Samantha Cristoforetti è pronta ad affrontare una nuova missione nello spazio e ancora una volta farà parte del nuovo equipaggio in arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ma non l’affronterà da comandante, come inizialmente previsto. Infatti, ancora una volta, offrirà le sue competenze in veste di ingegnere di volo.
Vi abbiamo già anticipato qualche dettaglio sulla missione Crew-4, la cui partenza era inizialmente prevista per sabato 23 aprile alle 11:26 secondo il nostro fuso orario, e che proprio in queste ultime ore è stata rinviata di qualche giorno. La data papabile è ora quella del 27 aprile, ma troverete maggiori dettagli poco più in basso, nella parte dedicata agli aggiornamenti.
Prima di seguire gli sviluppi della missione vogliamo spendere qualche parola in più sulla vita e la carriera di questa professionista, vero orgoglio italiano del segmento aerospaziale assieme ad altre figure di spessore come Luca Parmitano e Paolo Nespoli, solo per citare alcuni tra agli astronauti nostrani più recenti.
Per AstroSamantha sarà la prima volta a bordo di una navicella Crew Dragon e sembrano ormai lontani i tempi dei viaggi in collaborazione con la Russia a bordo della Soyuz, sebbene l’ultima tratta di ritorno con a bordo un astronauta statunitense risalga al 30 marzo 2022, forse l’ultima per molto tempo a giudicare dall’evolversi della situazione geopolitica internazionale. Ma in questo speciale non vogliamo toccare argomenti di cui ci siamo occupati nell’ambito della copertura news relative al conflitto ucraino attualmente in corso, quanto parlare della brillante carriera di una donna che si prepara ad affrontare una nuova sfida in ambito aerospaziale.
Dal link a seguire potrete aggiornarvi sullo stato della missione di lancio Crew-4, vedere la diretta e conoscere gli sviluppi in tempo reale, mentre se volete sapere qualcosa di più sulla carriera di Samanthe Cristoforetti proseguite nella lettura.
STUDI E FORMAZIONE
Samantha Cristoforetti, classe 1977, rientra appieno in quella che è stata definita Generazione X (ossia coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980) e ne è una degna rappresentante femminile. Nata a Milano il 26 aprile ma originaria di Trento (il prossimo compleanno forse lo festeggerà in parte sulla Terra e in parte in orbita), frequenta il liceo scientifico dapprima a Bolzano, terminandolo poi nella città capoluogo situata nella valle del fiume Adige. Ma il suo percorso non sarà lineare, infatti, sarà intervallato da un anno passato negli Stati Uniti presso la Saint Paul Central High School di Saint Paul, nel Minnesota. Si diplomerà nel 1996 per poi intraprendere il percorso magistrale in ingegneria meccanica presso l’Università di Monaco di Baviera, in Germania, che la porterà a conseguire la laurea nel 2001.
Nell’ambito del suo percorso di studio trascorre quattro mesi presso l’École Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace a Tolosa, in Francia, durante il quale lavora a un progetto sperimentale di aerodinamica. Successivamente conseguirà anche un master in ingegneria meccanica con specializzazione in propulsione aerospaziale e strutture leggere, scrivendo una tesi sui propellenti per razzi solidi.
Ma la sua formazione non finisce qui e dopo il master verrà immediatamente ammessa (sempre nel 2001) presso l’Accademia dell’Aeronautica Militare Italiana, con sede a Pozzuoli. Successivamente Samantha conseguirà una laurea in scienze aeronautiche presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel 2005.
DA PILOTA AD ASTRONAUTA
Come spesso avviene per molti astronauti la carriera è di tipo militare e quasi sempre nell’aviazione. La nostra Samantha non è stata da meno in questo e dopo la laurea frequenta il programma Euro-NATO Joint Jet Pilot Training presso la Sheppard Air Force Base negli Stati Uniti, dove un anno dopo (nel 2006) ottiene il riconoscimento di pilota di guerra.
