Per la seconda volta il maltempo costringea rinviare il rientro a Terra di Samantha Cristoforetti e dei suoi colleghi dell’equipaggio Crew 4. Il volo di ritorno è attualmente previsto per il 14 ottobre. Intanto gli esperti dell’agenzia spaziale americana e della SpaceX continuano a controllare costantemente la situazione meteologica nelle zone previste per l’ammaraggio per poter individuare una nuova data.
Se la navetta Crew Dragon Freedom fosse partita regolarmente, l’ammaraggio èsarebbe avvenuto alle 23,37 italiane, un orario molto vicino a quello che era stato indicato il 13 ottobre, ossia le 23,41, con partenza alle 1,05 dello stesso giorno e un viaggio di oltre 20 ore. In caso di partenza il 13 ottobre il viaggiosarebbe durato poco più di sette ore. La spiegazione è nel fatto che l’orario di rientro dipende da dove si parte, dove arriva e quando, osserva il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia.
“Quando avviene la separazione della navetta dalla Iss, quest’ultima si trova sopra un certo punto della Terra e da lì – spiega Saccoccia – la navetta deve raggiungere un punto virtuale dal quale iniziare il corridoio di rientro”, un percorso le cui coordinate sono ben definite. “Il tempo necessario alla navetta per andare dalla Stazione Spaziale al corridoio di rientro varia a seconda del momento in cui avviene il distacco e del punto previsto per l’ammaraggio”, aggiunge Saccoccia. Si spiega in questo modo il fatto che nella giornata di ieri erano previste oltre 20 ore per raggiungere l’ammaraggio era previsto nella zona dell’Atlantico al largo di Tampa, mentre oggi per l’ammaraggio al largo di Tallahassee il viaggio di rientro durerà solo sette ore. Tutto naturalmente potrebbe cambiare se oggi le condizioni meteo nella zona di atterraggio non dovessero essere buone.