Google e Facebook faranno fronte comune nella battaglia legale in arrivo in America – una delle tante, dovremmo dire: le due aziende sono accusate di aver collaborato illegalmente per mantenere, se non incrementare, il proprio dominio sul mercato dell’advertising online.
L’accordo delle due società è di cooperare e aiutarsi reciprocamente dal punto di vista legale; è una prassi comune, dicono i portavoce di Google, stringere accordi di questo tipo quando si è dalla stessa parte di un procedimento come questo. L’informazione arriva dal Wall Street Journal, che dice di aver visto una bozza non censurata della relativa documentazione. Aggiunge il dettaglio che per Facebook ha firmato Sheryl Sandberg, la “numero due” di Mark Zuckerberg. In una mail inviata proprio a Zuckerberg, continua il WSJ, Sandberg definisce il raggiungimento dell’accordo come una “cosa grossa”, importante.
La causa sostiene che non solo Facebook e Google abbiano fatto cartello nell’advertising, ma che la loro azione sia stata consapevole e volontaria: comunicazioni interne dimostrerebbero che le due aziende sapessero che l’operazione avrebbe attirato le attenzioni dell’Antitrust, e che abbiano discusso di come fare per evitarle.