Aumenti in vista per le linee fisse di Tim e le Sim a consumo di Wind Tre.
La metà di agosto per le persone comuni è spesso tempo di vacanza, per staccare la spina dalla routine quotidiana. Per gli operatori telefonici, è invece tempo di annunciare gli aumenti.
Per tentare di addolcire la pillola, naturalmente, non li chiamano in questo modo: parlano invece di rimodulazioni. Dal punto di vista degli utenti si tratta sempre di pagare più di prima.
Tim, per esempio, si prepara ad applicare delle rimodulazioni alle offerte di telefonia fissa a partire dal prossimo primo ottobre.
Nel dettaglio, ciò significa che il costo mensile degli abbonamenti Tutto Voce, Tutto Voce con Sconto Fedeltà, Tutto Voce con Sconto Special e Voce Senza Limiti crescerà di 1,90 euro, mentre quello degli abbonamenti Tutto Voce Superspecial e Linea Isdn crescerà di 2 euro esatti.
Gli aumenti però non finiscono qui. Cresce di 1 € il costo del servizio Chi è (che raggiunge quindi i 4 euro mensili), di 0,84 € Avviso di chiamata, Conversazione a tre e Trasferimento di chiamata, di 0,49 euro il costo del noleggio delle prese a spina, di 1,16 euro il canone di noleggio dei telefoni, di 1,162 euro il canone di noleggio dei modem, e infine passa a 3 euro il costo per l’invio della fattura cartacea.
Tutti questi aumenti sono giustificati da Tim con «esigenze di carattere economico relative anche al mutamento delle politiche commerciali sui servizi tradizionali di fonia» e per l’utente non c’è nulla da fare se non approfittare della rimodulazione per recedere dal contratto senza dover pagare una penale (spiegando che non si accetta la rimodulazione) e mettersi in cerca di un operatore più conveniente.
Tim d’altra parte non è l’unica ad annunciare aumenti. Wind Tre sta facendo lo stesso per quanto riguarda i piani tariffari a consumo.
Si tratta per lo più di offerte molto vecchie (dato che oggigiorno vanno per la maggiore i piani All Inclusive), che alcuni utenti potrebbero avere ancora attive su Sim che non usano più.
Dal 23 settembre ai piani tariffari a consumo viene aggiunto un costo fisso mensile di 4 euro; in quella data verrà fatto l’addebito sul credito residuo sulla Sim.
Anche in questo caso è possibile approfittare della variazione per recedere dal contratto senza dover pagare eventuali penali né costi di disattivazione. Il tempo utile per farlo ammonta a 30 giorni dalla ricezione del messaggio di testo che annuncia la rimodulazione.