Dopo il suo ritorno in Italia diventa pilota presso il 132º Gruppo Volo del 51º Stormo di Istrana in Italia e continua a fare carriera nell’aeronautica militare per diversi anni, fino al suo ritiro risalente al 2019. Ma la sua passione per lo spazio comincia molto prima e la carriera da astronauta inizia nel lontano 2009, quando viene selezionata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) tra ben 8.500 partecipanti. Risulterà nella lista dei 6 migliori neo astronauti e sarà la prima donna italiana a intraprendere tale carriera.
Negli anni successivi continuerà ad addestrarsi, completando la formazione base nel 2010, fino all’arrivo della prima missione cinque anni dopo. L’assegnazione all’equipaggio dell’Expedition 42/43 arriverà nel 2012 e successivamente per Samantha inizierà l’addestramento pre-partenza.
Siamo nel 2014 e finalmente arriva il primo viaggio in direzione Stazione Spaziale Internazionale a bordo di una navicella Soyuz. La partenza avverrà il 23 novembre del 2014 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. La missione denominata “Futura” durerà 200 giorni e la riporterà sulla Terra l’11 giugno 2015.
Dopo la missione Futura, Samantha ha ricevuto incarichi tecnici e di gestione presso l’European Astronaut Centre, che includevano il servizio nei comitati di valutazione tecnica per progetti relativi all’esplorazione. Successivamente ha guidato l’iniziativa Spaceship EAC, un team incentrato sugli studenti che lavora sulle sfide tecnologiche delle future missioni sulla Luna. Ha poi servito per due anni come rappresentante dell’equipaggio per l’ESA nel progetto di stazione orbitale lunare Gateway per stabilire un punto di sosta intorno al nostro satellite naturale, concentrandosi principalmente sui sistemi di supporto vitale dell’equipaggio e sugli aspetti di abitabilità per il modulo I-Hab che sarà fornito dall’ESA.
Samantha ha fatto anche parte di un gruppo di lavoro incaricato di mantenere i contatti con gli astronauti dell’agenzia cinese CNSA per definire e attuare una cooperazione in ambito aerospaziale. Arriviamo al 2017, quando il progetto di collaborazione con la Cina comincia a prendere forma e assieme al collega astronauta dell’ESA, Matthias Maurer, prende parte a un’esercitazione di sopravvivenza in mare organizzata dall’Astronaut Center of China, nel Mar Giallo. Sarà di fatto il primo addestramento congiunto di astronauti cinesi e non cinesi in Cina.
Arriviamo al 2019 e all’ultima avventura prima della prossima missione, quando Samantha ha servito come comandante per la 23a missione Extreme Environment Mission Operations della NASA con un soggiorno di 10 giorni nell’unica stazione di ricerca sottomarina del mondo, denominata Aquarius.
Durante questa nuova permanenza sulla ISS Samantha Cristoforetti sarà responsabile dello United States Orbital Segment (USOS), ossia l’insieme di moduli e componenti americani, europei, giapponesi e canadesi della stazione spaziale.
MISSIONE CREW-4: AGGIORNAMENTI
23/04
Ancora uno spostamento per la partenza della missione Crew-4, legata a doppio filo al ritorno sulla Terra degli astronauti della missione Axiom-1 (lo sgancio della Crew Dragon Endeavour è stato spostato a domenica 24 aprile). Stavolta si prende in considerazione il 27 aprile, ma restano valide le date di backup del 28 e del 29 aprile.
Bisognerà attendere dunque lo sgancio della prima capsula, la Crew Dragon Endeavour, prima di dare il via alla missione Crew-4 con a bordo la nostra Samantha. Sebbene date e orari siano ancora passibili di modifiche, la NASA fa sapere che se tutto filerà liscio la partenza della missione Crew-4 è prevista il 27 aprile alle 10.15 secondo il nostro fuso orario, con la possibilità di ritentare il lancio sia il 28 che il 29 aprile. Non ci resta che attendere ulteriori informazioni.
21/04
La missione Crew-4 è stata spostata di qualche giorno, presumibilmente al 26 aprile dalla data orginaria del 23 aprile. Lo ha comunicato la NASA speigando che, come spesso avviene in occasione di simili ritardi, il motivo è legato alla situazione metereologica incerta che non consentirà alla missione Axiom-1 (ve ne abbiamo parlato in un altro speciale) di portare a termine il rientro sulla Terra prima del 24 aprile.