Scoperto il lato irrequieto della vista: finora ignorati o addirittura considerati dannosi, i micromovimenti degli occhi giocano in realtà un ruolo di primo piano nel rendere la visione più acuta. Il risultato, pubblicato sulla rivista eLife, è nato dalla collaborazione fra Italia e Stati Uniti e apre nuove strade sia alla possibilità di comprendere meglio i meccanismi della percezione, di mettere a punto future terapie per correggere alterazioni della percezione visiva e di elaborare nuovi sistemi di visione artificiale.
Finora sottovalutati, i micromovimenti degli occhi sono cruciali nella visione (fonte: D.Farina, © 2018 IIT ID: 13571)
La ricerca è stata condotta da Antonino Casile. dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Ferrara, con Michele Rucci, dell’Università di Rochester e Jonathan Victor, del Weill Cornell Medical College. Insieme hanno dimostrato che i micromovimenti degli occhi sono importantissimi per riconoscere i contrasti o per la percezione.
Antonino Casile al lavoro in laboratorio (fonte: D.Farina © 2018 IIT ID: 13593)
Quando si osserva una scena o un oggetto e si ha percezione di un’immagine stabile, gli stimoli visivi proiettati sulla retina sono in continuo movimento a causa dei piccoli movimenti oculari, chiamati ‘movimenti di fissazione’, che persistono anche quando si fissa un punto immobile. Il confronto fra la percezione visiva negli esseri umani e in simulazioni al computer ha permesso di individuare che quei piccoli movimenti degli occhi svolgono un ruolo di primo piano, finora insospettato.
Esempio di stimolo usato per la misurazione della contrast sensitivity anche detta sensibilità al contrasto (fonte: IIT ID: 13585)
“Il meccanismo – ha osservato Casile – è simile a quello che avviene per il senso del tatto, quando per percepire i dettagli della superficie di un oggetto non ci limitiamo ad appoggiare i polpastrelli su di essa, ma li facciamo anche oscillare con dei piccoli movimenti”. Anomalie di questi movimenti, ha aggiunto Casile, potrebbero essere la chiave per comprendere meglio alcuni disturbi, come la dislessia.
I micromovimenti degli occhi sono cruciali nella visione (fonte: D.Farina, © 2018 IIT ID: 13571)
“Questi risultati – ha rilevato Rucci – costituiscono il più recente tassello di una serie di ricerche che negli ultimi 15 anni ha rivelato una sorprendente capacità di controllo motorio nell’umano”. Sapere che questi piccoli movimenti oculari contribuiscono alla percezione, ha concluso, “è importante non solo per comprendere il funzionamento del sistema visivo nell’uomo, ma per sviluppare nuovi e più efficienti sistemi di visione artificiale”.