Scegliere il televisore più consono alle proprie esigenze è un’operazione tutt’altro che facile. Per fare una scelta consapevole si devono prendere in considerazione molti aspetti: l’eventuale uscita di nuovi modelli, le caratteristiche dei prodotti presenti sul mercato e la complessità raggiunta dagli odierni apparecchi, sempre più centri di intrattenimento a tutto tondo e non semplici schermi per la ricezione di programmi televisivi.
Questo 2021 vedrà, tra l’altro, l’avvicendarsi di due importanti eventi “televisivi”: gli Europei di Calcio, che non avremo ancora modo di goderci in stadi gremiti, e l’avvio della fase di un nuovo switch-off digitale terrestre a partire dal 1 settembre e che dovrebbe concludersi entro fine giugno 2022. E poi c’è il gaming che, con l’avvento delle console e delle GPU per PC di ultima generazione, richiede ormai ai produttori di televisori dei requisiti tecnici minimi (come il basso input lag) mai seriamente presi in considerazione fino a pochi anni fa.
Dopo avervi suggerito i migliori TV fino a 49 pollici, In questa guida andremo a consigliarvi le nostre scelte nella fascia che spazia tra i 50″ e i 65″, tenendo conto di tutte le necessità più comuni: da chi ricerca il massimo per un’esperienza da “cinema in casa” a chi vuole invece un TV dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, senza dimenticare i prodotti più completi che, a fronte di un prezzo ragionevole, offrono un pacchetto completo sotto tutti i punti di vista.
Indice
Panasonic TX-65HZ2000: la massima fedeltà cinematografica
Da ormai qualche anno gli OLED “serie 2000” di Panasonic rappresentano un riferimento di qualità video per gli appassionati cinefili. L’HZ2000 da 65 pollici è l’ammiraglia del costruttore giapponese e dispone di soluzioni esclusive come il pannello OLED selezionato e personalizzato (sempre di tipo WRGB prodotto da LG Display) per garantire più elevati picchi di luminosità o la soundbar integrata da 140W compatibile Dolby Atmos. Rispetto ad altri modelli OLED concorrenti dello scorso anno, l’HZ2000 è capace di restituire una più ampia gamma dinamica, con picchi HDR che raggiungono agevolmente i 1000 nit, una migliore tenuta del picco di luminanza e meno rischi di burn-in (grazie a una maggiore efficienza di dissipazione del calore).
Le impostazioni di fabbrica delle immagini sono piuttosto accurate, ma chi volesse il massimo rigore potrà contare sul supporto “Calman Ready”, il noto software di Portrait Display che permette di effettuare in pochi minuti l’autocalibrazione SDR e HDR del televisore (il software e il colorimetro di calibrazione saranno però da acquistare a parte). Ricchissima poi la gestione dei formati HDR che prevede la compatibilità HDR10, HDR10+, Dolby Vision (incluso il Dolby Vision IQ in grado di adattarsi in automatico al livello di illuminazione ambientale) e HLG. Agli appassionati cinefili più intransigenti è poi dedicata la modalità “Filmaker Mode” che restituisce una visione priva di qualsiasi tipo di “alterazione” del moto e con tutta la qualità e precisione dei colori voluta dai registi. Raffinato anche il comparto audio, completo di sistema di calibrazione “Space Tune” e di supporto nativo alle tracce Dolby Atmos. Manca invece totalmente il supporto al DTS, che può però essere eventualmente veicolato anche in versione DTS:X da una sorgente esterna tramite connessione HDMI eARC.
Sul fronte gaming l’HZ2000 si limita semplicemente ad un input lag di poco superiore ai 20ms e al supporto ALLM (Auto Low Latency Mode). Il vero punto debole rimane però la Smart TV My Home Screen 5.0 ancora priva di applicazioni di forte richiamo come Disney+, NowTV o DAZN, mentre è previsto il supporto agli assistenti vocali Google e Amazon Alexa. Lato sintonizzatori troviamo il massimo supporto sia digitale terrestre DVB-T2 che satellitare, il corretto accesso ai servizi interattivi HbbTV di ultima generazione e ben 2 slot CI+.
PRO E CONTRO IN SINTESI
Samsung QE65Q95T: il “non plus ultra” dei QLED 4K
Se pensiamo che la serie Q95T riassume tutta l’esperienza accumulata da Samsung in questi anni di LCD 4K Ultra HD con retroilluminazione QLED, l’attuale prezzo di “fine stagione” lo rende un vero affare per chiunque sia alla ricerca di un televisore top di gamma di elevata qualità tecnica e costruttiva. Il pannello da 65 pollici usato su questa serie è un LCD di tipo VA a 10 bit con retroilluminazione Full LED Array local-dimming a 120 zone e Quantum Dot. L’ottimo rapporto di contrasto nativo di 4000:1 si sposa ad un local-dimming che offre prestazioni particolarmente convincenti in ambienti illuminati, ma con qualche inevitabile compromesso durante le visioni notturne. Il “blooming” (gli aloni che si creano intorno ad elementi luminosi circolanti dal nero), ad esempio, è solitamente ben gestito ma tenderà inevitabilmente a farsi notare in un ambiente serale particolarmente oscurato.
