Eccoci con un nuovo HDrewind, l’appuntamento in cui vi raccontiamo in chiave diversa le notizie più significative e le curiosità della settimana. Siamo alla nona settimana del 2023. Nonostante si tratti di un riassunto, l’articolo che ne vien fuori spesso non è breve. Ecco quindi un indice per destreggiarsi comodamente fra i diversi argomenti.
URAGANO XIAOMI SI ABBATTE SUL MOBILE WORLD CONGRESS
Com’era prevedibile è stato il Mobile World Congress di Barcellona a tener banco questa settimana. L’evento catalano ha aperto i battenti lunedì, ma già domenica sono andate in scena le prime presentazioni riservate alla stampa. L’inizio è stato “in medias res” per dirla come i latini, il materiale interessante non si è fatto attendere. Xiaomi si è distinta per numero di annunci: per chi segue le cronache la linea di fascia alta Xiaomi 13 è un inedito solo a metà, visto che in Cina è ufficiale da un po’ e al MWC c’era in ballo “solo” la disponibilità europea, poi una sfilza di accessori tra auricolari – i Buds 4 Pro – e smartwatch – il Watch S1 Pro – e soprattutto veicoli per la micro mobilità elettrica, tanti veicoli.
Uno solo a proprio nome, l’Electric Scooter 4 Ultra (prodotto interessantissimo che purtroppo, almeno inizialmente, non arriva in Italia), gli altri – uno scooter e un kart elettrici, e la bellezza di 8 monopattini! – a nome della controllata Segway Ninebot. Insomma, Xiaomi non si è smentita: cambierà pure la categoria merceologica, ma come accade con gli smartphone ha finito per travolgere il mercato con tantissimi prodotti, creando anche un po’ di confusione perché inevitabilmente le linee di demarcazione tra i diversi modelli finiscono per essere un po’ troppo sfumate. Novità anche per i clienti Xiaomi che non hanno in programma l’acquisto di nuovi prodotti: l’arrivo degli Xiaomi 13 ha “sbloccato” la MIUI 14, qui l’elenco dei prodotti più e meno recenti che la riceveranno entro fine mese.
Gli annunci dell’uragano Xiaomi non si sono esauriti a quelli del Mobile World Congress, perché se è vero che non si tratta dell’azienda più “ordinata” al mondo è concreto il suo impegno sul fronte di ricerca e sviluppo. Da anni Xiaomi è all’avanguardia sulla ricarica rapida, e questa settimana ha fatto un ulteriore passo avanti annunciando di aver in tasca la tecnologia a 300 watt per portare al 100% una batteria da 4.100 mAh in appena… 5 minuti. Esattamente, cinque, certificati da uno “spaventoso” video dimostrativo che trovate nell’articolo o più in basso. C’è poco da dire sui passi avanti della tecnologia in tal senso, di Xiaomi in questo caso ma si potrebbero anche citare Realme e altri.
CI RITROVEREMO CON UN VENTILATORE PER LO SMARTPHONE?
Il punto però a mio avviso non è questo, non è Xiaomi con i suoi 300 watt. Ci sarebbe da chiedersi quanto e se abbiamo bisogno di ricariche così rapide. Perché no, già obietta qualcuno. Beh la ragione è semplice: come ogni soluzione anche quella che appare migliore o persino perfetta, ha sempre dei pro e dei contro. È senza dubbio comodo passare dallo 0 al 100% in 5 minuti, ma lo è in un numero limitato di circostanze. Voglio dire, a gran parte della gente non capiterà spesso di dover ricaricare totalmente la batteria in 5 minuti, il più delle volte vanno benissimo anche 10, 20 o 30 minuti.
Xiaomi, Realme e compagnia potran dire ciò che vogliono – in questo caso specifico Xiaomi non ha detto – ma il nemico giurato delle attuali batterie, l’acceleratore numero uno dell’usura, era, rimane e rimarrà sempre il calore – ragione per cui ad esempio le auto elettriche che si ricaricano più rapidamente hanno un sistema di climatizzazione preposto a evitare al pacco batterie le temperature eccessive che altrimenti raggiungerebbero durante le violente imbarcate di corrente elettrica.
