Salgono ancora i download di Immuni, l’app italiana per il tracciamento del coronavirus. Al 6 ottobre sono 7.481.141, oltre 216mila in più rispetto alla precedente rilevazione del 5 ottobre (7.264.257). Attualmente, secondo i dati forniti dal sito ufficiale dell’app, sono 6.718 le notifiche inviate e 378 gli utenti positivi che hanno caricato i loro codici permettendo di avvisare le persone entrate in contatto con loro. Il Governo ha deciso di prorogare per tutto il 2021 l’uso dell’applicazione, che doveva cessare a dicembre 2020. Ed è previsto che l’app da metà ottobre dialoghi anche con le piattaforme di tracciamento di altri Paesi europei.
Dal 19 ottobre l’app “sarà interoperabile con quelle che ci sono all’estero”, ha sottolineato la ministra dell’Innovazione Paola Pisano al convegno ‘Restart’, organizzato dal Sole 24 Ore. L’app “andava fatta e in fretta superando tutti gli scetticismi ed è un primo passo del lungo percorso per abituare la macchina dello Stato alle tecnologie e ai servizi digitali, in questo caso con la sanità”, ha aggiunto. “Non mi sembra efficace né rispettoso della privacy – ha sottolineato – dare il proprio nome e cognome al ristorante, mentre con Immuni abbiamo voluto tutelare la privacy avvertendo se qualcuno è entrato in contatto con un positivo”. “In questi mesi – ha concluso – gli imprenditori hanno dovuto limitare molto i viaggi all’estero” e ora con l’interoperabilità Immuni “sarà utile per l’economia e il turismo”.