Aprirà a Londra il prossimo novembre la prima clinica specializzata nell’aiutare bambini e giovani a liberarsi della dipendenza da videogiochi, recentemente riconosciuta dall’OMS come una vera e proprio malattia.
La clinica è sovvenzionata dal servizio sanitario nazionale inglese (NHS England) e si rivolge a tutte le persone residenti in Inghilterra tra i 13 e i 25 anni: costoro possono rivolgersi al proprio medico di base, il quale provvederà a indirizzarli verso la nuova struttura.
«Questo servizio è una risposta a un problema in crescita, come parte della pressione crescente cui bambini e giovani sono esposti oggigiorno» ha spiegato il NHS, il quale ha però delle rimostranze da fare a quanti ritiene essere i primi responsabili di questa situazione.
«Il Servizio Sanitario Nazionale non dovrebbe essere lasciato solo a raccogliere i cocci: le aziende di Internet e quelle che si occupano di gioco d’azzardo sono responsabili verso i loro utenti tanto quanto lo sono verso i loro azionisti e dovrebbero fare tutto ciò che possono per prevenire i comportamenti ossessivi o dannosi, anziché trarne profitto».
Per chi è affetto dalla dipendenza da videogiochi come definita dall’OMS, non si tratta semplicemente di passare molto tempo ogni giorno davanti al PC o alla console.
Queste persone sono invece arrivate a un punto tale per cui una «priorità crescente [viene] assegnata al gioco al punto tale che il gioco stesso ha la precedenza su interessi vitali e attività quotidiane» con conseguenze negative negli ambiti «personale, familiare, sociale, educativo, occupazionale» di cui però la persona affetta non s’avvede oppure non si cura.