“Cancellate TikTok subito: è un malware gestito dal governo cinese per condurre un’operazione di spionaggio di massa”. È un appello senza mezzi termini quello lanciato poche ore fa dall’account Twitter di Anonymous, che si rivolge a tutti coloro che abbiano l’applicazione installata sui propri dispositivi per metterli in guardia sui suoi secondi fini.
Il noto collettivo di hacker ha preso posizione contro TikTok, il social dei video brevi particolarmente popolare tra i più giovani che negli ultimi mesi, durante l’emergenza sanitaria, ha subito un’accelerazione dei download fino a divenire una delle app più scaricate. Si tratterebbe, secondo Anonymous, di un software utilizzato per loschi fini; il tweet recita:
“Cancellate subito TikTok; se conoscete qualcuno che lo usa, spiegategli che si tratta sostanzialmente di un malware gestito dal governo cinese nel corso di una gigantesca operazione di spionaggio di massa”.
Delete TikTok now; if you know someone that is using it explain to them it is essentially malware operated by the Chinese government running a massive spying operation. https://t.co/J7N9FS7PvG
— Anonymous (@YourAnonCentral) July 1, 2020
La faccenda, in realtà, non è del tutto nuova: già due mesi fa uno sviluppatore aveva aperto un thread su Reddit sostenendo di essere riuscito a oltrepassare le protezioni di TikTok e di aver scoperto, studiando il codice, che l’app sarebbe in realtà uno strumento per il controllo di massa, in grado di carpire i dati del dispositivo, dalle app installate all’IP e alle informazioni sulla navigazione, fino alla possibilità di attivare il Gps ogni trenta secondi per tracciare tutti gli spostamenti e modificarsi da remoto.
La popolarità del thread, dopo aver affrontato fortune alterne, è esplosa in seguito all’endorsement di Anonyomus, arrivando sulle prime pagine dei giornali. Bisogna dire però che finora non c’è stata alcuna conferma della veridicità di queste affermazioni: come è possibile leggere nella discussione originale, linkata in Fonte, l’autore del contenuto sostiene di non avere a disposizione l’intera documentazione di quanto affermato a causa di un guasto alla scheda madre del MacBook dove erano custoditi i dati.
Dal canto suo, TikTok non è ancora intervenuta per chiarire la questione. In ogni caso, il monito di Anonymous è solo l’ultima goccia di un vaso ormai traboccante che riguarda i dubbi relativi alla natura del social network cinese: a gennaio il Pentagono aveva bloccato l’applicazione sugli smartphone governativi, e nei giorni scorsi si è scoperto che nella versione beta di iOS 14, l’ultimo sistema operativo di Apple, TikTok accedeva reconditamente agli appunti degli utenti.
Infine, lo scorso martedì l’app è stata bandita dall’India insieme ad altre 58 app cinesi, anche se in questo caso c’è la possibilità che la decisione sia dipesa dalle tensioni in corso al confine con la Cina. Di certo, l’alzata di scudi contro TikTok è indubbiamente peculiare: è riuscita a far schierare dalla stessa parte il governo statunitense, quello indiano e Anonymous.
Che effetti ha avuto l’appello? Per ora, pare, quasi nessuno: nonostante l’attacco di Anonymous a suon di tweet, sembra che gli utenti rimangano stabili.