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Il punto, lo ribadisco, non è Xiaomi con i suoi 300 W, ma la ricorsa al watt dell’intero settore
Sugli smartphone è un’altra cosa, ci mancherebbe, ma la tendenza palese da mesi è di spingere sempre più in là il tachimetro della potenza. Nessuno è obbligato a ricaricare a centinaia di watt, certo, ma l’acquirente medio usa il caricabatterie che trova in confezione. Si riuscirà a tener freddi batterie e smartphone durante la ricarica anche quando fuori fanno 40 gradi (scrivo dalla Sicilia) o finiremo per dover pescare dalla lista accessori dei mini ventilatori? Ma soprattutto di ricariche da 3-4-500 watt su smartphone, abbiamo davvero bisogno?
Per rimanere in tema e chiudere con Xiaomi, non si può non riservare un passaggio sulle batterie a stato solido, altro esempio di quanto l’azienda sia impegnata in ricerca e sviluppo. Purtroppo però non c’è ancora nulla che possa essere definito concreto o pronto per la commercializzazione, ma i test danno segnali incoraggianti. Una rivoluzione che si farà, speriamo solo sia imminente. Intanto qualche segnale concreto di innovazione sul fronte delle batterie è arrivato da Honor, che pare averne implementata al silicio-carbonio nella versione cinese di Magic 5 Pro, prodotto che ha letteralmente incantato gli esperti di fotografia di DxOMark.
LE INNOVAZIONI DEI ‘VECCHI’
In settimana si sono distinte con delle innovazioni interessanti due delle aziende più anziane della telefonia mobile. Motorola ha forse portato al MWC la soluzione più affascinante di tutte, mostrando un’altra delle vie percorribili grazie ai display pieghevoli. Non ha ancora un nome perché si tratta di un prototipo, ma in molti (ci sono anch’io) vorrebbero già avere tra le mani lo smartphone con il display che si arrotola e si srotola: 5 pollici nel form factor più compatto, 6,5 pollici a piena estensione. Dico solo wow.
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L’altro veterano ad aver portato a Barcellona qualcosa di interessante è Nokia, che ha pure annunciato un restyling dello storico logo (aveva 60 anni!) a cui gli appassionati di lungo corso dovranno abituarsi. Delle tre novità la più evidente porta il nome di Nokia G22, il primo smartphone di Nokia che può essere riparato direttamente dall’utente. E da consumatori bisogna festeggiare, perché ognuno con il suo ritmo, chi lento come Samsung, chi più svelto come Nokia, un po’ tutti i produttori si stanno abituando al concetto di diritto alla riparazione di cui ha diritto il cliente, per risparmiare risorse (produttive, economiche, di ogni tipo) e inquinare meno.
Al Mobile World Congress, per chiudere sulla rassegna, si son visti tutti i pezzi migliori di Samsung Display che in futuro potrebbero sfociare in prodotti concreti ed è emerso – ma si era già intuito in maniera piuttosto chiara – che il prossimo smartphone di Nothing sarà un top di gamma vero e proprio con tanto di Snapdragon 8 Gen 2. Nothing quest’anno è chiamata alla maturità, e nonostante sia una startup con la struttura da startup Carl Pei e i suoi sono molto ambiziosi. Apple, che partecipa quasi mai a questi eventi, è entrata comunque, indirettamente: iPhone 14 Pro, piaccia o no, è stato premiato come smartphone dell’anno sputandola su Google Pixel 7 Pro, Nothing Phone (1) e sui Galaxy Z Flip 4 e Galaxy S22 Ultra di Samsung.
USA E UE, GUERRA A TIKTOK. O ALLA CINA?
Tra le novità extra MWC ce n’è una particolarmente rilevante per gli sportivi. Garmin ha ufficializzato la nuova gamma di Forerunner, veri e propri riferimenti per i runner che guadagnano il display AMOLED con always-on senza rinunciare alla grande autonomia che ha caratterizzato finora la linea: fino a 15 giorni per la serie 265 e fino a 23 giorni per il top gamma 965, i dati dichiarati. Passando dall’hardware al software, anzi firmware, Microsoft ha rilasciato Windows 11 Moment 2: qui la nostra guida alle novità.
Terra bruciata intorno a TikTok, sia negli USA che in Europa, ma rimarrà sempre il sospetto che il social sia strumento funzionale alle tensioni tra Occidente e Cina, che purtroppo si sono acuite dalla guerra in Ucraina in poi: questa settimana ad aprire le ostilità contro TikTok è stata la Casa Bianca imponendo il ban entro 30 giorni su tutti i dispositivi governativi, seguita il giorno dopo da una decisione simile da parte del Parlamento europeo, che si è allineata a Commissione e Consiglio europei.
LA SETTIMANA DI HDMOTORI
Grazie al “polso” di Filippo Vendrame per la selezione.
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