Pro XL parte da 256GB con UFS 4.0. Sempre UFS 4.0 per i Pixel 10 e 10 Pro con tagli di storage più ampi. Zoned UFS disponibili per i modelli PRO soltanto in America, un po’ una beffa.

Pixel 10 e Pixel 10 Pro sono disponibili dal 20 agosto per il pre-ordine sui vari canali di distribuzione e in arrivo nei punti vendita online e fisici a partire dal 28 agosto e ai prezzi consigliati di €899 e €1099 (nella versione 128GB).

Pixel 10 Pro XL invece è disponibile sempre dal 20 agosto per il pre-ordine e nei punti vendita online e fisici a partire dal 22settembre al prezzo consigliato di €1.299 a partire dalla versione 256GB.

Sono molto speranzoso per questi nuovi Pixel 10, soprattutto perché, come vi accennavo, questa nuova strategia darà finalmente un senso più definito anche al futuro modello “A”, che non si sovrapporrà più al Pixel 10 come è capitato, puntualmente, nelle ultime generazioni. Un consiglio, se siete interessati all’acquisto, posso darvelo, acquistate la 256GB o 512GB!

VIDEO

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