Anche di fabbrica questo TV denota la sua preferenza per gli ambienti diurni, con impostazioni davvero ottime e una riserva di potenza luminosa (che sfiora i 700 nit in SDR) davvero ragguardevole. L’HDR è supportato nei formati HDR10, HDR10+ e HLG con picchi di luminanza capaci di sfiorare i 1500 nit e addirittura oltre i 2000 nit in modalità dinamica (che sconsigliamo di attivare nella maniera più assoluta), nonostante gli interventi di local-dimming possano in alcune circostanze contenerne un po’ troppo le prestazioni. Gli altoparlanti integrati sono più che adeguati per sonorizzare un ambiente medio-grande e denotano anche una discreta risposta in frequenza. Comparto audio che non supporta nativamente né il DTS, né tanto meno il Dolby Atmos (anche se quest’ultimo può quanto meno essere veicolato da una sorgente esterna tramite HDMI eARC).
Per quanto riguarda il gaming, il Q95T integra nel set-top box esterno “One Connect” una sola porta HDMI 2.1 (leggi l’approfondimento) compatibile ALLM (Auto Low Latency Mode) che abilita in automatico la modalità gaming, con un input lag che scende ad appena 10ms e pieno supporto VRR fino a 120 Hz anche AMD Freesync. La Smart TV con sistema operativo Tizen è ormai una garanzia di ricchezza di applicazioni e di discreta velocità operativa. Il telecomando a tasti ridotti è completo di microfono per abilitare gli assistenti vocali (tra cui Bixby della stessa Samsung), mentre i sintonizzatori digitale terrestre e satellitare sono di ultimissima generazione e perfettamente compatibili anche con i servizi interattivi HbbTV.
PRO E CONTRO IN SINTESI
<!–
–>
LG OLED55CX: OLED top al prezzo giusto
Nel corso del 2020, LG ha dotato i suoi OLED WRGB a risoluzione 4K Ultra HD serie C (qui la nostra recensione) di tutte le più interessanti caratteristiche e funzionalità del momento, con un occhio particolarmente attento alle esigenze dei gamer più evoluti. Con l’arrivo sul mercato della nuova serie C1, la gamma CX ha subito ulteriori significativi sconti diventando un assoluto best-buy del periodo. Al di là delle ormai classiche prestazioni di un OLED, capace di riprodurre un nero assoluto, un contrasto infinito e una resa dinamica dal granulare controllo di ogni singolo pixel, il CX è anche completo di ingressi HDMI 2.1 con banda passante di 40 Gbps, più che sufficienti per garantire il massimo delle prestazioni odierne sia in ambito cinematografico che ludico.
Con queste premesse non sorprende quindi il supporto all’HDR nei formati HDR10, Dolby Vision (incluso il Dolby Vision IQ in grado di adattarsi in automatico al livello di illuminazione ambientale) e HLG, mentre non è prevista la compatibilità con l’HDR10+. Ricco anche il comparto audio, completo di sistema di calibrazione sonora ambientale e di supporto nativo alle tracce Dolby Atmos. Manca invece totalmente il supporto al DTS, che non può essere neppure veicolato da una sorgente esterna tramite connessione HDMI eARC. Sul fronte gaming il CX da 55 pollici è capace di un input lag di appena 13 ms, nonché di supporto ALLM (Auto Low Latency Mode) e VRR fino a 120 Hz anche nelle versioni Nvidia G-Sync e AMD Freesync.
La qualità delle immagini è sempre eccellente sia in SDR che in HDR (con picchi di luminanza fino a 800 nit) già con le impostazioni di fabbrica e il processore Alpha 9 di terza generazione ha migliorato ulteriormente vari aspetti della gestione ed elaborazioni delle immagini, tra cui l’upscaling e la gestione del moto. La piattaforma Smart TV, basata su webOS 5.0, si conferma solida, piacevole da usare grazie anche al telecomando con puntatore e ricca di tutte le applicazioni più richieste dagli appassionati e anche di accesso agli assistenti vocali di Google e Amazon Alexa. Lato sintonizzatori troviamo il massimo supporto sia digitale terrestre che satellitare e il corretto accesso ai servizi interattivi HbbTV di ultima generazione.
