La recente risalita dei Bitcoin è una notizia che fa felici anche gli hacker. La regina delle criptovalute sarà tra le protagoniste nel traffico economico del cybercrimine nel 2021. Al suo fianco, altri metodi di scambio di denaro digitale, con la crescita di quelli che promettono ancora maggior privacy. Le estorsioni ai danni degli utenti punteranno proprio a questo: ricatti e pagamenti ancora tramite Bitcoin ma con il consolidamento di piattaforme, come Monero, che consentono una maggiore tutela dell’anonimato, con conseguente difficoltà nel rintracciare il passaggio tra i portafogli.
Kaspersky ha individuato i principali trend che dovrà affrontare il panorama finanziario nel prossimo anno. “Il 2020 è stato profondamente diverso da tutti gli altri, eppure, molti trend che ci aspettavamo si sono verificati, indipendentemente da quanto sia cambiato il nostro modo di vivere. Questi includono nuove strategie nel crimine informatico finanziario: dalla rivendita dei dati di accesso bancari al prendere di mira le applicazioni di investimento” afferma Giampaolo Dedola, Security Researcher (GReAT) del Kaspersky Lab.
Il furto stesso di Bitcoin diventerà ancora più presente quando molte nazioni rischieranno la povertà a causa della pandemia. Con il crollo delle economie e il calo delle valute locali, un numero maggiore di persone potrebbe interessarsi al mondo della criminalità informatica, con un conseguente aumento dei casi. Grazie al successo delle loro operazioni, i responsabili degli attacchi ransomware alzeranno le somme di denaro richieste alle vittime, con la promessa di non pubblicare le informazioni rubate.
“Alcuni gruppi ransomware sono riusciti ad accumulare risorse finanziarie importanti nell’ultimo periodo, anche grazie ad una serie di attacchi andati a buon fine. Questi gruppi inizieranno a sfruttare vulnerabilità che non sono state ancora rilevate dagli sviluppatori per incrementare l’efficacia e la portata delle loro attività. È importante riuscire a prevedere le minacce future, in quanto ci consente di difenderci meglio. Siamo certi che le nostre previsioni aiuteranno molti professionisti della cybersecurity a lavorare alla loro strategie di threat modeling” chiude Dedola.