Basta sfiorare il tastino laterale per trasformare l’Oppo X 2021 da smartphone in mini-tablet, oppure l’esatto contrario. Una rivoluzione che nasconde anni di studio e sviluppo, mette insieme diverse tecnologie innovative e permette finalmente di tornare a sognare un po’. Per quanto gli smartphone stiano avanzando, infatti, è difficile entusiasmarsi più di tanto per i nuovi modelli che debuttano sul mercato, vuoi per un livello ormai alto raggiunto da tutti o per i limiti fisici che fanno convogliare la grande massa verso una direzione comune.
Per fare la differenza in questo settore bisogna innovare, non smetteremo mai ripeterlo, e Oppo ha bene in mente quale potrebbe essere il prossimo futuro, tra pieghevoli che si arrotolano e ricariche super rapide. In queste ore ho avuto la possibilità di toccare con mano una delle loro idee più ambiziose e vi assicuro che l’attesa vale il prezzo del biglietto.
IL PIEGHEVOLE GIUSTO FORSE NON ESISTE
Dopo gli smartphone a conchiglia e quelli che si aprono per diventare dei tablet è il turno dell’arrotolabile, un’idea molto interessante che ci aveva già suggerito TCL lo scorso anno con uno dei suoi concept nel corso dell’ultimo Mobile World Congress. In quella situazione ci eravamo dovuti accontentare di un mockup in plastica e carta, uno stampo artigianale capace comunque di incuriosire noi e centinaia di migliaia di persone accorse a vederlo (online) all’opera.
Come detto anche dalle stesse case produttrici saranno diversi i design di questo particolare segmento, a differenza degli smartphone tradizionali, ormai omologati all’interno di un perimetro ben delimitato. Ne vedremo delle belle insomma, con preferenze molto soggettive e basate sulle dimensioni complessive, necessità e anche accessibilità; differenti pieghevoli potranno quindi convivere, proliferare e differenziare davvero l’universo mobile.
Dopo averli provati tutti posso comunque dirvi con molta serenità che questo è il mio preferito, seppur stia al momento parlando della sola idea di design: l’Oppo X 2021 sembra del tutto definitivo dal punto di vista costruttivo ma ancora in via di formazione sotto il profilo software. Le difficoltà costruttive avranno occupato gran parte del tempo alla casa madre e adesso è arrivato il momento di finalizzare, per questo sarebbe del tutto forzato un confronto diretto con la concorrenza (Samsung e Motorola) che invece ha già da tempo raggiunto il mercato e i consumatori con modelli finiti.
LE MIE IMPRESSIONI
Mancano alcuni dettagli tecnici su cui al momento sorvoleremo, ma vi posso già dire che non è affatto pesante; nonostante le dimensioni e la struttura del tutto particolare non si ha tra le mani un mattoncino, bensì uno smartphone “generoso”, sia sulla bilancia sia nello spessore. A causa proprio del meccanismo si ha inevitabilmente qualche millimetro in più rispetto ad un comune smartphone, un piccolo e inevitabile compromesso.
Il meccanismo di apertura e chiusura è comandato da sfioramenti verticali sul tasto di accensione/spegnimento, tuttavia la precisione non è ancora massima in questo frangente e il doppio click sullo stesso appare ben più incisivo. Pochi secondi et voilà, si passa dai 6,7 pollici di partenza ai 7,4 pollici massimi, un avvolgimento rapido quanto basta e soprattutto preciso. Non si ha infatti la sensazione di qualcosa d’improvvisato, il movimento è costante e ben bilanciato tramite i due Roll Motor che mantengono una forza costante in apertura e in chiusura.
Simpatiche le animazioni che adattano quanto mostrato sul display alle differenti dimensioni, ad esempio quelle che ho visto all’interno della galleria delle immagini, ma tutto chiaramente cambia disposizione a seconda dello status. Mi piacerebbe conoscere le personalizzazioni software che saranno legate a questo design, le possibilità che Oppo potrà (e dovrà) integrare per rendere questo X 2021 effettivamente funzionale. Al momento c’è poco, almeno in questo demo cinese.
I DUBBI
Non conosco la capacità della batteria, non ci sono neanche informazioni specifiche dell’unità ed eventuale rapidità di ricarica, punto su cui Oppo è molto sensibile avendo ideato la tecnologia SuperVooc che, già oggi, spinge alcuni dei suoi smartphone fino ai 65W. Sarà importante saperne di più perché i consumi saranno una delle chiavi di volta di questo terminale, non tanto per il pannello ampio (da 6,7 a 7,4 pollici) quanto per il meccanismo in sé e l’energia che necessitano i Roll Motor per estenderlo e ritrarlo.
C’è poi l’incognita del prezzo, assolutamente sconosciuto al momento ma di certo proibitivo una volta che avrà raggiunto il mercato. Se guardiamo alla particolarità dei componenti, l’esclusività dei pezzi in gioco e tutto il lavoro che si nasconde dietro la commercializzazione di un simile dispositivo non è assurdo pensare ad un listino compreso tra i 2000 e i 2400 euro. Si tratta naturalmente di pure stime, nulla di ufficiale.
Come si evince dal video hands-on, il modello provato aveva a bordo il chip Snapdragon 865 dello scorso anno e non c’è motivo di pensare che potrebbe esser equipaggiato con qualcosa di diverso. A corredo 8GB di memoria RAM e 128GB di storage, una dotazione classica a cui potrebbero certo affiancarsi altre configurazioni.
OK, TUTTO BELLO, MA QUANDO ARRIVA?
Nessuna indicazione precisa sul debutto ufficiale, certi che l’Oppo X 2021 difficilmente potrà esser lanciato nel 2022 e che si tratti di un dispositivo praticamente pronto. Con tutta probabilità servirà qualche mese per affinarlo e cucirgli addosso un’interfaccia Color OS che ben gli si addice, di certo lontana da quella “sperimentale” che la casa cinese ha adattato su questi sample mostrati a puro scopo dimostrativo.
Mi aspetto di vederlo in vendita nella seconda metà del 2021 a partire dal mercato asiatico, con vendita dalle nostre parti sul finire dell’anno. Felice di esser smentito qualora i tempi dovessero essere più rapidi di quanto ipotizzato, ma è chiaro che l’X 2021 sarà un gioiellino adatto a pochi e il focus resterà in questi mesi concentrato sulle nuove famiglie Find X in arrivo.
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