PRO E CONTRO IN SINTESI
Sony KE-55XH9096: l’equilibrio tra cinema e gaming
La serie XH90 rappresenta per Sony il primo LCD 4K Ultra HD dotato di ingressi HDMI 2.1 e relative funzionalità gaming (ALLM e anche VRR). Dotato di un pannello LCD di tipo VA nativo 10 bit con un angolo di visione non particolarmente ampio, questo 55 pollici può contare su un sistema di retroilluminazione Full LED local-dimming Triluminos (quindi ad elevata copertura gamut) e di tutta la potenza e qualità dell’ormai noto processore video X1 4K HDR completo anche dell’efficace algoritmo di upscaling 4K X-Reality Pro. Non è sottilissimo, ma è ben rifinito e può contare su due ingressi HDMI 2.0 e due HDMI 2.1 con funzionalità eARC (enhanced Audio Return Channel), ALLM (Auto Low Latency Mode) e VRR (Variable Refresh Rate) fino a 120 Hz. Sebbene il TV non abbia problemi ad agganciare i segnali in 4K a 120 Hz, è bene segnalare che in RGB 4:4:4 non riesce però a risolvere al meglio le immagini (che risultano leggermente sfocate). Ottimo invece l’input lag che si attesta a circa 15ms sia in 4K, che in HDR.
In modalità cinema l’XH90 riesce ad offrire prestazioni molto interessanti, in virtù di impostazioni di fabbrica assolutamente lusinghiere in grado di sfoggiare un apprezzabile rapporto di contrasto nativo di poco inferiore a 5000:1. e di un supporto HDR che include l’HDR10, il Dolby Vision e l’HLG. Per chi volesse poi raggiungere il massimo potenziale potrà anche fare affidamento sul supporto “Calman Ready”, il noto software di Portrait Display che permette di effettuare l’autocalibrazione SDR e HDR del televisore (il software e il colorimetro di calibrazione saranno però da acquistare a parte). Sony in tutti questi anni è anche diventata sinonimo di qualità della gestione del moto e, anche per questo modello da 55 pollici di fascia media può contare sull’ottimo algoritmo Motionflow che garantisce elevata risoluzione in movimento con un quadro sempre nitido e privo di particolari artefatti.
Il comparto Smart TV si basa sull’ormai famigliare sistema operativo Android TV (qui in versione 9), completo di tutte le applicazioni che servono, incluse anche Apple TV+, Disney+, Now, nonché gli assistenti digitali Google e Amazon Alexa. Oltretutto l’XH90 è completo anche di Chromecast integrato per poter effettuare lo streaming o il casting direttamente da dispositivi mobili o PC. Sul fronte dei sintonizzatori è previsto il pieno supporto DVB-T2 / S2, slot CAM CI+ e accesso ai servizi interattivi HbbTV.
PRO E CONTRO IN SINTESI
Hisense 50U7QF: l’alternativa Dolby Vision e HDR10+ economica
La serie U7 rappresenta per Hisense la soglia di ingresso della gamma di televisori con tecnologia ULED. Acronimo che non è altro che un sinonimo di Quantum Dot e in questo caso specifico viene associato a un pannello LCD 4K Ultra HD da 50 pollici di tipo VA e una sistema di retroilluminazione Full LED con local-dimming a 72 zone. Se l’angolo di visione non fa gridare al miracolo, in compenso il livello del nero appare piuttosto contenuto in SDR, con immagini in modalità “Cinema Notturno” sempre dal buon equilibrio cromatico e un discreto livello di contrasto nativo che raggiunge un lusinghiero rapporto di 5000:1.
Assolutamente completo anche il supporto HDR, che prevede la riproduzione di tutti i formati attuali: HDR10, HDR10+, Dolby Vision e HLG. Immagini ad elevata gamma dinamica che riescono a raggiungere l’interessante livello di luminanza di 600 nit, nonché una copertura gamut quasi completa dello spazio DCI-P3. Dove il TV mostra un po’ il fianco è nell’elettronica e l’elaborazione delle immagini con una gestione del moto penalizzata da un pannello che non va oltre il refresh a 60Hz.
La Smart TV è affidata al sistema operativo VIDAA in versione 4.0 che ricorda complessivamente l’esperienza Android TV e che si fa apprezzare per facilità d’uso e buona presenza di App. Sono disponibili tutte le applicazioni più importanti (come Netflix, Prime Video, DAZN, Raiplay, TIM Vision o Chili), mentre mancano ancora Disney+, Apple TV+ o Now. Sul fronte dei sintonizzatori è previsto il pieno supporto DVB-T2 / S2, slot CAM CI+ e accesso ai servizi interattivi HbbTV.
PRO E CONTRO IN SINTESI
VIDEO
[embedded content]