Il guaio è che l’acquisto è stato pagato coi soldi del sostegno delle imprese danneggiate dal Covid.
Finire in prigione è già abbastanza brutto, ma finire in prigione per essersi indebitamente appropriati di denaro al solo fine di acquistare una carta dei Pokémon non è brutto: è ridicolo.
Ciò è però esattamente quanto accaduto a un trentunenne della Georgia (Stati Uniti) che, durante la pandemia, ha fatto richiesta per uno dei ristori elargiti dal governo americano: in particolare, ha chiesto – e ottenuto – un Economic Injury Disaster Loan del valore di 85.000 dollari asserendo di essere il titolare di una piccola azienda con 10 dipendenti messa in difficoltà dalla situazione.
Come rivela il Dipartimento di Giustizia, però, l’uomo ha adoperato una buona parte di quel denaro – 57.789 dollari, per la precisione – non per sostenere la propria attività ma per acquistare una rara carta del gioco di carte collezionabili dei Pokémon, un Charizard prima edizione.
La cosa non è ovviamente piaciuta al governo federale americano che, scoperta grazie alle indagini dell’FBI l’appropriazione indebita e incassata la confessione del colpevole, l’ha portato in tribunale, dove l’uomo è stato condannato: oltre a scontare i tre anni di prigione già citati dovrà restituire gli 85.000 dollari e pagare un’ammenda pari a 10.000 dollari.
Al termine della detenzione, poi, passerà altri tre anni in libertà controllata e, infine, non potrà nemmeno tenersi la carta, che è già stata passata nelle mani del governo USA.
Bisogna ammettere che tutto sommato la condanna è stata lieve: il massimo della pena che l’uomo rischiava era pari a 20 anni di prigione e a 250.000 dollari di multa.