Cassandra Crossing/ Molte cose da discutere, ma una sola cosa da pretendere.
Della famosa, anzi ormai famigerata, app Immuni molto si è parlato. Troppo forse, trattandosi di un oggetto ancora ignoto, fuori della portata dei cittadini, anche di quei cittadini “addetti ai lavori”, che vorrebbero farsi un’idea tecnica con le loro teste e le loro competenze.
Quello che è noto proviene da dichiarazioni apparse sui media, volte a rassicurare i cittadini riguardo alla tutela dei loro diritti civili, e da un pugno di informazioni semi-tecniche e poco attendibili.
Mai come in questo caso Stato e cittadini condividono lo stesso obbiettivo, e mai come in questo caso il velo di oscurità e riservatezza non solo non è necessario, ma è largamente controproducente.
E mentre confidiamo nelle tutele che il Garante della Privacy e le altre autorità di garanzia devono, anche su questa materia, fornire ai cittadini, c’è una cosa da fare, un diritto tutelato dalle leggi quando si tratta di software delle Pubbliche Amministrazioni, per semplificare tutto.
Vogliamo i sorgenti!
Vogliamo vederli perché ne abbiamo diritto.
Vogliamo vederli per capire, senza intermediari, cosa fa l’app.
Vogliamo vederli per aiutare a migliorarla.
Vogliamo vederli per renderla più sicura per tutti.
Vogliamo vederli perché è cosi che si fanno le cose fatte bene.
Vogliamo vederli perché, da professionisti, sappiamo che è la cosa giusta sul piano tecnico.
Vogliamo vederli perché, da cittadini, sappiamo che è la cosa giusta per tutelare i diritti civili.
Li vogliamo vedere subito, anche mentre l’applicazione non è pronta, per aiutare a migliorarla.
Li vogliamo vedere perché così sgraveremo i media dal faticoso compito di spiegarci il poco che hanno capito, aiutandoli a evitare di diffondere informazioni inesatte, edulcorate o false.
Li vogliamo vedere per sgravare il Governo e i decisori politici e tecnici dalla fatica di spiegarci come stanno esattamente le cose.
Li vogliamo vedere con una licenza libera, che non crei pastoie artificiali e non nasconda le modifiche che verranno fatte in corso d’opera.
Li vogliamo vedere perché è la cosa giusta da fare.