Nonostante la certezza che la pandemia di Coronavirus causerà il rinvio di molte delle future missioni, come la Exomars ad opera di ESA e Roscomos che si prevede di rimandare a settembre 2022, alcuni sviluppi NASA hanno potuto procedere. Tra questi troviamo quello della capsula Orion, componente fondamentale della missione di allunaggio Artemis, proprio perchè consentirà il trasporto degli astronauti verso l’orbita lunare.
Orion ha completato con successo il test di resistenza alle temperature più estreme, avvenuto nella più grande camera a vuoto del mondo, presente all’interno della Plum Brook Station della NASA a Sandusky, nell’Ohio.
La camera può essere abbassata a -156 gradi celsius o sollevata a +149 gradi. In questo modo, la NASA può emulare le diverse tipologie di ambienti che Orion dovrà affrontare mentre volerà tra la luce solare e l’ombra. Non è nemmeno un riscaldamento o un raffreddamento uniforme, infatti uno speciale sistema “Heat Flux” è in grado di applicare temperature eccessive a parti specifiche del veicolo spaziale per assicurarsi che tutto regga.
Nonostante il progresso, La NASA ha recentemente deciso di interrompere lo sviluppo di razzi e capsule necessari a riportare l’uomo sulla Luna nell’ambito della missione Artemis