
Aggiornamento del 26/10
Tracciando un filo tra passato e futuro, Ford partecipa al salone di Padova dedicato alle auto classiche affiancando il nuovo Transit ibrido Plug-In alle vecchie declinazioni del progetto, una storia che risale al 1965.
BREVE STORIA DI FORD TRANSIT
Ford Transit nasce ufficialmente il 9 agosto del 1965 a Langley, Inghilterra, ma le sue origini affondano le radici nel 1953. In quell’anno Ford FK 1000 (rinominato poi Ford Taurus Transit) abbraccia il concetto di veicolo spazioso e versatile, diventando un mezzo da lavoro e di servizio (Vigili del Fuoco e soccorso).
Negli anni cinquanta esisteva anche Ford Thames 400E, un modello che affiancava il Taurus e che puntava alla parte continentale dell’Europa: per contenere i costi di sviluppo, si decise quindi di avviare il progetto Redcap che diede vita al primo Ford Transit.
Entrato in servizio, Transit mostrò subito la sua doppia anima: da un lato venne scelto come mezzo per il trasporto persone, entrando nella cultura popolare quando accompagnava in tournée la band dell’epoca. Dall’altro fu impiegato per il trasporto, ospitando anche due piccoli elefanti oltre alla riproduzione di un centisauro di 15 metri e 1,5 tonnellate.
Tra le curiosità della storia di Transit c’è la versione 4×4 con assetto rialzato del 1982, in uso nel Sahara, o la serie Supervan con motore Cosworth V8, senza dimenticare l’episodio del 1985 in cui un Transit a 3.000 metri di altitudine restò sommerso da 5 metri di neve e fu recuperato sei mesi dopo, al disgelo, con qualche danno per via degli elementi ma perfettamente in grado di ripartire.
SI CHIAMA PLUG-IN HYBRID MA È UN’ELETTRICA REx
A partire dai primi mesi del 2020, tra febbraio e marzo, debutteranno Transit e Tourneo Custom PHEV, versioni Plug-In Hybrid che rientrano nella strategia di Ford per l’elettrificazione: 17 veicoli elettrificati entro il 2024 (il 50% della gamma entro il 2022).
A scanso di equivoci, per chi facesse ancora confusione, con Transit si intende veicolo da trasporto da mentre con Tourneo si identifica la versione dedicata ai passeggeri, fermo restante che la piatta forma resta la stessa così come le caratteristiche tecniche.
Transit Custom Plug-in Hybrid è un veicolo da trasporto da 1 tonnellata
Ford definisce Transit Custom e Tourneo Custom come degli ibridi plug-in ma, tecnicamente, il powertrain di questo modello è più simile a quello di un’auto elettrica (da 92,9 kW e 355 Nm) con range extender (REx). La trazione è sempre elettrica e il motore a combustione, l’EcoBoost 1.0 da 100 CV, si occupa di ricaricare il pacco batterie da 13,6 kWh che, da solo, promette 56/53 chilometri di autonomia a zero emissioni. Usando il benzina come generatore e bruciando tutto il serbatoio, insieme alla carica iniziale della batteria, si raggiungono i 500 chilometri di autonomia.
RICARICA E MODALITÀ
Ford Transit e Tourneo Custom si ricaricano tramite wallbox in 2,7 ore oppure in 4,3 ore con il cavo casalingo che lavora a 10 A e 230 V (2,3 kW) con la presa domestica. In movimento sono disponibili quattro modalità:
- EV Now: trazione elettrica, utilizza la batteria
- Ev Auto: l’auto sceglie automaticamente la gestione di batteria e Range Extender
- EV Later: il Range Extender lavora per congelare lo stato della batteria al momento di attivazione di questa modalità
- EV Charge: carica la batteria in marcia
La Modalità L si può attivare per massimizzare il recupero dell’energia in decelerazione e frenata, abilitando una guida molto vicina a quella ad un pedale.
C’è anche la versione Ecoblue Mild Hybrid, con tecnologia a 48 V su Custom e Transit con 2.0 TDCi Ecoblue da 130, 170 e 185 CV.
Articolo originale del 21/10
Ford Transit Custom Plug-In Hybrid rappresenta il prossimo, imminente, passo dello sviluppo della tecnologia PHEV degli americani. Annunciato all’ultimo Go Further, l’evento che anticipa le novità dell’Ovale, il veicolo commerciale promette 50 chilometri di autonomia in modalità elettrica, dato purtroppo dichiarato secondo il ciclo NEDC.
Non sono però i numeri dell’autonomia il fulcro del progetto di sperimentazione che è arrivato a Colonia dopo Londra e Valencia, piuttosto l’applicazione di tecnologie note nel mondo tecnlogico, la Blockchain resa celebre da Bitcoin e cripto valute in generale e il geofencing visto spesso sugli antifurti satellitari, allo studio della mobilità elettrica.
L’idea di Ford è semplice: tramite cinque flotte comunali e in collaborazione con le istituzioni (la città di Colonia), 9 Transit Custom PHEV e un Tourneo Custom PHEV verranno testati in situazioni di utilizzo reale, tracciando i percorsi per massimizzare i chilometri a zero emissioni percorsi.
La Blockchain si occupa di tracciare i percorsi tramite record cronologici e permanenti e viene affiancata al geofencing, la creazione di un confine virtuale basato sui dati GPS. Unendo le due tecnologie e collegando il veicolo alla rete (tramite FordPass Connect, accessorio già disponibile sulle auto passeggeri e recentemente introdotto sui veicoli commerciali), Ford punta ad automatizzare l’utilizzo in elettrico nelle zone predisposte dalla città per il controllo delle emissioni (ULEZ).
Questo permette non solo di controllare le emissioni nei centri o nelle aree garantendo l’accesso a chi può viaggiare anche in elettrico nel rispetto (reale) delle zero emissioni, ma anche di cambiare zone e orari eliminando il rischio, da parte dei conducenti, di perdersi un cartello di avviso o di non conoscere le specifiche ordinanze per quella città/fascia oraria.
Immaginando un sistema del genere applicato a tutte le auto, ad esempio, anche le nostre Area C e Area B di Milano potrebbero beneficiare di questa tecnologia, consentendo ai conducenti di sapere in tempo reale se la propria vettura può entrare nella zona a traffico limitato.
La sperimentazione non servirà solo per adattare l’utilizzo dell’auto alle zone a zero emissioni ma i dati raccolti dalle iniziative simili, sono già parte di un progetto più ampio per mappare i percorsi al fine di stabilire i luoghi migliori per l’installazione delle colonnine di ricarica. Da notare, infine, che già nella primavera del 2020 sarà disponibile il modulo di geofencing (senza Blockchain) per Transit Custom PHEV (nuovi o già immatricolati) che sarà in grado di passare automaticamente in modalità EV Now (solo elettrica) all’ingresso di una zona a basse emissioni.