Fin dall’inizio del caso Epstein è stata indicata dalle vittime dell’ex miliardario come la sua principale complice. L’accusa mossagli è di “associazione a delinquere con la finalità di indurre minori a spostarsi per compiere attività sessuali illegali“
(foto: Joe Schildhorn/Patrick McMullan via Getty Images)
Nella vicenda di Jeffrey Epstein – il miliardario e finanziere morto suicida in carcere lo scorso agosto dopo essere stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali, sfruttamento della prostituzione e traffico di minori – un nome che ricorre spesso è quello della sua ex fidanzata e collaboratrice Ghislaine Maxwell. L’ereditiera e socialite britannica, citata da più vittime come tassello fondamentale dell’intricata vicenda di Epstein, è stata arrestata sulla East Coast dall’Fbi con l’accusa di “associazione a delinquere con la finalità di indurre minori a spostarsi per compiere attività sessuali illegali”. Tra i primi a riferirlo c’è stata la tv statunitense Wnbc, che ha specificato che Maxwell comparirà entro la fine dalla giornata del 2 luglio davanti alla corte federale per formalizzare l’arresto, e ci sarà una conferenza stampa.
L’arresto riporta al centro della cronaca una delle vicende più discusse dall’avvento del movimento MeToo: Epstein è diventato col passare del tempo il simbolo di un potere corrotto e intoccabile, e le circostanze anomale della sua scomparsa – il suicidio in una prigione di massima sicurezza, dove in teoria era guardato a vista – hanno alimentato un ricco filone di teorie del complotto. Anche perché Epstein, wonder boy di Wall Street, conosceva molti nomi noti dell’establishment: Donald Trump, Bill Clinton e il principe britannico Andrea sono solo alcuni di quelli che la storia di Epstein ha visto affiorare.
Chi è Ghislaine Maxwell
Ghislaine Maxwell proviene da una ricca famiglia inglese e intorno alla fine degli anni ’90 ha iniziato a lavorare per Jeffrey Epstein, gestendo il suo patrimonio immobiliare dislocato tra New York, Parigi, Florida, New Mexico e Isole Vergini. Durante questo periodo i due sono stati legati da una relazione sentimentale. Dopo il 2008, quando Epstein è stato accusato dalla polizia della Florida di sfruttamento della prostituzione minorile e condannato a 13 mesi di carcere da scontare nella contea di Palm Beach (una decisione molto contestata, perché considerata eccessivamente favorevole per il magnate), la Maxwell è diventata una figura di spicco dell’alta società newyorkese, diventando portavoce di cause ambientali e fondando organizzazioni no profit.
Nel 2009 il nome di Ghislaine Maxwell è iniziato a venire collegato alle vicende giudiziarie di Epstein quando una delle vittime e principali accusatrici, Virginia Roberts Giuffre, ha accusato la donna di averla spinta a prostituirsi accettando gli abusi sessuali di Epstein. Nel 2015, altre vittime hanno fatto il suo nome, accusandola di complicità: il suo ruolo veniva spesso definito come quello di una procacciatrice o maîtresse.
Nonostante le diverse testimonianze, Maxwell non era mai stata accusata penalmente di alcun reato, almeno fino a poche ore fa. Nel 2019 quando Epstein è stato definitivamente arrestato e condannato a scontare 45 anni di carcere – per poi suicidarsi nella sua cella al Metropolitan Correctional Center di New York, come si diceva – la donna non conduceva più una vita pubblica da almeno un paio d’anni. E si era dimostrata difficile da rintracciare anche per gli avvocati delle vittime che, in più occasioni, hanno provato a intentarle cause civili di risarcimento danni.
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