“Grazie a tutti di questa bellissima medaglia, spero che sia utile all’Italia per sottolineare l’importanza della scienza nel nostro Paese”. Lo ha detto Giorgio Parisi subito dopo aver ricevuto il Nobel per la Fisica all’Università Sapienza di Roma. E’ stato consegnato dall’ambasciatore di Svezia, Jan Björklund, accompagnato da un grandissimo applauso. “Vorrei dedicare il Nobel a Nicola Cabibbo, che mi ha trasmesso la conoscenza, ma anche l’amore per la scienza”, ha poi affermato Parisi.
Il fisico ha inoltre ringraziato la Fondazione Nobel “per la compagnia prestigiosissima con la quale sono stato premiato, con climatologi che hanno messo in guardia sui pericoli del cambiamento climatico”, ha detto riferendosi agli altri due vincitori, Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann, con i quali divide il premio, del valore complessivo di circa un milione di euro. “Grazie a tutti per l’affetto dimostrato con questo calorosissimo applauso”, ha poi aggiunto rivolgendosi al pubblico che per alcuni minuti ha accompagnato, in piedi, la consegna della medaglia e del diploma con un applauso carico di entusiasmo.
“Un premio alla libertà della ricerca”: per il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa intervenuta alla cerimonia di consegna, il Nobel è soprattutto questo. “Un segnale per ribadire aspetti importanti della scienza” e “l’invito a non abbassare l’attenzione sull’uso della scienza”. A Parisi va “il merito di aver creduto nell’università italiana”, ha sottolineato la rettrice dell’Università Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, inaugurando la cerimonia.
La ricerca di Giorgio Parisi è stata sempre “guidata dalla curiosità” e ha portato ad applicazioni utili in moltissimi campi e il loro riconoscimento con il Nobel fa sì che questo sia “un giorno di grandissimo entusiasmo per il Paese”, ha spiegato il fisico teorico Enzo Marinari presentando le ricerche di Parisi durante la cerimonia Nobel.