Airblade 9kj, l’asciugamani con filtro Hepa più rapido ed efficiente dal punto di vista energetico
L’asciugamani ad aria Dyson Airblade 9kj è l’ennesima prova delle due grandi mission della global technilogy company ideata da Sir James Dyson. La prima è fornire dispositivi che risolvono problemi solitamente ignorati. La seconda, fondamentale, è realizzare un oggetto in grado di fare qualcosa mai visto prima.
Certo, asciugarsi le mani è oggettivamente un non problema. Ma lo è invece come sprecare meno carta. In aggiunta a questa macro questione ambientale, l’azienda deve poi affrontare tutta una serie di disagi. Distributori della carta da riempire; salviette gettate a terra dopo l’utilizzo; impianti di scarico otturati dalle stesse. Senza considerare la quantità di CO2 (anidride carbonica) generata dalla filiera della carta. Ciascuna salvietta produce 17 grammi di CO2. Qualunque asciugamani convenzionale ad aria calda supera l’insieme di questi problemi. Tranne uno: l’alta produzione di anidride carbonica. Questa, infatti, rimane pressoché identica alla produzione delle salviette: circa 17 grammi per asciugatura.
Dyson AirBlade 9KJ –
Dyson Airblade 9kj supera questo scoglio perché non utilizza l’aria calda per far evaporare l’acqua. Nel 2006, l’invenzione della tecnologia Dyson Airblade ha permesso, per la prima volta, che l’acqua fosse spinta via dalle mani da un getto d’aria ad alta velocità e non riscaldata. Si ottiene così una forte riduzione di consumo di energia con una conseguente riduzione di CO2 prodotta.
Ecco perché l’ultimo modello della serie Airblade ha una produzione massima di 3 grammi di CO2 per asciugatura. Un risultato ottenuto dopo 3 anni di studi e circa 700 prototipi realizzati. Il nuovo Dyson Airblade è spinto da un motore digitale Dyson V4 che compie fino a 75mila giri al minuto. In questo modo, la lama d’aria che passa attraverso le due fessure da 0,45 millimetri arriva a toccare i 624 chilometri all’ora.
I flussi dell’aria dell’asciugamani ad aria Dyson Airblade 9kj
In più, le fessure del 9kj hanno alle estremità due piccole curvature. Un grattacapo per gli ingegneri di Dyson. Un accorgimento necessario affinché l’aria segua il profilo della mano e possa rimuovere l’acqua più velocemente. In questo modo i 23 litri di aria al secondo consentono di asciugare le mani in soli 10 secondi. E si tratta di aria microbiologicamente pulita. Perché il filtro Hepa (High Efficiency Particulate Air filter) inserito nel nuovo Airblade cattura dall’aria del bagno il 99,95% delle particelle, compresi batteri e virus. Il prezzo di Dyson Airblade 9kj è di 1099 euro. A cui si devono aggiungere circa 19 € di costo di gestione annua.
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