Nei luoghi affollati come treni e aeroporti, le reti Wi-fi possono rivelarsi un ‘covo’ di ladri di identità digitali pronti a rubarci dati sensibili: il rischio non riguarda solo le reti aperte e accessibili a tutti, ma anche reti che richiedono la password per accedere a Internet fingendo di essere legittime. Come difendersi da questa insidia lo spiegheranno gli esperti alla Notte europea dei ricercatori targata MeetMeTonight, che torna il 27 e il 28 settembre tra Milano, Napoli e altre città lombarde e campane.
Promotori dell’iniziativa sono Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Statale di Milano, Federico II di Napoli e Comune di Milano, che organizzeranno conferenze, proiezioni di film, concerti, spettacoli teatrali e stand di divulgazione aperti a tutti. Quello sulla cybersecurity dell’Università di Milano-Bicocca si troverà venerdì 27 settembre all’Arengario di Monza.
“La mattina coinvolgeremo gli studenti delle medie in una sorta di caccia al tesoro per aiutarli a capire come usare correttamente i social network, senza rivelare dati sensibili o fare azioni di cui ci si debba pentire in seguito”, spiega Alberto Leporati, professore associato e co-fondatore del Bicocca Security Lab.
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“Con i ragazzi delle superiori e con il pubblico del pomeriggio parleremo invece dei rischi che si nascondono nelle reti Wi-fi aperte disponibili nei luoghi affollati e di passaggio, come aeroporti e treni”. I punti di accesso che ci forniscono l’accesso a Internet, infatti, possono essere controllati da malintenzionati capaci di carpire dati sensibili, alterare le pagine web che leggiamo sul nostro dispositivo e inserire malware per controllarlo da remoto. “Il pericolo è che venga rubata la nostra identità digitale per fini illeciti”, sottolinea Leporati.
“Per difendersi bisogna avere sempre un antivirus aggiornato sul proprio dispositivo e controllare di aver inserito i dati sensibili solo su siti protetti con connessione https. I più esperti possono anche collegarsi tramite una rete privata virtuale (Vpn) che protegge i dati in entrata e uscita nascondendo la nostra identità”.