A 44 anni dal radiomessaggio diretto a eventuali civiltà aliene, l’osservatorio di Arecibo a Porto Rico sta lavorando ad un nuovo messaggio per Et basato sulle tecnologie attuali e nella sfida sta coinvolgendo ragazzi di tutto il mondo. Gruppi di 5 studenti, dall’asilo al liceo, guidati da un professore o un ricercatore, dovranno elaborare il nuovo messaggio, dopo aver prima appreso il metodo scientifico, le attività dell’osservatorio, le scienze spaziali e il loro uso pacifico, accanto alle tecniche per decifrare dei messaggi in codice, risolvere rompicapo e ideare la nuova versione del messaggio. I vincitori saranno annunciati nel 2019, durante la settimana dell’Osservatorio di Arecibo. L’obiettivo principale del progetto è educare i giovani alle tecniche di radioastronomia.
Il primo messaggio diretto a eventuali civiltà extraterrestri lo aveva scritto l’astrofisico, Frank Drake, con l’aiuto dell’astronomo e scrittore di fantascienza Carl Sagan e lo staff dell’osservatorio. Era stato inviato il 16 novembre 1974 con la più potente trasmissione mai diretta allo spazio profondo per quell’epoca, verso l’ammasso di stelle M13 nella costellazione di Ercole.
Della durata di 3 minuti, il messaggio era in codice binario, una combinazione di 1 e 0 che diedero vita ad un disegno di 1.679 bit che dava ai possibili vicini extraterrestri le coordinate della Terra nel Sistema solare, informazioni sugli esseri umani, come la struttura del Dna, i numeri atomici degli elementi che lo costituiscono, i numeri decimali e la statura media.
“E’ stato un evento simbolico, per mostrare cosa potevamo fare”, commenta Donald Campbell, ai tempi ricercatore associato dell’Osservatorio. “La nostra società e le tecnologie oggi sono cambiate molto dal 1974”, rileva il direttore dell’osservatorio, Francisco Codova. “Se dovessimo scrivere il nostro messaggio, cosa diremmo? Che cosa bisognerebbe sapere – cjiede – per ideare il giusto messaggio dai terrestri? Lo chiediamo ai giovani di tutto il mondo”.