La pandemia di Covid-19 ha portato con sé anche un aumento del numero delle truffe online relative ad una molteplicità di prodotti che vengono presentati come adatti a combattere la diffusione del virus: mascherine e igienizzanti a prezzi folli, presunti farmaci miracolosi, gli esempi delle truffe in atto sono molto numerosi.
L’Europa è intervenuta per coordinare gli interventi di contrasto al fenomeno. Didier Reynders, commissario europeo per la Giustizia e i consumatori, ha inviato ieri una lettera a gestori di piattaforme social, motori di ricerca e store online invitando a collaborare. Più nello specifico, si chiede a colossi come Facebook, Google e Amazon, di identificare le pratiche illegittime, eliminarle e impedire che possano ripresentarsi.
Oggi è invece la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a sottolineare la preoccupante diffusione del fenomeno generato dal fatto che il periodo di quarantena costringe al telelavoro e a restare più tempo online:
i criminali se ne approfittano: ci seguono online e sfruttano le nostre preoccupazioni per il virus. La nostra paura diventa la loro opportunità per fare affari: secondo le nostre agenzie Ue, la quantità di crimini informatici nell’Unione è cresciuta.
Secondo i dati della Commissione, sono le mascherine contraffatte il prodotto maggiormente proposto online in questi giorni, ma nell’elenco figurano anche farmaci altrettanto contraffatti, medicine di dubbia utilità e spray disinfettanti. L’Europa si sta muovendo attivamente per contrastare questa nuova ondata criminale: basti pensare ai risultati dell’operazione Pangaea, supportata da Europol e coordinata dall’INTERPOL tra il 3 e il 10 marzo scorso: 121 arresti, sequestrati 13 milioni di euro di farmaci potenzialmente pericolosi, 4,4 milioni di prodotti farmaceutici illeciti, 37.000 dispositivi medici non autorizzati e contraffatti (principalmente mascherine).
COME DIFENDERSI: I CONSIGLI DELL’EUROPA
Gli interventi da parte delle autorità, i controlli effettuati dagli stessi gestori delle piattaforme tramite le quali le truffe sono compiute sono importanti, ma l’utente finale può fare la sua parte. L’Europa si rivolge oggi direttamente ai consumatori indicando poche semplici regole da seguire quando si esaminano le offerte online di prodotti legati alla Covid-19. Bisogna diffidare se:
- I prodotti sono pubblicizzati con messaggi e immagini che suggeriscono implicitamente o esplicitamente la capacità di prevenire o curare la COVID-19;
- La pubblicità contiene riferimenti a presunti medici, professionisti della salute, esperti ed altre fonti non ufficiali che affermano che il prodotto è in grado di prevenire o curare la COVID-19;
- La pubblicità riporta nomi o loghi di autorità governative, esperti ufficialmente riconosciuti o istituzioni internazionali che hanno confermato la validità del prodotto per fini di protezione o di cura, ma non contiene collegamenti o altri riferimenti ai documenti ufficiali;
- La proposta commerciale è accompagnata da messaggi che invitano a concludere l’acquisto in tempi brevi a causa della scarsità di scorte (es. disponibile solo per oggi, in rapido esaurimento, etc.)
- La pubblicità sottolinea come il prodotto sia quello con il “prezzo più basso sul mercato” o “l’unico prodotto in grado di curare le infezioni da COVID-19” – si veda lo stop alla vendita dell’antivirale Kaletra tramite il sito che in Italia lo presentava proprio come l’unico rimedio contro la COVID-19
- Il prodotto viene venduto ad un prezzo molto superiore a quello medio di prodotti simili, giustificando l’incremento con la presunta idoneità a prevenire e a curare la COVID-19
Oltre ai consigli l’Europa si rivolge direttamente ai cittadini europei invitando a segnalare ai gestori delle piattaforme e alle autorità competenti tutte le potenziali truffe.