La Beta 1 di Android 11 è stata rilasciata senza troppe fanfare. Google ha preferito cancellare anche l’evento virtuale, che si sarebbe dovuto tenere mercoledì scorso, dopo averlo posticipato a data da destinarsi a causa delle estese proteste contro la violenza e il razzismo della polizia negli Stati Uniti. Meglio “permettere alle persone di concentrarsi sulle importanti discussioni sulla giustizia razziale negli Stati Uniti”, dice l’azienda.
Google mette in evidenza le novità apportate in tre macro-argomenti: Persone, Controlli e Privacy. Ecco i dettagli uno per uno.
PERSONE
Google vuole rendere il suo sistema operativo mobile più incentrato sulle persone. Nella parte alta della tendina delle notifiche ci sarà una sezione dedicata alle “conversazioni”, in modo da permettere all’utente di avere sempre sott’occhio chat e discussioni in corso con i propri contatti più importanti. Sono previsti controlli aggiuntivi per impostare promemoria, creare collegamenti direttamente nella homescreen e altro.
Come abbiamo già avuto modo di apprendere nelle scorse settimane con le Developer Preview, debuttano ufficialmente le “bolle”. I messaggi ricevuti dai contatti possono essere inseriti in questo tipo di notifiche flottanti sempre in primo piano che si possono spostare in qualsiasi punto della home; premendole si richiama l’intera conversazione, subito in primo piano, senza necessariamente uscire dall’app che si stava usando prima. È un paradigma di interazione che esiste già da tempo; Facebook Messenger è stata la prima a introdurlo, con il nome di “chat heads”.
Anche l’intelligenza artificiale del sistema ricopre un ruolo importante in questa operazione di valorizzazione delle persone: la tastiera sarà in grado di fornire suggerimenti personalizzati in base alla conversazione, per esempio. In generale, Google dice che Android 11 punta a essere un sistema che “riconosce e mette in primo piano le persone più importanti” per l’utente.
CONTROLLI
Confermato l’ampliamento del menu di spegnimento con quelli che Google chiama Controlli Dispositivo. La maggior parte riguarda l’universo Smart Home, ma non solo. Per esempio: ci sono pulsanti per accendere/spegnere le proprie lampadine smart, per far partire l’aspirapolvere o per guardare le proprie videocamere di sorveglianza; ma anche cambiare l’output audio dall’altoparlante alle cuffie, o dalle casse del TV a uno speaker smart. Infine, il widget Now Playing (con controlli multimediali e anteprima del contenuto in riproduzione) si può integrare nei Quick Settings.
PRIVACY
Sarà possibile concedere alle app l’autorizzazione ad accedere una risorsa, come microfono o posizione precisa GPS, una singola volta; inoltre, tutte le autorizzazioni verranno revocate dopo un certo periodo di inattività (che Google indica solo come “esteso”). Il Play Store, a questo proposito, riesaminerà tutte le app che richiedono accesso in background ad alcune risorse e valuterà se revocarlo.
ALTRO
- App suggerite nella dock del launcher. La dock del launcher – ovvero la riga di icone più in basso dove solitamente si mettono i link alle app più usate – cambia dinamicamente in base alle abitudini dell’utente. Dopo aver installato Android 11 beta, viene visualizzata una notifica che invita ad aggiungere le scorciatoie per le app più utilizzate. Terminato il processo di selezione, la nuova riga delle app suggerite viene posizionata in basso e gli elementi già presenti spostati in alto. Le app suggerite sono facilmente identificabili perché le relative icone hanno un contorno colorato. La pressione prolungata su una delle app suggerite e il successivo trascinamento determina la trasformazione del suggerimento in una scorciatoia dedicata all’app. Si può anche modificare la composizione del gruppo delle app suggerite inserendo manualmente quelle che si vuol far apparire. I suggerimenti cambiano in maniera dinamica in base all’app utilizzata e possono essere disattivati tramite un’apposita impostazione.
Credits: Android Police
APPROFONDIMENTI
Sul canale YouTube ufficiale di Android Developers, Google ha rilasciato una serie di nuovi video, promessi già per l’evento virtuale della settimana scorsa, che approfondiscono diversi aspetti del sistema operativo. I nuovi contenuti sono esattamente 15, li trovate tutti seguendo QUESTO link oppure passando dal video qui di seguito:
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DISPOSITIVI COMPATIBILI
Se negli anni recenti Google ha scelto di portare avanti il programma Beta da subito con diversi produttori, questa volta i Pixel (dalla seconda generazione in poi, quindi niente è cambiato rispetto alle Developer Preview) hanno l’esclusiva, anche se sarà temporanea. Nelle prossime settimane, dice Google, il software arriverà su “molti altri dispositivi”, senza però aggiungere ulteriori dettagli.
Ad aggiungere un ulteriore tassello ci hanno pensato direttamente Oppo e Xiaomi confermando che Android 11 Beta sarà disponibile entro fine mese per Find X2 e Find X2 Pro e “presto” su Mi 10, Mi 10 Pro e Poco F2 Pro.
DOWNLOAD
Come al solito, sono disponibili le Factory Image e le OTA Image sul sito ufficiale. Le Factory ripristinano completamente lo smartphone alle impostazioni di fabbrica: si perdono quindi tutti i dati personali e le eventuali personalizzazioni fatte in ambito modding. Le OTA Image, invece, preservano tutti i dati, ma si possono installare solo se il sistema è 100% stock. Di seguito i link diretti alle immagini di ogni dispositivo:
VIDEO
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Nota: articolo aggiornato all’11 giugno con i dettagli sul funzionamento dei suggerimenti delle app preferite, la conferma del rilascio di Android 11 per Oppo Find X2, Find X2 Pro, Xiaomi Mi 10, Mi 10 Pro e il nostro video di approfondimento